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Lettera ai Diogneto del Duemila

VII Secolo avanti Cristo 'A Sparta, se un neonato ha malformazioni o è gracile e inadatto alla vita militare, il Consiglio degli Anziani può decidere di non allevarlo, abbandonandolo al suo destino in mezzo ai boschi - dove probabilmente sarà preda di qualche fiera - o gettandolo dall'alto di una rupe sul monte Taigeto' (G. Colombo - C. Florio, Le Civiltà nella storia, vol. I, pag. 100). Agosto 2004 Il Parlamento Olandese approva una legge che rende possibile (per motivi umanitari, per carità) sopprimere i piccoli fino al dodicesimo anno di età.(nella immagine il Monte Taigeto)


Lettera ai Diogneto del Duemila

da Quaderni Cannibali

del 06 ottobre 2004

 

VII Secolo avanti Cristo

 

'A Sparta, se un neonato ha malformazioni o è gracile e inadatto alla vita militare, il Consiglio degli Anziani può decidere di non allevarlo, abbandonandolo al suo destino in mezzo ai boschi - dove probabilmente sarà preda di qualche fiera - o gettandolo dall'alto di una rupe sul monte Taigeto' (G. Colombo - C. Florio, Le Civiltà nella storia, vol. I, pag. 100).

 

II Secolo dopo Cristo

 

I cristiani né per regione, né per voce, né per costumi sono da distinguere dagli altri uomini. Infatti, non abitano città proprie, né usano un gergo che si differenzia, né conducono un genere di vita speciale. La loro dottrina non è nella scoperta del pensiero di uomini multiformi, né essi aderiscono ad una corrente filosofica umana, come fanno gli altri. Vivendo in città greche e barbare, come a ciascuno è capitato, e adeguandosi ai costumi del luogo nel vestito, nel cibo e nel resto, testimoniano un metodo di vita sociale mirabile e indubbiamente paradossale. Vivono nella loro patria, ma come forestieri; partecipano a tutto come cittadini e da tutto sono distaccati come stranieri. Ogni patria straniera è patria loro, e ogni patria è straniera. Si sposano come tutti e generano figli, ma non gettano i neonati. Mettono in comune la mensa, ma non il letto. Sono nella carne, ma non vivono secondo la carne. Dimorano nella terra, ma hanno la loro cittadinanza nel cielo. Obbediscono alle leggi stabilite, e con la loro vita superano le leggi. Amano tutti, e da tutti vengono perseguitati. Non sono conosciuti, e vengono condannati. Sono uccisi, e riprendono a vivere. Sono poveri, e fanno ricchi molti; mancano di tutto, e di tutto abbondano. Sono disprezzati, e nei disprezzi hanno gloria. Sono oltraggiati e proclamati giusti. Sono ingiuriati e benedicono; sono maltrattati ed onorano. Facendo del bene vengono puniti come malfattori; condannati gioiscono come se ricevessero la vita. Dai giudei sono combattuti come stranieri, e dai greci perseguitati, e coloro che li odiano non saprebbero dire il motivo dell'odio (dalla Lettera a Diogneto).

 

Questi strani cristiani, che hanno saputo amare i barbari che avevano ucciso i loro padri, hanno costruito l'Europa dall'Atlantico agli Urali, dal Baltico al mar Nero. Un'Europa di cultura, di arte e di fede, di cattedrali, università, ospedali ed orfanotrofi.

 

XXI Secolo dopo Cristo.

 

Ora chi crede di costruire l'Europa dell'economia, prima ancora che della politica, vuole negare, o almeno ignorare, quelle radici. E scrive una Costituzione per uno Stato che ancora non esiste, basandolo su concetti vaghi ed evanescenti.

 

Agosto 2004

 

Il Parlamento Olandese approva una legge che rende possibile (per motivi umanitari, per carità) sopprimere i piccoli fino al dodicesimo anno di età. Fino ad ieri solo i non ancora partoriti, oggi fino all'adolescenza.

 

Oggi in Europa come venti secoli fa, la speranza è solo che i 'nuovi barbari' 'incontrino cristiani che smettano di 'fare il verso' alle ideologie e vivano autenticamente le loro comunità foriere di pace'. (G. Vittadini)

 

 

 

Ciò che ha trasformato l'Europa nel Medio Evo può fare rivivere il mondo distrutto, solo se i cristiani, portatori della salvezza di Cristo, non diserteranno il loro compito.

Nerella Buggio

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