Ma che è successo? Non vale! Giugno non l'ho neppure visto passare! Ah, ecco Luglio... oh! Oh! Dove vai? Va bene, almeno Agosto... ma, aspetta! Che ci fa qui... Settembre?
del 03 settembre 2013
Ultimo giorno di scuola. Estate! Quindi, sillogismo logico: vacanze, sole, mare, gelato, riposo! Tante cose da fare e tanto tempo per poterle collocare! Ma soprattutto, tante cose da non dover fare!
L’Estate, nel suo inizio, si prefigura con limiti pressoché indefiniti nella mente degli studenti. Il tempo che si ha davanti è così ampio da poter essere assimilato al “sempre”. Ed è proprio quello che si pensa, alle volte: “ho un sacco di tempo ancora! Posso prendermela comoda!”.
C’è tempo, c’è tempo. Che fretta ha questo di andare avanti, poi? Cosa ci guadagna? Che si fermino queste lancette!
A volte ci passa per la mente che, potessimo continuamente guardare fisso il Sole, esso non si muoverebbe di un millimetro, e il tempo si fermerebbe magicamente. Vana speranza di materializzazione di una nostra illusione ottica.
Il tempo passa, e passano le stelle, e anche l’Estate. E si resta con l’ombrellone in mano e già ci ritroviamo a Settembre! “Ma che è successo? Non vale! Giugno non l’ho neppure visto passare! Ah, ecco Luglio… oh! Oh! Dove vai? Va bene, almeno Agosto… ma, aspetta! Che ci fa qui… Settembre?”
E’ così. Se il tempo non lo vivi, questo non vede il motivo di rimanere, e scorre, fugge, scappa! Un’ Estate, un’altra Estate, sta volgendo al termine, e ci consente di goderne gli ultimi strascichi, ormai screziati dalle ben più rigide colorature autunnali. Ognuno può gettare uno sguardo dentro al fagotto dei propri progressi: alcuni – privilegiati!- lo troveranno pieno, straboccante; altri, praticamente inalterato; ma potrebbe esserci chi lo ritrovi del tutto vuoto, costretto a ricominciare d’accapo.
Inutile appigliarsi a frasi del tipo “non vedo l’ora che arrivi l’Estate!” oppure “ non vorrei che l’Estate finisca!”. Inutile chiedere al Sole di non sorgere, al cielo di non piovere: al tempo di non scorrere. Nocivo stiracchiarsi nella speranza di un futuro che deve ancora venire, o appiattirsi aggrapandosi ad un passato che mai più tornerà: perché tra queste due convessità psicologiche il grande escluso è il Presente, unico tempo davvero a nostra disposizione.
Un’Estate è finita, sì: ma una vita continua. Ciascuno si porterà a casa migliaia di ricordi di questo periodo appena trascorso, ma ciò non deve spingere a non accettare che sia terminato. Ogni periodo dell’anno ha il suo fascino, ogni mese, ogni giorno, estate e inverno, sole e pioggia: eppure solo noi possiamo renderli tali, basta volerlo.
La vita si colora della tinta con la quale i nostri occhi tentano di vederla.
Di Francesco Iurato
Tratto da http://www.cogitoetvolo.it
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