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Paura di vivere...?

Basta chiudersi dietro alle paure, basta con la chiusura a riccio di fronte alle difficoltà! C'è un ostacolo? Superalo. Scavalcalo, scava sotto una galleria, guadalo, che sia... sono comunque sabbie mobili da cui c'è uscita.


Paura di vivere...?

da Quaderni Cannibali

del 17 febbraio 2011

         

           Da quando abbiamo deciso di battere la ritirata? Siamo nani sulle spalle di giganti, chiamati ad essere giganti a nostra volta per coloro che si appoggeranno alle nostre spalle domani. I nostri figli, i nostri nipoti, le popolazioni dei secoli futuri.La civiltà non s’è mai mossa grazie alla paura. L’uomo non è cresciuto nella paura. In essa, piuttosto, s’è rinchiuso perdendosi in un dedalo disperante, ma mai ha trovato la serenità.

 

          Io non voglio aver paura di vivere. Non voglio affrontare l’esistenza in ogni suo attimo con pensieri inesistenti e dubbi su cosa penseranno di me, che figura ci farò, quanto sono stata brava… chissenefrega! Ma che i giudizi miei e altrui vadano in vacanza!

          Basta chiudersi dietro alle paure, basta con la chiusura a riccio di fronte alle difficoltà! C’è un ostacolo? Superalo. Scavalcalo, scava sotto una galleria, guadalo, che sia… sono comunque sabbie mobili da cui c’è uscita. E l’uscita non è fuori di te, la soluzione non te la darà mai qualcuno con la bacchetta magica in mano e il cappello di Mago Merlino.

          Non viviamo nelle favole, ma nella Favola splendida della Vita. Della realtà che ci circonda. Che è Bella, in quanto piena di uomini. Noi siamo uomini, noi siamo creature. Noi siamo il presente e possiamo costruire il futuro. Tu ed io, io e te, e il tuo migliore amico, e tuo fratello… non siamo già 3-4 pronti alla battaglia? E non sei pronto tu a chiamarne altri? O preferisci la ritirata?

          “Niente di nuovo sul fronte occidentale”… certo, se non guardi! C’è sempre qualcosa di nuovo: apri gli occhi! Apri lo sguardo, spalanca gli occhi alla vita, all’altro che ti sta accanto. Non lo senti? Sturati le orecchie! Non ascolti? Fa silenzio, caspita! Il tuo rumore ti impedisce d’ascoltare, le tue parole soggiogano quelle di altri, e i tuoi pensieri fantastici ti allontanano da ciò che puoi toccare e cambiare. Usa l’immaginazione, i sensi, il corpo, il tempo e tutto ciò che t’è dato per lottare. Tu ed io, e tuo fratello, e il tuo amico, e il tuo compagno di scuola antipatico… NOI possiamo fare la differenza. Be the change! Non stare a guardare e basta.

          Sei così bravo a notare gli errori degli altri! Sei così bravo a criticare e giudicare quante idiozie abbiano fatto gli altri… gli altri chi? Tu per caso non sei “gli altri”? Usa piuttosto questo termine quando parli: “noialtri”. Siamo noialtri l’umanità, siamo noialtri criminali, siamo noialtri premi nobel, siamo noialtri studenti, siamo noialtri innamorati della vita e rivoluzionari, siamo noialtri sognatori, siamo noialtri idealisti coi piedi per terra, siamo noialtri che facciamo le guerre, siamo noialtri coloro che sputano sul piatto dal quale mangiano, siamo noialtri i piagnucoloni del momento e le vittime… siamo noialtri, tutto.

          Siamo tutti un’unica cosa, l’umanità. Stesso colore, stesso sguardo, stesso cuore. Il cuore di un’anima, il colore di un secolo, lo sguardo di una generazione che combatte. Vogliamo vincere il risentimento tra i popoli, tra padri e figli, tra amici e compagni, tra professori e studenti, tra governo e popolo e tra popolo e governo… vogliamo annullare il male fatto da noialtri per immergere il mondo in una galassia di bene! Io sono “gli altri”, ed io, noialtri, vogliamo fare la differenza. Come?

          Una volta sognavo grandissime cose. Anzi, fantasticavo. Oggi non uso la fantasia, bensì l’immaginazione. Sono una sognatrice, alla stregua di Dostoevskji, di Borsellino, di Alessandro Magno, di mio nonno… di persone “normali”, quando e dove la normalità non esiste. Siamo tutti dannatamente e meravigliosamente anormali, innamorati folli della vita, che vogliamo smettere, smettere di soffrire per problemi che ci creiamo noi stessi, per futilità che non stanno né in cielo né in terra… facile dire poi “finisci ciò che hai nel piatto: c’è chi muore di fame”. Molto facile.

          Hai teso la mano? Invece di chiedere, e chiedere, e chiedere, e anzi superbamente e molestamente voler rubare agli altri, pretendere con violenza… perché non inizi a dare? Perché non inizi a costruire? Perché non vieni, da questa parte, lasci indietro tutto, ti fai avanti, metti l’elmo e vieni in prima linea? Perché non vieni ad essere dei nostri? Noialtri, i combattenti. Noialtri, i sognatori. Noialtri, coloro che cambiano il mondo oggi, ora, qui. Con una parola, con un gesto, con una rinuncia, con una risata, con un progetto.

          Perché te ne stai lì impalato a piagnucolare che ti manca la Play o quel gioco della Wii? Perché te la fai addosso per una cavolo di versione di greco? Tutto è stato fatto… tutto è stato, e tutto ciò che sarà, già fu. Tutto ciò che fu, già sarà. Le mie azioni, le tue, le hanno fatte e rifatte uomini e uomini durante i secoli d’esistenza del mondo, da che furono Adamo ed Eva. I nostri passi, i nostri errori, le nostre delusioni, i nostri incidenti, la nostra curiosità, la nostra noia… pensi di essere unico? Pensi che nessun’altro sia mai stato o si sia mai sentito come te? Sei una parte di noi. Siamo una parte di un tutto. E siamo nel mondo.

          Non abbiamo chiesto di esserci. Non abbiamo scelto il dove, il come, il quando. Mentre siamo qui, tu, io, noialtri, ora. Chi a Londra, chi a Milano, chi a Brembate, chi a Bolognetta, chi a Catania, chi a Rodi, chi… chissene! Io e te siamo. Esistiamo, e siamo insieme. Ora. Abbiamo l’un l’altro, abbiamo un grande cuore, abbiamo corpo e anima per mettere in atto le tante cose belle che sognamo… perché stiamo ancora a piangerci addosso per l’ultimo caso di cronaca sul TG? Perché stiamo ancora a criticare e criticare gli errori degli altri (i soliti “altri”) senza muovere un dito? Facile aprire la bocca per il gusto di sentire il suono della propria voce.

          Smettila per una buona volta! Deciditi! Sta' zitto e ascolta il ritmo del cuore di noi tutti. Entra in sintonia, vieni in prima linea, dona tutto ciò che hai, e cambieremo il mondo.

          Lo stiamo già facendo. Li vedi i nuovi orizzonti?          Io sì. Alza lo sguardo! Svegliati!

          Non si accettano mezze calzette. O sei dei nostri, o sei un vile. La codardia non ha mai reso onore agli uomini. La vigliaccheria e la chiusura non hanno salvato nessuno. Le grandi gesta vengono da grandi cuori. I grandi cambiamenti, da grandi Uomini. Decidiamoci, una buona volta, ad esserlo!

Alessandra Olivari

http://www.cogitoetvolo.it

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