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Le sette parole di Gesu' sulla croce

Erano poco più delle tre del pomeriggio quando prima di morire ha pronunciato le sue ultime sette parole:dalla Croce solo sette parole e poi il silenzio, la morte,nell'attesa della Risurrezione.


Le sette parole di Gesu’ sulla croce

da Teologo Borèl

del 29 febbraio 2008

 Erano poco più delle tre del pomeriggio quando

 prima di morire ha pronunciato le sue ultime sette parole:

dalla Croce solo sette parole e poi il silenzio, la morte,

nell’attesa della Risurrezione.

 

LETTORE

Prima parola: Padre perdona non sanno quello che fanno

 

UN GIOVANE

La tua parola è forte, Signore: tu parli di perdono e perdoni davvero:

perdoni i soldati che ti hanno flagellato, i sacerdoti che ti hanno comprato Pilato che ti ha condannato, la gente che ti insulta, coloro che ti girano le spalle!

 

TUTTI

Signore, facciamo fatica a perdonare come tu perdoni: dimenticando, non rinfacciando mai il male fatto.

Aiutami a perdonare come tu perdoni per essere anch’io da te perdonato.

 

LETTORE

Seconda parola:  oggi sarai con me in paradiso

 

VOCE

Un moribondo, ladro e assassino, vede Gesù moribondo innocente, e gli chiede la vita:  “Signore, ricordati di me, quando sarai nel tuo regno!”-

Un crocifisso vede un altro crocifisso e gli chiede di far parte  del suo regno.

 

TUTTI

Vorrei avere la fede del ladrone, avere in dono la salvezza come l’ha avuta lui: “Oggi sarai con me in Paradiso”.

Non ha detto domani,  fra dieci, cento anni,  ha detto OGGI:

 

VOCE

Quando si è poveri e crocifissi non si entra in paradiso domani, né dopodomani, né fra dieci anni, si entra subito!

 

LETTORE

Terza parola: Donna, ecco tuo Figlio.

 

VOCE 

Signore, donandoci tua madre, fai il regalo più bello all’umanità.

Ora non saremo pi√π orfani, tu ci ha donato una madre, la tua, Maria di Nazareth.

 

TUTTI

In croce eri nudo,  non avevi più niente, ai piedi stava tua madre, non l’hai tenuta per te, l’hai data a noi come madre della speranza, madre dei peccatori, aiuto dei cristiani, madre della gioia.

 

LETTORE

 Quarta parola Dio mio, Dio mio perche’mi hai abbandonato?

 

VOCE 

E’ la parola dello scandalo!  Signore, Tuo padre ti ha lasciato solo in croce, ti ha abbandonato! Hai provato il dolore di tanti bimbi e giovani che sono stati trascurati dal padre.

 

TUTTI

Mentre ti sentivi così solo, i soldati sghignazzavano, imprecavano, bestemmiavano. non erano in grado di capire il dolore di un figlio lasciato solo dal Padre, perché pagava per i peccati dell’umanità, liberandola dalla morte  per sempre. Perdona, Signore, la nostra  indifferenza,  la nostra ingratitudine. Vorremmo essere più buoni con te.           

 

LETTORE: 

Quinta parola Ho sete

 

VOCE

Gesù ha perso sangue, la lingua è secca come una pietra, arida, asciutta. Ho sete, esclama! E’ il grido che – per fame e sete – è uscito da migliaia di bocche prima e dopo la nascita di Gesù.

Un soldato si commuove nel sentire quel gemito mette una spugna imbevuta d’aceto sulla punta della lancia  ed offre da bere al crocifisso, ma i soldati glielo impediscono, deridendo il gesto di pietà.

 

TUTTI

Anche noi deridiamo a volte chi fa del bene. lo facciamo per invidia o spesso perché giovani generosi sono un rimprovero al nostro egoismo.

Aiutaci da liberarci dal non amore che ci allontana dagli altri.

 

LETTORE:

Sesta parola Tutto è finito

 

VOCE

Signore, non hai pi√π forze dopo una notte di violenze, di torture, di falsi processi. Ti hanno flagellato, ti hanno inchiodato.

Un colpo dopo l’altro feriscono il tuo corpo innocente, le mani sono  trafitte dai chiodi, il sangue sparso inonda di te la croce.

 

TUTTI

Attorno a te la tortura degli insulti, non hanno pietà di chi muore, tutto sembra finito, Signore, in croce sei un fallito.

A che è servito amare, perdonare, guarire, consolare?

Io stesso sono così lontano da te,dal tuo soffrire, dal tuo morire.

 

LETTORE:

Settima parola Padre, nel tue mani raccomando  il mio spirito

 

VOCE

Gesù è morto!  Ho sentito il suo ultimo grido.

Sono uscito di casa  e trovai un uomo crocefisso

 

TUTTI

Signore,  vogliamo staccarti dalla croce!

 

SACERDOTE

Lasciami, io non potrò essere staccato dalla croce fino a che gli uomini le donne, i giovani  e i  bambini non si uniranno insieme per distaccarmi.

 

TUTTI

Ma noi non sopportiamo che tu stia  là in alto sulla croce!

Cosa possiamo fare per te?

 

GESU’

Andate per il mondo e dite a tutti quelli che incontrerete che c’è un Uomo sulla croce

 

TUTTI

Andremo e diremo a tutti  che ci sono sempre uomini in croce là dove c’è dolore, povertà. Miseri, uomini che odiano, si fanno guerra, dimenticando il comandamento dell’amore.

 

 

 

don Vittorio Chiari

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