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La gioia di evangelizzare

Tutte siamo testimoni che qualcosa di nuovo sta sorgendo; che le giovani e i giovani stanno dimostrando di volersi riscattare, di sentirsi Chiesa chiamata ad annunciare che Gesù è il Signore della vita.


La gioia di evangelizzare

da Teologo Borèl

del 03 novembre 2011 (function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) {return;} js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = '//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1'; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk')); 

 

Madre Yvonne nella Circolare inviata mensilmente alle Figlie di Maria Ausiliatrice[…] le parole del Papa: “siate apostoli della nuova evangelizzazione”. Credo non ci sia niente di più bello e meraviglioso nella nostra vita che far conoscere a quanti ci vengono affidati: Gesù, la gioia dell’amicizia con Lui, la bellezza di stare con Lui.  Giovani evangelizzatori di altri giovani 

Benedetto XVI parlando ai giovani nella GMG 2011 a Madrid, ha dato loro la consegna, coraggiosa di essere «apostoli della nuova evangelizzazione». Ad essi «spetta lo straordinario compito di essere discepoli e missionari di Cristo in altre terre e paesi dove vi è una moltitudine di giovani che aspirano a cose più grandi»; a «camminare con Cristo in comunione con la Chiesa». «Non si può seguire Gesù da soli», oppure «vivere la fede secondo la mentalità individualistica che predomina nella società... con il rischio di non incontrare mai Gesù Cristo».                                       

Il Papa invita i giovani ad essere protagonisti di una nuova civiltà, di una nuova evangelizzazione. Li sollecita a dialogare con Gesù, ad ascoltarlo e a presentargli con semplicità le proprie domande.

Con cuore di Padre, Benedetto XVI dimostra una sconfinata fiducia nelle possibilità delle nuove generazioni e ci fa ricordare la pedagogia salesiana che è generatrice di speranza, di fiducia, di scoperta di potenzialità inedite.

Non dimentico l’entusiasmo che i giovani a Madrid hanno manifestato di fronte alle parole del Papa. La gioia si sprigionava dai loro volti con forza nuova e incontenibile. Veramente lo Spirito ha parlato ai loro cuori e, in Lui, i giovani si sono sentiti mandati ad annunciare. Essi sono la speranza di un’umanità nuova, portatori di un annuncio di fede, «negli ambienti più diversi incluso dove vi è rifiuto o indifferenza», sapendo che la fede si irrobustisce trasmettendola, come richiama il testo dei Lineamenta in preparazione al Sinodo (n. 10).  

Tutte siamo testimoni che qualcosa di nuovo sta sorgendo; che le gio­vani e i giovani stanno dimostrando di volersi riscattare, di sentir­si Chie­sa chiamata ad annunciare che Gesù è il Signore della vita. Molti di loro sono pure disposti a consegnargli l’esistenza per contribuire alla costruzione del Suo regno: «Signore fai di me ciò che vuoi». È un tempo favorevole, un tempo di grazia che essi vogliono vivere in profondità. Per questo hanno bisogno di testimoni e di maestri che camminino con loro, che facciano conoscere la bellezza della Parola di Dio come bussola per la loro vita. 

Sappiamo che l’emergenza educativa coinvolge totalmente la nostra missione. Per questo ogni comunità educante deve inserire nel proprio progetto l’educazione alla Verità come possibilità di conoscenza e di incontro con Gesù.

Non è un compito facile in una società che fa troppo spesso del relativismo il proprio credo e che colma le nuove generazioni di gratificazioni emotive; che esalta la cultura dell’effimero, dell’immediato, dell’apparire.

Questo quadro è reale e ci rende più coscienti che noi siamo debitori nei confronti delle giovani e dei giovani di quei valori che danno senso umano e cristiano all’esistenza.

[…]

La fiducia nella realtà giovanile è criterio fondamentale su cui siamo chiamate a misurarci come singole persone e come comunità educanti che vogliono essere fedeli al carisma salesiano (cf Perché abbiano vita e vita in abbondanza. Linee orientative della missione educativa delle FMA, n. 145). 

Affido a Maria, Stella dell’evangelizzazione, il nostro impegno di evangelizzare con entusiasmo. Lei ci insegni ad essere, oggi, presenze luminose, portatrici di gioia e di speranza, missionarie della Parola. La sua benedizione materna sia conforto in ogni circostanza della nostra vita. 

Vi sono sempre vicina e in comunione profonda. 

Roma, 24 ottobre 2011          

                                                   Aff.ma Madre Yvonne

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