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L'amicizia e l'Amicizia Cristiana

L'amicizia è un sentimento affettuoso e quasi fraterno che unisce le persone in una cosa sola e trasforma l'io in un noi. Permette di partecipare e condividere tutto con l'altro: che significa gioire quando l'altro gioisce e soffrire quando l'altro soffre. Solo l'Amore con la "A" maiuscola può arrivare a tanto.


L'amicizia e l'Amicizia Cristiana

da Quaderni Cannibali

del 27 ottobre 2011(function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) {return;} js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = '//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1'; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk'));

 

          L’amicizia è un sentimento affettuoso e quasi fraterno che unisce le persone in una cosa sola e trasforma l’io in un noi. Permette di partecipare e condividere tutto con l’altro: che significa gioire quando l’altro gioisce e soffrire quando l’altro soffre. Solo l’Amore con la 'A' maiuscola può arrivare a tanto.

          L’amicizia è pertanto quell’affetto che fonde la ragione con il sentimento. La ragione che è una facoltà dell’intelletto dove si conoscono le cose, i fatti, discernere e giudicare, interviene per vagliare e stabilire con l’altro, quando è possibile, una reciproca somiglianza sulla vita, sulle abitudini, sulle aspirazioni umane e perché no, anche in quelle divine. Il sentimento quale veicolo di affetto che la ragione rende puro e dolce. L’amicizia sotto questo punto di vista è un ideale da perseguire con tenacia perché: 'Chi trova un amico trova un tesoro'.          Nell’amicizia anche se non rispecchia l’ideale di un sentimento affettuoso, fraterno, puro e disinteressato, è pur sempre possibile coltivare il desiderio di avere accanto una persona fedele, fidata che possa valorizzare la mia esistenza.

          Molti sollecitati da questo moto interiore hanno cercato l’amicizia vera, ma con il tempo sono stati delusi se non traditi proprio nel sentimento. Ecco, dunque, la necessità di vagliare bene a priori la situazione. Superato questa valutazione, si può aprire il proprio cuore alla persona buona e generosa, capace di perseguire insieme il vero bene. Altri, con perfidia, utilizzano il legame d’amicizia per stringere relazioni vantaggiose la cui finalità è l’interesse, la passione se non il vizio. La relazione così impostata non può essere stabile e nemmeno superare le difficoltà, perché quando viene a mancare l’interesse o la gratificazione, si spezza.

Questo non succede nella vera autentica amicizia perché ha in sé la capacità di superare prove e sofferenze.          Anche l’amicizia che si fonda sull’apparenza è destinata al naufragio, perché è inganno. Difatti com’è possibile stabilire un rapporto affettuoso con chi è avaro, disonesto, lussurioso ed egoista? Com’è possibile mantenere l’amicizia attraverso l’adulazione, la mancanza di stima, la frode, l’inganno, l’interesse o semplicemente per poggiarsi su di un gruppo? L’amicizia non può essere una questione di calcolo, nemmeno può essere solo una questione di affetto. 'L’amico fedele è medicina che dà vita.' (Sir 6,16). Non c’è, infatti, medicina più forte, più efficace o più eccellente per le nostre ferite, in tutte le cose terrene, che avere accanto chi soffre insieme con noi nella sventura o goda dei nostri successi.          Ad ogni modo l’amicizia è sempre un’esperienza esaltante perché scopre la gioia di ritrovarsi e condividere, il piacere di stare insieme, il desiderio di volersi bene. Nell’amicizia si possono condividere i pensieri e le attese anche senza le parole, è un sentimento fra più belli da vivere perché dona emozioni, complicità e nella gratuità rende più ricchi.          L’amicizia come virtù dà sapore a tutte le altre virtù, con la sua forza reprime i vizi, tempera le avversità e modera le prosperità e nulla può essere piacevole senza un amico. 'Se infatti uno cade, può essere rialzato dal compagno: guai a chi è solo, se cade non c’è chi lo rialzi'. (Qo 4,10). E chi è senza amici vive nella solitudine.          Senza dubbio il miglior amico possibile è Gesù: 'Io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quel che fa il suo signore; ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio'. (Gv 15,15). Lui ci ha offerto il modello della vera amicizia quando ha detto: 'Amerai il prossimo tuo come te stesso'. (Mt 22,39). Se pensi che sia impossibile preferire l’amico a te stesso, cerca almeno di metterlo sul tuo stesso piano. Se ci tieni a essere un amico ma non conosci il sentimento allora non potrai voler bene, poiché il modello si basa sull’amore. Nell’amicizia, che è dono, si intuisce l’affettuosa presenza di Dio, perché c’è sempre qualcosa di misterioso nella sua nascita, sgorga quando non lo aspetti perché Dio ha spalancato le porte del cuore.          Come potrai trovare nell’altro ciò che non è in te? Come puoi esigere da altri la lealtà, la sincerità, il disinteresse, la fedeltà, l’altruismo se sei bugiardo, sleale, interessato, infedele ed egoista? Prima devi trovare in te le cose che pretendi da altri e solo dopo le potrai offrire a quella persona che ritieni possedere le cose che tu desideri.          L’amico è chi non teme di aprire il cuore e di offrire quanto è in esso contenuto. L’amicizia, sotto questo punto di vista, è un cammino verso l’amicizia con Cristo perché Lui è la vera luce e il modello riassunto dalle parole veraci: 'Ama il prossimo tuo come te stesso'. L'amicizia ha occhi semplici e casti; cortese e schietta. Se ci sono sospiri saranno per il cielo. Le libertà solo per lo spirito. I lamenti solo per Dio perché non è abbastanza amato. L’amicizia non sopravvive al peccato perché necessita delle virtù. L’amico diventa nemico quando vuole condurci al peccato, alla rovina, alla dannazione. Queste sono le prove evidenti di una falsa amicizia qualunque sia il peccato. Se l’amico è preda del vizio, la nostra amicizia è viziosa, poiché manca la base di una sincera e solida virtù sostituita da una moralità apparente o un aspetto sensuale.          L’amicizia ha bisogno di tempo, di silenzio, di sensibilità per far scaturire dal cuore parole che non sono destinate solo all’amico, ma che descrivono il mistero della vita, ed è qualcosa che cresce come un dono, perché attraverso il volersi bene, è possibile immergersi nell’amore di Dio che vive come forza dentro di noi.

          Un vero amico è un dono prezioso frutto di un’ardua battaglia intrapresa contro l’egoismo tutto umano che latita nei nostri cuori. Lo stesso scorrere degli anni permette di verificare le vere amicizie da quelle false e interessate. Sì, nell’amicizia cristiana si possono riconoscere uno dei doni più dolci e soavi offerti dall’infinita bontà di Nostro Signore Gesù Cristo. Un dono che per essere autentico deve contenere un amore solido verso Dio che certifichi la ragione della sua esistenza. A queste condizioni l’amicizia sarà un poderoso sostegno e un sollievo alle amarezze di questa vita, per continuare nell’eternità.          Mentre l’amore può sussistere senza essere ricambiati dalla parte amata, l’amicizia non può sussistere senza una reciprocità, poiché questo è l’aspetto fondamentale che rende indelebile il rapporto di amicizia.          L’amicizia che diventa virtù cristiana, fondata sulla fede profonda, può trasformarsi in comunione spirituale e generare una forma di relazione stabile e duratura. Gesù ha detto: 'Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi'. (Gv 15,15). Questo è il punto di partenza.          L’amicizia che porta a condividere sia gli aspetti gioiosi sia le difficoltà può essere l’immagine dei primi cristiani: 'Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune; chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne faceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. Ogni giorno tutti insieme frequentavano il tempio e spezzavano il pane a casa prendendo i pasti con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo la simpatia di tutto il popolo'. (At 2, 44-47).          Lo splendore dell’amicizia non sta nella mano tesa, nel sorriso gentile o nel gioire della compagnia reciproca, ma nell’unione spirituale, dove qualcuno crede in noi ed è disposto a fidarsi di noi.

          I veri amici amano condividere i momenti preziosi della vita e gustare insieme le piccole cose dell’esistenza. Questa amicizia è talmente grande che non si può esprimere a parole ma si deve provare.          Si può dire che i veri amici si scambiano reciproca fiducia, i sogni, i pensieri, le virtù, le gioie come i dolori. Sono liberi di separarsi ma non si staccano mai. L’amicizia è un sentimento che rende la vita degna di essere vissuta e contemporaneamente insegna ad affrontarla con serenità e gioia. Aiuta a scalare la montagna della paura, della tristezza, delle difficoltà e della solitudine.          L’amicizia mette anche in movimento sentimenti ed emozioni. L’amico non è solo il confidente ma anche una medicina, la sua presenza è così profonda da non accorgerti di lui. L’amico è chi non ti fa vergognare. A lui puoi confidare i tuoi pensieri in assoluta tranquillità trovando sollievo e conforto, e questo lascia una impronta nel tuo cuore. L’amicizia, infine, è uno tra i sentimenti più belli perché dona emozioni e complicità nell’assoluta gratuità. Si può camminare accanto e nello stesso tempo crescere insieme pur percorrendo strade diverse, consapevoli dei reciproci bisogni, come dei fiori che hanno necessità della pioggia per aprirsi e mostrare tutta la loro bellezza. Nell’amico c’è sempre un qualcosa di noi, un modo possibile d’essere, un riflesso di una identità che potremo assumere. 

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