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L22 Alla direttrice della casa di Villa Colòn suor A. Vallese (Lettera di Madre Mazzarello)

da Spiritualità Salesiana

del 12 maggio 2005

L22 Alla direttrice della casa di Villa Colòn suor A. Vallese

Nizza [Monferrato], 9 aprile 1879

Viva Ges√π!

Caris.ma suor Angiolina,1

1. M'immagino la consolazione e la gioia che avrete provato nel veder le Sorelle che il Signore vi mandò;2 essa fu grande certamente e vi avrà fatto pensare a quella gran festa che faremo allorché‚ saremo tutte riunite in Paradiso. E' vero che la distanza che adesso ci separa è grandissima, ma consoliamoci, questa vita è tanto breve; presto verrà il giorno in cui ci rivedremo nell'eternità se avremo osservato con esattezza la nostra S. Regola. Sebbene però vi sia il mare immenso che ci divide, possiamo vederci ed avvicinarci ad ogni istante nel Cuor Sac.mo di Gesù, possiamo pregar sempre le une per le altre, così i nostri cuori saranno sempre uniti.

2. Avrei tante notizie da darvi, ma per non essere troppo lunga, vi dirò solo che la nostra povera suor Lucrezia3 è morta il giorno 11 corr. Marzo, alle 8 del mattino. Io era stata a Mornese alcuni giorni prima e vi assicuro che restai edificata della sua pazienza e rassegnazione. Mi scrissero da Mornese che fece una morte degna d'invidia. Ma bisogna dire che fu paziente e rassegnata sempre, ecco perché‚ fece una sì bella morte. Se vogliamo che la nostra morte sia dolce prepariamoci fin d'ora.

3. Alcune di voi conobbero il ciabattino di Mornese (Merlo Carlo), ebbene egli pure morì il giorno 20 corr. Adesso abbiamo qui a Nizza suor Maria Cappelletti che si può dire agonizzante; lo stesso è di suor Maria Gariglio, che trovasi alla Navarre in Francia; quando riceverete la presente, è quasi certo che ambedue saranno già andate a raggiungere suor Lucrezia e le altre Sorelle che le aspettano in Paradiso. Pregherete per tutte, n'è vero?

4. Già lo saprete dalle suore che non istò più a Mornese, ma son qui a Nizza. Bisogna sempre fare dei sacrifizi finché‚ siamo in questo mondo, facciamoli volentieri e allegramente, il Signore li noterà tutti e a suo tempo ce ne darà un bel premio.4

5. Sono stata ad Alassio, ho visto vostra Sorella5 che sta ottimamente di salute, ed è anche molto buona; m’incaricò di salutarvi e scrivervi un sacco di cose per essa. Adesso vorrei dire una parola ad ogni suora, ma non so se debbo cominciare a scrivere alle nuove arrivate o alle prime; che ne dite? Comincerò dalle nuove.

6. Questa lettera l'ho cominciata a Nizza ed ora debbo terminarla a Torino;6 ho trovato qui le suore che stan tutte bene e m'incaricano di dirvi le più affettuose cose. V'è suor Mariuccia Mazzarello che sta poco bene. A Chieri trovai suor Carmela7 un po' muffita, le altre son tutte sane ed allegre, così pure a Lanzo ed a Biella; tutte m'incaricano di dirvi mille cose da parte loro. Suor Rosina poi saluta in modo particolare la sua sorella.8

7. Adesso son ritornata a Nizza e qui termino la lettera. A suor Virginia9 dico nulla perché‚ rispondo a parte alla sua lettera.

8. Comincio da suor Filomena.10 Siete allegra? Siatelo sempre neh! Unitevi strettamente a Ges√π, lavorate per piacere a Lui solo, sforzatevi di farvi ogni giorno pi√π santa, e sarete sempre allegra. Viva Ges√π! Non dimenticatevi di pregare per me.

9. Suor Vittoria, mi è stato scritto che avete sempre buon tempo,11 ne son contentissima; lavorate tanto per guadagnarvi il paradiso; non vi scoraggiate mai, non dite mai nessun ma. Siete professa, ma ricordatevi che dovete essere anche novizia, dovete dunque unire assieme il fervore delle novizie e la virtù soda che debbono avere le professe. Pregate per me e siate certa che io non vi dimentico mai nelle mie povere preghiere.

10. E voi, suor Giuseppina,12 ricordate ancora le promesse fatte il dì dell'Immacolata? Non dimenticatele mai; cominciate ogni giorno ad essere veramente umile, a pregare di cuore ed a lavorare con retta intenzione. Parlate poco, pochissimo colle creature, parlate invece molto col Signore, Egli vi farà veramente sapiente. Pregate per me.

11. Suor Angela Cassulo, siete sempre cuoca? a forza di stare vicino al fuoco a quest'ora sarete già accesa d'amor di Dio, n'è vero? E la povertà la osservate sempre? Vostra sorella è tanto buona, fa la cuciniera al Torrione; prega sempre nella sua cucina. Questa estate spero farà la S. Professione.13 Pregate per essa e per me.

12. Suor Denegri,14 lo sapete già bene il francese? Studiando le lingue di questo mondo, studiate anche il linguaggio dell'anima con Dio, egli v'insegnerà la scienza di farvi santa, che è l'unica vera scienza. I vostri parenti stan bene, essi mi diedero un salame da mandarvi, ma siccome siete troppo distante ho pensato di tenerlo noi; voi li ringrazierete, neh? scrivete loro presto. Fatevi una buona suora di Maria Ausiliatrice e pregate per me, per le vostre sorelle, pei vostri genitori e per tutti i vostri parenti.

13. Suor Teresina Mazzarello,15 siete già santa? spero che lo sarete almeno mezza. Lavorate sempre per piacere solamente a Gesù, pensate al paradiso e date buon esempio in tutto. Già vi ho detto che vostra sorella vi saluta e che sta bene.

14. Suor Gedda,16 come state? spero che continuerete a star bene, per lavorare e farvi santa, tenetemi allegre tutte le suore e pregate per me.

15. Suor Giovanna,17 studiate sempre n'è vero? credo studierete anche il modo di farvi santa, ricordatevi che per riuscire santi e sapienti bisogna parlar poco e riflettere molto. Parlar poco colle creature, pochissimo delle creature e niente di noi stesse. Bisogna star raccolte nel nostro cuore se vogliamo sentir la voce di Gesù. State adunque raccolta ed umile e vi farete una gran santa; non mi dimenticate nelle vostre preghiere.

16. Adesso c'è ancora la mia cara suor Laura,18 che cosa le dirò? Le dirò che, essendo la prima figlia di Maria Ausiliatrice americana, bisogna che colle sue preghiere ottenga a tante altre Americane la stessa grazia che il Signore fece ad essa. Se non possiamo vederci in questo mondo, ci vedremo in paradiso; intanto viviamo unite nel Cuor di Gesù e preghiamo sempre l'una per l'altra.

17. Quante educande avete? Salutatele tutte da parte mia, dite loro che sebbene non le conosca, le voglio un gran bene, e prego perché‚ crescano buone, docili, obbedienti, ecc. ecc., insomma tali da essere la consolazione del Cuor di Gesù, de' loro parenti e delle loro maestre.

18. Al mio ritorno da Torino ebbi la notizia che la povera suor Gariglio19 morì il 1 di Aprile, fece essa pure una morte rassegnatissima.

19. Ciascuna suora vorrebbe vi dicessi una parola per essa, siccome sarebbe troppo lungo, lascio che gli Angeli Custodi vadano essi a portarvi le commissioni e voi rimanderete dai medesimi la risposta.

20. State sempre allegre, amatevi tutte nel Signore, pregate sempre per tutte le vostre sorelle. Mi rincresce non avervi scritto di mia mano, ma questa volta non ho proprio potuto. Ho scritto a suor Virginia,20 un'altra volta scriverò alle altre, ma ciascuna di voi mi scriva anche qualche volta; quando mi scrive la Direttrice, unite alla sua lettera un qualche biglietto.21

21. Fatevi coraggio, mie buone suore, Gesù deve essere tutta la vostra forza, con Gesù i pesi diventeranno leggeri, le fatiche soavi, le spine si convertiranno in dolcezze... Ma dovete vincere voi stesse, se no tutto diventa insoffribile e le malignità, come le pustole, risorgeranno nel nostro cuore. Pregate per me che nel Cuore di Gesù mi affermo la vostra

Aff.ma in Ges√π la Madre

suor Maria

22. Tanti rispetti al vostro Rev.do Direttore, raccomandatemi al Padre.

1 Sebbene indirizzata a suor Angela Vallese, la lettera raggiunge tutte le suore missionarie che si trovavano nella prima casa aperta in Uruguay.

2 Sebbene indirizzata a suor Angela Vallese, la lettera raggiunge tutte le suore missionarie che si trovavano nella prima casa aperta in Uruguay.

3 Suor Lucrezia Becchio, che aveva 29 anni di età e due di professione religiosa. Si era ammalata a Torino e fu mandata a Mornese per suggerimento del medico.

4 Madre Mazzarello soffrì molto nel trasferimento della casa-madre da Mornese a Nizza. L'esperienza fu soprattutto dolorosa perché significava per lei uno sradicamento totale dalla sua terra d'origine, dalle persone care e dai luoghi indimenticabili della sua missione apostolica. Le sobrie parole della Madre rivelano la sua volontà di affrontare con coraggio e sereno abbandono la nuova situazione.

5 Suor Luigia Vallese.

6 Alcune lettere soprattutto ci permettono di intravedere l'intensa attività della superiora che si recava a visitare le varie case dell'Istituto per incontrare le sue figlie e confortarle nella loro missione. La presente lettera è iniziata a Nizza Monferrato, continuata a Torino e conclusa a Nizza Monferrato.

7 Suor Carmela Arata era di salute molto delicata. Da novizia, essendo competente e attivissima, dirigeva il laboratorio di cucito. Dopo la professione fu inviata a Chieri come maestra di lavoro.

8 Suor Teresa Mazzarello, che era partita nel 1877 per l'Uruguay. Le due sorelle, Rosina e Teresa, in paese erano chiamate Barone per distinguerle dai tanti Mazzarello oriundi di Mornese.

9 Suor Virginia Magone aveva infatti scritto a madre Mazzarello una lunga lettera, in data 2 febbraio 1879, che fu pubblicata alla morte della giovane suora in Bollettino Salesiano 5 (1881) 3,7-8 e successivamente riportata nella Cronistoria dell'Istituto (cf ivi III, pag. 27-29).

10 Suor Filomena Balduzzi era giunta in Uruguay da pochi mesi con la seconda spedizione missionaria. Nello stesso anno viene trasferita a Las Piedras e nel 1884 lascia l'Istituto delle FMA (cf L23,5).

11 Si riferisce a suor Vittoria Cantù che aveva un carattere allegro ed espansivo, di grande sensibilità e larghezza di cuore. La Madre chiama 'buon tempo' la sua costante disposizione a rasserenare il clima comunitario. Suor Giuseppina Vergniaud aveva fatto la vestizione e la professione nella festa dell'Immacolata dell'anno precedente. Appena giunta in Argentina scrisse alla Madre una lunga lettera ricca di notizie espresse in stile brioso e vivace (cf lettera del 9 marzo 1879 pubblicata in Cronistoria III, pag. 42-44).

12 Suor Giuseppina Vergniaud aveva fatto la vestizione e la professione nella festa dell'Immacolata dell'anno precedente. Appena giunta in Argentina scrisse alla Madre una lunga lettera ricca di notizie espresse in stile brioso e vivace (cf lettera del 9 marzo 1879 pubblicata in Cronistoria III, pag. 42-44).

13 La sorella minore suor Maria era allora novizia e si trovava nella casa di Bordighera-Torrione. Emetterà i voti religiosi il 15 agosto 1879.

14 Suor Angela Denegri studiava lo spagnolo, non il francese. Nativa di Mornese, fin da ragazza dimostrò un ardente desiderio di santità e un grande zelo missionario per cui, su suggerimento di don Bosco, venne ammessa giovanissima alla professione religiosa e inviata in America con la prima spedizione missionaria. La Madre, che conosce personalmente lei e i suoi famigliari, le si rivolge con tratti di delicato affetto e confidenza.

15 Entrata nel collegio di Mornese su espresso invito di don Cagliero, vestì l’abito religioso il 28 agosto 1875 e l'anno dopo era già FMA. Per un anno fu maestra d'asilo a Lu Monferrato e nel 1877 partì per l'America con il primo gruppo di missionarie, di cui era la più giovane. Inviata prima a Montevideo-Villa Colòn (cf L41 e L61), fu per molti anni direttrice e anche maestra delle postulanti e delle novizie.

16 Suor Teresa Gedda apparteneva al primo gruppo di FMA giunte in missione. Dopo aver lavorato generosamente per 24 anni in Uruguay sarà trasferita in Messico come direttrice e successivamente in Nicaragua. Mons. Cagliero la considerava una delle più umili e virtuose missionarie, tanto da proporla come modello di vita religiosa.

17 Suor Giovanna Borgna. La Madre le raccomanda, come poco sopra a suor Vergniaud, l'atteggiamento di ascolto e di silenzio come via di sapienza e di santità. Per comprendere il vero significato del silenzio nella comunità delle origini, occorre rivolgersi ad uno dei suoi più qualificati interpreti, don Giacomo Costamagna. Nelle sue conferenze rievoca i tratti dello «spirito di Mornese» tra i quali non può mancare il silenzio: «Il silenzio delle suore mornesine, tutt'altro che esser cupo e melanconico, come talvolta capita in alcuno, era ognor improntato di sì schietta allegria, che si è dovuto scrivere su quelle benedette mura: Casa della Santa allegria!» (COSTAMAGNA, Conferenze 261).

18 Si riferisce a suor Laura Rodriguez alla quale aveva già inviato uno scritto personale alcuni mesi prima (cf L18).

19 Suor Maria Gariglio deceduta a La Navarre (Francia).

20 Suor Virginia Magone. Purtroppo non si conserva alcuna lettera di madre Mazzarello a questa suora

21 Fin qui lo scritto è di suor Emilia Mosca. Il brano che segue, con relativa firma e postilla, è autografo della Madre.

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