Un libro che vale la pena di leggere perché è un vero e proprio cammino alla conquista di uno sguardo nuovo, capace di riconoscere in ogni storia l'impronta di quel Dio che ha fatto dell'umanità il luogo privilegiato del suo manifestarsi.
del 01 gennaio 2002Ovvero: ogni volto riflette un frammento di universo, a cominciare dal proprio volto; ogni incontro può essere una porta che si spalanca sull’infinito, a partire dall’incontro con noi stessi; ogni vicenda personale racchiude in sé il dispiegarsi del mistero della Salvezza, del mistero dell’incarnazione del Figlio, del nostro essere figli… L’importante è ricordarsi di togliersi i calzari, di smascherare la propria paura di amare, di abbattere i muri che abbiamo innalzato per difenderci dalla carica conflittuale che ogni relazione porta con sé.
“Ho scoperto l’importanza di due elementi che sono essenziali per la vita umana e che possono dare un senso all’esistenza delle persone: essere ed essere aperti; avere una chiara identità ed essere aperti agli altri. (…) Coloro che hanno un’identità e sono aperti a chi è diverso da loro diventeranno a poco a poco persone che vivono sotto il segno della compassione, della pace e della riconciliazione. Con la loro competenza orientata alla comunione, aiuteranno altri a vivere più pienamente la loro umanità e a radunarsi nella condivisione e nell’amicizia.”
—ñ–≤–≤–∞–æ–ª—ñ–≤–∞Figlio del governatore generale del Canada, dapprima ufficiale di marina e poi insegnante di filosofia, Jean Vanier ha fondato in Francia la comunità dell’Arca, in cui uomini e donne condividono la propria esistenza con gli handicappati mentali. Dalla sua penna escono parole dense dell’esperienza di un uomo che ha saputo lasciarsi educare dalla povertà dei più poveri, che da questa povertà ha saputo lasciarsi guarire, liberare, che dall’incontro con l’altrui debolezza ha imparato ad accettare la propria debolezza.
Un libro che vale la pena di leggere perché è un vero e proprio cammino alla conquista di uno sguardo nuovo, capace di riconoscere in ogni storia l’impronta di quel Dio che ha fatto dell’umanità il luogo privilegiato del suo manifestarsi. Un invito ad imparare ad amare come si deve, prima di tutto lasciandosi amare. Un’occasione in più per riflettere sull’educazione e sulla relazione educativa, a partire dall’educazione del nostro cuore.
“La prima e fondamentale legge della crescita è la legge dell’amore e della comunione. Per vivere, svilupparsi, crescere nella libertà, l’essere umano ha bisogno di trovare un’altra persona che lo riconosca come unico al mondo e lo incoraggi a crescere e a diventare se stesso.”
sr Linda Pocher
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