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PREVENIRE NON REPRIMERE. Il sistema educativo di don Boscodi Pietro Braido

Il 'sistema educativo' o, più comprensivamente, l'esperienza preventiva di don Bosco è un progetto, che è cresciuto e si è progressivamente dilatato e specificato nelle più svariate istituzioni e opere realizzate dai molti collaboratori e discepoli... Il testo non intende offrire programmi di azione immediatamente applicabili; ma, semplicemente, descrivere gli elementi originali essenziali, pur storicamente condizionati e limitati, dai quali, soltanto, traggono validità e credibilità progetti presenti e futuri, destinati a spazi e a contesti diversi.


PREVENIRE NON REPRIMERE. Il sistema educativo di don Boscodi Pietro Braido

da Don Bosco

del 03 gennaio 2007

 

 

 

 

 

 

 

INDICE GENERALE

 

Presentazione

Sigle

Introduzione

 

INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE

 

 

 

 

Cap. 1: I tempi di don Bosco 

 

1. Elementi di trasformazione in campo politico

2. Situazioni nel campo religioso

    2.1 Nella Chiesa cattolica

    2.2 Nella Chiesa a Torino

3. Elementi di trasformazione nel campo socio-economico

4. Trasformazioni in campo culturale, educativo, scolastico

 

 

 

Cap. 2: Meglio prevenire che reprimere

 

1. Prevenzione politica 

2. Prevenzione sociale: pauperismo e mendicità

3. Prevenzione nel campo penale

4. L’ educazione come prevenzione

5. La religione mezzo di prevenzione

 

 

Cap. 3: La realtà preventiva prima della formula

 

1. Tematiche preventive di un’ educazione familiare di stile posttridentino

2. Carlo Borromeo iniziatore della pedagogia oratoriana

3. L’ alternativa timore-amore nel governo di comunità di 'religiosi'

4. Giansenismo pedagogico: Port-Royal (1637-1657)

5. Repressione preventiva nell’ educazione scolastica

 

 

Cap. 4: Nascita di una formula: 'sistema preventivo' e 'sistema repressivo'

 

1. 'Prevenire' e 'reprimere' nella politica scolastica

2. Educazione pubblica repressiva, educazione privata preventiva

3. Il sistema preventivo di Pierre-Antoine Poullet (1810-1846)

4. Due tipi di collegio e di sistemi educativi a confronto

5. Félix Dupanloup (1800-1878)

6. Suggestioni preventive di H.-D. Lacordaire (1802-1861)

7. Antoine Monfat della Società di Maria (1820-1898)

 

 

Cap. 5. Figure del sistema preventivo vicine a don Bosco

 

1. I fratelli Cavanis

2. Lodovico Pavoni

3. Marcellino Champagnat (1789-1840) e i Fratelli Maristi

4. Teresa Eustochio Verzeri e le Figlie del S. Cuore di Ges√π

5. Il sistema preventivo nella 'scuola dell’ infanzia'

6. Antonio Rosmini e la pedagogia preventiva positiva

7. Educazione correzionale tra repressione e prevenzione

8. Pedagogia preventiva lasalliana

9. Stile preventivo barnabitico

 

 

Cap. 6. La singolarità pedagogica di don Bosco

 

1. Sintesi biografica

2. Fonti per la ricostruzione del 'sistema preventivo' di don Bosco

    2.1 Don Bosco apostolo cristiano della gioventù

    2.2 L’integrazione della vita

    2.3 Tra stabilità e innovazione

3. Don Bosco educatore e autore pedagogico

 

 

Cap. 7. La 'formazione pedagogica' di don Bosco

 

1. Tra casa e chiesa

2. La prima formazione scolastica

3. Nel seminario di Chieri

4. Nel Convitto ecclesiastico di Torino

5. Santi differentemente congeniali

6. L’esperienza degli 'oratori'

7. Don Bosco e i pedagogisti de 'L’Educatore Primario'

8. Libri di guida spirituale giovanile

9. Un maestro costantemente 'docibile'

10. L’ impatto con la gioventù torinese

 

 

Cap. 8. Le opere, il cuore, lo stile

 

1. Le opere

2. La personalità e lo stile

    2.1 Tradizione e modernità

    2.2 Realismo e tempestività

    2.3 Saggezza e fermezza

    2.4 Magnanimità e concretezza

    2.5 'Tutto consacrato' ai giovani

    2.6 Uomo di cuore

3. Tutto di Dio

 

 

Cap. 9. La scelta dei giovani: tipologia sociale e psico-pedagogica

 

1. Elementi di sociologia della giovent√π

2. Elementi di 'psicologia giovanile'

    2.1 L’età che cresce

    2.2 Tratti di psicologia giovanile 

3. Teologia dell’ educabilità giovanile

 

 

Cap. 10. Proposte di intervento per ragazzi in particolari difficoltà

 

1. Don Bosco, i giovani carcerati e i corrigendi della 'Generala'

2. Interessamento di don Bosco per giovani in difficoltà

3. Trattative di don Bosco per la gestione di istituzioni 'correzionali'

4. Un 'progetto preventivo' per 'giovani pericolanti'

 

 

 

 

 

1. Una visione teorico-pratica dei fini dell’ educazione

2. Le finalità educative entro una visione umanistico-cristiana tra 'antico' e 'nuovo'

3. La polarità di base e la gerarchia organica dei fini educativi

4. Un senso di vita, la 'salvezza', da ritrovare e consolidare

5. I 'gradi' nel conseguimento della 'salvezza'

6. Amore e timore di Dio nel servizio

7. Nella Chiesa cattolica

8. 'Il cristiano uomo di eternità' operante nel mondo

9. Socialità

10. La vita è vocazione e missione

11. La vocazione di tutti: la carità e l’apostolato

12. Stile di vita nella speranza e nella gioia

 

 

Cap. 12. Itinerari educativi - (I) I doveri e la grazia

 

1. Dall’ obbedienza 'pedagogica' alla conformità sociale adulta

2. Pedagogia dei 'doveri'

3. Primato dell’ educazione religiosa

4. Insegnare il timore, preludio all’ amore

5. Le 'pratiche' nell’ educazione religiosa

6. Pedagogia dei sacramenti e dell’ eucaristia

7. Il peccato e il sacramento della riconciliazione

8. Pedagogia mariana e devozionale

9. Iniziazione al 'sensus Ecclesiae' e alla fedeltà al papa

 

 

Cap. 13. Itinerari educativi - (II) Le virtù e l’impegno

 

1. L’esercizio pratico delle virtù di carità, mortificazione, 'civiltà'

2. La 'virtù regina': la castità e la sua pedagogia

3. Pedagogia della scelta vocazionale

4. La pedagogia dei 'novissimi'

5. Educazione alla speranza e alla gioia

6. Tracce di pedagogia 'situazionale' e 'differenziale'

7. Problemi adolescenziali irrisolti

 

 

 

 

 

1. L’educatore, singolo e comunità, protagonista nel processo pedagogico

2. L’ unità relazionale del triplice fondamento

3. L’amorevolezza termine dai molti significati

4. Religione e carità, ragione e amicizia, fondamenti dell’amorevolezza

5. La ricchezza educativa dell’ 'amorevolezza'

6. La conversione dell’ amorevolezza nello 'spirito salesiano'

7. Dall’ assistenza vitale all’ assistenza educativa

 

 

Cap. 15. La 'famiglia' educativa

 

1. Il paradigma della famiglia

2. Stile di famiglia

3. Struttura familiare: il direttore e i collaboratori 

    3.1 Il direttore

    3.2 La comunità degli educatori

4. Il mondo mobile dei giovani

    4.1 Tra rispetto e progressiva autonomia

    4.2 Comunità giovanile articolata: le 'compagnie'

 

 

Cap. 16. La pedagogia della gioia e della festa

 

1. La gioia

2. Le feste

3. Il teatro

4. Musica e canto

5. Escursioni

 

 

Cap. 17. Amore esigente - 'Una parola sui castighi'

 

1. Il fondamento di una prassi della correzione e del castigo

2. Temere per amore

3. 'Superiorità', incarnazione dei 'doveri', iniziazione alla responsabilità

4. La correzione

5. I castighi

6. Dimissioni ed espulsioni

7. I premi

 

 

Cap. 18. Le istituzioni educative

 

1. L’ oratorio

2. L’ ospizio e il collegio

3. Il piccolo seminario

4. La scuola

    4.1 La scuola umanistica

    4.2 La formazione artigiana

    4.3 La scuola di religione

5. Preparazione degli educatori

 

 

Cap. 19. Verso il domani

 

1. La 'rivoluzione' educativa della modernità

2. 'Restaurare', reinventare, ricostruire

 

 

 

Orientamenti bibliografici

 

1. Repertori bibliografici

2. Scritti di don Bosco

3. Scritti di don Bosco in edizione critica

4. Scritti ispirati da o a don Bosco

5. Fonti secondarie

6. Fonti manoscritte utilizzate

7. Letteratura

8. Contributi all’ innovazione

 

Cap. 14. 'Questo sistema si basa tutto sulla ragione, la religione e sopra l’amorevolezza'

 

Cap. 11. L’educazione del 'buon cristiano e onesto cittadino' 'secondo i bisogni dei tempi'

 

Il 'sistema educativo' o, più comprensivamente, l’esperienza preventiva di don Bosco è un progetto, che è cresciuto e si è progressivamente dilatato e specificato nelle più svariate istituzioni e opere realizzate dai molti collaboratori e discepoli.

È ovvio che la sua vitalità operativa può essere garantita nel tempo soltanto dalla fedeltà alla legge di ogni autentica crescita: il rinnovamento, l’approfondimento, l’adattamento, nella continuità.

Il rinnovamento resta affidato al persistente e ripetuto impegno teorico e pratico dei singoli e delle comunità. È compito sempre aperto.

La continuità, invece, può essere assicurata soltanto dall’alacre confronto con le origini.

Provocare un vivificante contatto con le 'radici' primitive dell’esperienza preventiva di don Bosco e dei suoi tratti fondamentali è lo scopo della presente rapida sintesi.

Essa, quindi, non intende offrire programmi di azione immediatamente applicabili; ma, semplicemente, descrivere gli elementi originali essenziali, pur storicamente condizionati e limitati, dai quali, soltanto, traggono validità e credibilità progetti presenti e futuri, destinati a spazi e a contesti diversi.

È una condizione ineludibile perché possa verificarsi, senza arresti o soluzioni di continuità, la legittima aspirazione di operare 'con don Bosco e coi tempi'.

In questa terza edizione, sensibilmente ritoccata e ampliata, si illustra con maggior cura il dato storico, si attenuano talune idealizzazioni, si esplicitano elementi utili a una inevitabile revisione e rivitalizzazione, prefigurata anche da certa recente bibliografia.

 

 

Titolo: Prevenire non reprimere. Il sistema educativo di don Bosco

Autore: Braido Pietro

Editore: LAS editrice

Collana: ISS-Studi

Pagine: 440

ISBN: 8821304078

ISBN:13: 9788821304071

Data pubblicazione: 1999

Prezzo: 28,00 € 

 

Pietro Braido

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