È facile amare i nostri amici, coloro che ci stanno simpatici, in quanto ci viene più naturale e facile; tuttavia quando si incrocia una persona con cui non andiamo d’accordo è difficile mantenere un sorriso e cercare di essere gentili.
Nella vita di tutti i giorni incontriamo persone di tutti i tipi, da quelle più allegre a quelle più tristi, da quelle più simpatiche a quelle che ci stanno più antipatiche. Possiamo incontrare queste diverse categorie di persone ovunque, nel posto di lavoro, a scuola, in famiglia, ecc...
È facile amare (inteso come voler bene) i nostri amici, coloro che ci stanno simpatici, in quanto ci viene più naturale e facile; tuttavia quando si incrocia una persona con cui non andiamo d’accordo è difficile mantenere un sorriso e cercare di essere gentili con quest’ultima volendogli bene.
Eppure anche se ci sembra più facile trascurare le persone “cattive” non è la cosa giusta, perché - come disse Gesù: “amatevi l’un l’altro come io ho amato voi”. Ma come si può fare a voler bene ad una persona che magari ci risponde male? Non ci saluta? Sparla di noi?
Anche io mi ponevo queste domande: perché avrei dovuto spendere delle energie per un compagno di classe che non mi rispondeva nemmeno quando gli parlavo? Ho avuto un’esperienza durante le scuole superiori che mi ha dato una risposta a questi quesiti in modo molto chiaro e pratico.
In terza superiore ho conosciuto un compagno di classe che se ne stava sempre in disparte, a tal punto che per ben due anni non avevo notato la sua presenza in classe. La nostra amicizia è iniziata grazie ad un progetto di teatro che siamo stati obbligati a frequentare nelle ore scolastiche. In questo progetto eravamo molto liberi, di conseguenza sono riuscito a conoscerlo, e devo dire che era pure un tipo simpatico. Dopo qualche settimana in cui abbiamo parlato, giocato, scherzato, ha iniziato a raccontarmi un po' di sé e del brutto periodo che stava vivendo; io - per cercare di fare del mio meglio - ho iniziato ad ascoltarlo come potevo. Fino a qui è stato molto facile volergli bene e stargli accanto, tuttavia, dopo qualche settimana, ha smesso di scrivermi, di rispondermi e di condividere con me ciò che stava vivendo. Inizialmente ho fatto lo stesso, insomma, se non mi parlava, come mai io avrei dovuto parlargli?
Poco tempo dopo sono poi andato a messa e nel commento al vangelo il parroco disse di amare le altre persone sopratutto nei momenti difficili, perché in quei momenti potevamo portare l’amore di Dio, un’amore che ama anche se non viene sempre corrisposto. Coinvolto da questa predica ho deciso di provare ad affiancare questo mio compagno anche nei momenti in cui mi ignorava, cercando di coinvolgerlo in classe, nel tragitto per tornare a casa e scrivendogli spesso per tenerci in contatto; per farmi aiutare ho anche cercato di coinvolgere il mio gruppo di amici ad uscire insieme con lui. Dopo questi interventi che facevo in modo affaticato (in quanto non vedevo un miglioramento nel mio amico) ho iniziato a parlargli per avere delle conversazioni un po' profonde che mi permettessero di condividere con me il periodo difficile che stava affrontando. Ancora una volta lui non ha dato segno di apertura, tuttavia io - con il mio gruppo di amici - ci siamo dati tutti da fare per stargli il più vicino possibile, anche se non sembrava che funzionasse.
Dopo qualche anno (in quinta superiore) ha iniziato ad aprirsi, e a cambiare il suo stile di vita. Ha ringraziato me e i miei compagni perché lo avevamo aiutato ad uscire da un momento complicato della sua vita; specificando che era molto grato per i momenti in cui lui sembrava chiuso, perché aveva bisogno di qualcuno al suo fianco, ma non riusciva a dirlo. Dopo questa rivelazione mi sono reso conto che la predica che avevo sentito a quella messa era proprio vera, e ho capito che dietro ad un comportamento ostile si nasconde sempre qualche problema, perché le persone non sono mai cattive di loro natura.
Credo quindi che il compito di noi cristiani sia proprio quello di portare il bene dove c’è il male, anche se non vediamo risultati, tenendo sempre a mente, però, che Dio è dalla parte del bene, e se anche noi siamo con lui non ci abbandonerà mai e prima o poi il suo amore vincerà su tutto.
Versione app: 3.26.4 (097816f)