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Pesce alla bracePranzando con Cristo Risorto

Era l'alba, il sole era appena sorto Ma era anche una giornata storta perché non avevamo pescato niente. Mentre stavo brontolando con gli amici Lui è apparso sulla spiaggia, ma non lo avevo riconosciuto


Pesce alla bracePranzando con Cristo Risorto

da Teologo Borèl

del 25 marzo 2008

Buona sera.

Sono Simon Pietro.

Pietro, per gli amici,

Peter per gli inglesi,

Pedro per i latino americani,

Pierre per i francesi.

Questa sera però sono Simon Pietro,

come mi chiamava Ges√π di Nazareth

e Giovanni nel suo Vangelo.

Non faccio per vantarmi,

ma di me i Vangeli parlano molto.

Non me lo merito,

perché anch’io ho tradito il Signore.

Si vede che Lui ha capito la mia debolezza, se  volete, la mia vigliaccheria

e mi ha perdonato.

Dopo la sua morte,

ho avuto la gioia di rivederlo pi√π volte. Appariva a me, agli altri apostoli,

per farci coraggio,

per dirci che Lui non ci aveva abbandonato.

Un mattino era andato a pescare

sul lago di Tiberiade.

Era l’alba, il sole era appena sorto

Ma era anche una giornata storta

perché non avevamo pescato niente. Mentre stavo brontolando con gli amici

Lui è apparso sulla spiaggia, ma non lo avevo riconosciuto:

“Figlioli, non avete nulla da mangiare?”. Volentieri te lo darei, ma non abbiamo pescato nulla, neppure un pesciolino! “Provate a gettare le reti a destra!”.

Non so perché, abbiamo obbedito.

Le reti quasi si spezzarono

tanto era il pesce pescato.

Allora ho capito: quel uomo è Gesù il Risorto!

Mi sono gettato in acqua e sono corso da Lui sulla spiaggia.

Era la terza volta che ci appariva.

Arrivato a riva, ho visto un fuoco acceso, con sopra del pesce alla brace.

Accanto c’era del pane.

Gesù aveva cucinato per noi! “Venite a mangiare!”.

Nessuno di noi osava domandargli se era veramente Lui,

il Cristo Risorto.

Era Lui in carne ed ossa, che mangiava con noi

pesce buono del Lago.

Lo aveva pescato e cotto Lui per noi.

Dopo avere mangiato, mi ha preso in disparte e mi ha chiesto

se gli volevo più bene degli altri. Io gli risposi si sì,

lo avevo seguito subito, lasciando barca, reti e famiglia.

Me lo ha chiesto ben tre volte, prima di affidarmi un compito

che mi ha fatto tremare il cuore: “Pasci le mie pecorelle!”.

Mi aveva nominato capo della sua Chiesa. Non solo mi ha perdonato

e dimenticato il tradimento,

mi ha nominato primo Papa. Capo della sua Chiesa.

don Vittorio Chiari

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