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Io per voi studio

«Io per voi studio, per voi lavoro, per voi vivo, per voi sono disposto anche a dare la vita». Qualcuno potrebbe credere che le parole «Io per voi studio» si riferiscano soltanto agli studi fatti dal Santo per poter compiere la sua missione... Ma tali parole esprimono qualcosa di più.


Io per voi studio

da Don Bosco

del 21 gennaio 2011

 

 Io per voi studio           Nella Cronaca dell’Oratorio di Don Domenico Ruffino, uno dei primi Salesiani, troviamo scritte queste parole che Don Bosco un giorno aveva rivolto ai suoi figli: «Io per voi studio, per voi lavoro, per voi vivo, per voi sono disposto anche a dare la vita», (ASC 110, quaderno 5, p. 10).           Don Ruffino, che sin dal 1859 aveva cominciato a notare con scrupolosa diligenza i detti e i fatti di Don Bosco di cui fosse stato testimone, nel 1861 aveva formato con altri suoi condiscepoli una Commissione con il compito di mettere per iscritto parole ed opere del buon Padre a memoria dei Salesiani futuri. In uno dei 5 quadernetti da lui compilati dal 1861 al 1864 si trova appunto la frase sopra citata.           Questa frase così toccante pronunciata da Don Bosco venne poi riportata nelle Costituzioni della Società Salesiana rinnovate (1984) all’articolo 14.A prima vista qualcuno potrebbe credere che le parole «Io per voi studio» si riferiscano soltanto agli studi fatti da Don Bosco per poter compiere la sua missione pastorale ed educativa. Ma tali parole esprimono qualcosa di più.  Il significato della parola «studiare»           Il verbo «studiare», nel linguaggio di Don Bosco, può avere un significato ben più ampio del semplice dedicarsi agli studi. Il termine di evidente risonanza piemontese (“studié”) può significare pure il pensare seriamente sul da farsi, cercare il modo di risolvere una questione, industriarsi sul come realizzare un progetto. Si può trattare, nel caso nostro, di uno di quei piemontesismi così frequenti nel linguaggio e negli scritti di Don Bosco. Egli, infatti, anche quando parlava e scriveva in italiano, pensava piuttosto in piemontese. Ciò risulta chiaramente dai suoi scritti non destinati alle stampe: come le ben note Memorie dell’Oratorio di San Francesco di Sales.           Ciò risulta evidente anche dalle lettere di Don Bosco ai suoi figli. Eccone qualche esempio: In una lettera da lui scritta il 23 luglio 1861 ai giovani dell’Oratorio dal Santuario di Sant’Ignazio sopra Lanzo, egli diceva così: «Se volete fare una cosa graditissima e nel tempo stesso, piacevole al Signore ed utile alle anime vostre, studiate di essere regolati nel pregare» (E 243).           In un’altra lettera del luglio 1867 ai giovani del Piccolo Seminario di Mirabello così si esprimeva: «Studio ora il modo di ricompensare il ritardo [a farvi visita] con la più lunga dimora tra di voi» (E 568).           Agli allievi del Collegio di Lanzo scriveva il 26 luglio del 1867: «Ho differito sinora a scrivervi perché pensavo di potervi parlare prima delle vacanze, ma ora veggo che la necessità delle mie occupazioni mi privano di questo piacere e mi studierò di soddisfare con la penna» (E 573).           Scrivendo dai Becchi a Don Rua il 5 ottobre 1874 gli parlava dei ragazzi e, fra l’altro, gli diceva. «Soltanto Rossignoli non sembra convenire. Se sta con noi ci darà da studiare» (E 1232), e cioè: «ci darà dei grattacapi» (dal piemontese: «dé da studié».           Come si può constatare, in questi quattro casi il verbo «studiare» non significa «fare degli studi» ma ben altro. Di ciò conviene tener conto anche nell’interpretare la famosa frase di Don Bosco.  «Io per voi studio», un’interpretazione autorevole           Il compianto Rettor Maggiore dei Salesiani Don Juan Vecchi, in una sua Circolare ai Salesiani datata il 15 settembre 1997, toglie a noi ogni dubbio sul significato più ampio della parola «Io per voi studio» (ACG, N. 361).           Dopo aver accennato alla necessità odierna di un rinnovato amore per l’impegno culturale e quindi alla necessità per Salesiani educatori di «dedizione allo studio come mezzo di formazione integrale», il Superiore fa notare che lo studio, nel caso di questa frase di Don Bosco, non deve essere ridotto solo «agli studi» e prosegue dicendo: «Pensiamo alla sua intraprendenza nel cercare risposte adeguate ai problemi, lanciare messaggi comprensibili, usando tutti i mezzi a sua disposizione; impegnarsi a diffondere, imponendosi il lavoro di raccogliere, ordinare e redigere la storia sacra, quella italiana, la verità cristiana e una forma di letteratura popolare…» (op. cit., p. 9)           E ancora: «Io per voi studo» richiama lo sforzo paziente di elaborare un sistema educativo originale, con materiali di sempre, intuizioni proprie, contributi di contemporanei e sintesi originali.           Fa pensare pure alla messa in atto di un “progetto di opere” rispondenti ai tempi…Era un imparare dalla vita, un riflettere sull’esperienza educativa, un andare avanti aperto alla verifica, senza accontentarsi di ciò che si è sempre fatto o cadere nella ripetizione».           E ancora: «Io per voi studio: ci fa pensare anche a un Don Bosco capace di cercare i tempi e i luoghi che favoriscono la solitudine attiva, il raccoglimento e la progettazione» (op. cit., p. 9-10).  Con Don Bosco e con i tempi!           La grande Famiglia Salesiana si trova oggi di fronte a nuove sfide da affrontare con il cuore e la mente di Don Bosco.           Oggi, infatti serpeggia un’ondata di relativismo morale che sta danneggiando visibilmente la vita delle famiglie, causando crisi di fede e disagio giovanile. Si tratta di una situazione che trova non di rado il suo sfogo tra i giovani nella contestazione, nel dare importanza all’apparenza, nel perdere a volte persino il gusto della vita.           Di qui la necessità di realizzare una nuova evangelizzazione attuando migliori livelli formativi nell’area dell’educazione, stabilendo delle priorità, facendo scelte concrete e coraggiose.           «Con Don Bosco e con i tempi!» Il Padre e Maestro della gioventù guidi la grande Famiglia Salesiana nell’applicare in chiave odierna quelle sue parole: «Io per voi studio, per voi lavoro, per voi vivo, per voi sono disposto anche a dare la vita».

 

Natale Cerrato

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