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Prof., sei l'unico...

Io penso che ognuno sia libero di far quello che vuole della propria vita, ma è un vero peccato sprecarla... bisognerebbe viverla al meglio, per tentare di scoprire le verità nascoste che ci seguono ovunque...


Prof., sei l'unico...

da Quaderni Cannibali

del 21 dicembre 2010

 

         Questa è una mail che ho ricevuto dalla mia alunna Lucia a cui avevo inviato gli auguri di buon onomastico.Una lezione in classe diventa un avvenimento di vita se è la testimonianza dell’incontro con Cristo che ha cambiato te e la tua intelligenza, se è l’offerta di un giudizio nuovo e di una certezza che rendono quel che dici affascinante per l’umanità di chi ti ascolta. Allora è evidente che in quella lezione avviene ciò che una persona da sempre avrebbe desiderato sentirsi dire, la lezione diventa una novità tanto attesa!

         Se la fede non diventa giudizio su tutti gli aspetti della vita, se la fede non diventa cultura dentro la circostanza di un’ora di lezione, se non diventa luce che illumina la realtà grigia, opaca, non interessa più a nessuno. Invece una fede capace di offrire le ragioni di tutto diventa una storia nuova in quel pezzo di mondo che è la tua classe, la tua scuola, l’inizio di un mondo nuovo, una amicizia al lavoro carica di speranza per te, per le tue alunne e per tutti. E’ un lavoro affascinante.

         E di questi tempi in cui si vedono manifestazioni o si sentono e si leggono pareri, dibattiti che nulla hanno a che vedere col compito educativo della scuola, anzi confondono maggiormente le idee, non mi pare poco dare voce a esperienze come queste.

         Salve Prof,grazie ancora per gli auguri, sinceramente La ringrazio di cuore per tutto quello che fa per le sue alunne. E’ l’UNICO professore che si interessa veramente di noi, del nostro IO, della nostra vita... l’anno scorso abbiamo iniziato insieme un fantastico percorso con le sue lezioni, che ogni volta mi fanno scoprire cose nuove, mi fanno aprire gli occhi, interessare a cose che davo per scontate o ritenevo banali, poi invece si sono rivelate più affascinanti e interessanti delle cose a cui presto attenzione e credo siano importanti.

         Ad esempio la lezione sul Battesimo (riprendendo il tema del significato del nome nel XXX canto del Purgatorio), evento che riguarda la maggior parte di noi, ma in origine non siamo noi a scegliere di compiere questo passo decisivo, a iniziare una nuova vita, a entrare nella Comunità Cristiana... a questo, come ha detto anche lei, ci pensano i nostri genitori, che cercano di avviarci sulla giusta via… via della quale ogni tanto si perdono le coordinate purtroppo… Capita di distrarsi con cose effimere, che riescono sì a darci una felicità, ma solo istantanea.

         Io penso che ognuno sia libero di far quello che vuole della propria vita, ma è un vero peccato sprecarla… bisognerebbe viverla al meglio, per tentare di scoprire le verità nascoste che ci seguono ovunque… Noi possiamo anche far finta di non pensarci, ma loro si ripresentano sempre davanti ai nostri occhi! Vede Prof, questo è il mio pensiero dopo aver iniziato il cammino insieme a Lei, pensiero che non avevo mai avuto prima e di cui mi sento orgogliosa.

         Comunque, secondo me aver un prof. che ti chiama per nome, ti saluta per nome, che si ricorda di fare gli auguri a ogni ricorrenza vuol dire che è interessato non solo al tuo andamento scolastico, ma soprattutto alla tua persona, a conoscerti, ad aiutarti e ciò mi fa sentire molto più tranquilla, sicura e accettata e mi predispone alle sue lezioni in modo diverso, più positivo, più volenteroso, rispetto ad altre lezioni.

         Poi le volevo dire che sono proprio onorata di avere questo nome, al contrario prima non mi piaceva molto il nome in sé, ma dopo che ho letto l’articolo che mi ha inviato ho capito l’importanza del suo significato. Grazie!

         Mi ha lusingato soprattutto il compito che ha avuto Santa Lucia nella vicenda di Dante: “E’ Lucia che invia Beatrice a soccorrere il poeta disperso nella selva oscura. E’ lei che gli permette di superare un insormontabile ostacolo nella salita al Purgatorio, mostrando “Li occhi suoi belli”. Ed è lei che Dante contempla nella sfolgorante luce del Paradiso, seduta in uno degli scranni più alti della Candida Rosa”.

         Prof. poi volevo dirle che anche oggi mi è capitata la stessa cosa che le ho detto ieri, ora le spiego meglio.

         Nei giorni passati ho avuto delle discussioni con la mamma, ascoltando la sua lezione sulla confessione di Dante e sul significato del sacramento della confessione, mi è venuta voglia di scriverle un messaggio: “Mamma, se vuoi andiamo a confessarci e facciamo pace!” Queste sono le testuali parole dello sms alla mamma, perché anche oggi ascoltando attentamente la lezione su Dante mi ha molto colpito e mi ha fatto subito ripensare a quello spiacevole episodio, allora ho pensato che la CONFESSIONE era un ottima cosa per ricongiungerci, io e la mamma.

         Quindi, sarò ripetitiva ma...         GRAZIE         GRAZIE!!!!!!!!!

Franco Bruschi

http://www.culturacattolica.it

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