Quando incontrerò il partner giusto?

Tutto ciò che facciamo influisce su di noi, ma anche sugli altri, su quelli che ci circondano. Se è così, dipende molto da noi che questo concetto del mondo cambi. Per questo, bisogna iniziare da se stessi.

Quando incontrerò il partner giusto?

 

Quante volte, essendo sicuri che la nostra vocazione è quella matrimoniale, che siamo nati per essere felicemente sposati, che il nostro cammino verso la santità è destinato ad essere di qualcun altro, che c'è una persona che per le sue qualità, le sue virtù e i suoi difetti ci aiuterà ad arrivare in cielo, cadiamo nell'impazienza e nello scoraggiamento non trovandola, non vedendo quella persona che ci prometterà di fronte a Dio amore vero, non sapendo a chi diremo un sì deciso con la sicurezza che ci corrisponderà allo stesso modo?

 

Quante volte? Se iniziassimo a contarle, probabilmente finiremmo per vergognarci di quanto non confidiamo in Dio.

 

Se è Lui che ci conosce totalmente, che conosce i nostri pensieri e i nostri sentimenti, i nostri sogni e i nostri desideri; se è lui che desidera e si preoccupa, anche più di noi, che siamo eternamente felici e viviamo una piena allegria e pace nei nostri cuori, è anche colui che sa cos'è che ci darà tutta questa felicità e cos'è che realizzerà i nostri sogni e ci farà raggiungere i nostri grandi desideri.

 

Nessuno meglio di Lui ha la risposta a tutto ciò che cerchiamo dal più profondo del nostro cuore.

 

Se è così, se lo crediamo davvero, perché sappiamo che Egli è Amore, che veniamo dall'Amore e andiamo verso l'Amore, che tutto ciò che cerchiamo lo troveremo in Lui, come dubitare del suo progetto?

 

È certo che in questo mondo è molto difficile credere che esistano ancora persone disposte ad amare davvero, a dare valore, a rispettare, a cercare il bene, ecc., ma è anche vero che noi facciamo parte di questo mondo, e quindi le nostre decisioni hanno ripercussioni su questo.

 

Tutto ciò che facciamo influisce su di noi, e non solo su di noi, ma anche sugli altri, su quelli che ci circondano, anche sulla natura. Se è così, dipende molto da noi che questo concetto del mondo cambi. Per questo, bisogna iniziare da se stessi.

 

Non si tratta del “perché tutti sono così”, io sono così... o “visto che nessuno è disposto ad amare” io rinuncerò al mio desiderio di essere amato/a. Se tutti la pensassero in questo mondo, il mondo semplicemente non esisterebbe.

 

Non è così. La resurrezione del Signore Gesù ha dato senso alla sua Crocifissione. Non c'è Gloria senza Croce, e se c'è la Croce è perché è possibile la Gloria. Questa è la ragione per la quale, fino alla fine della nostra vita, dobbiamo lottare per amare ed essere amati davvero, perché Cristo morendo per noi ci ha mostrato il suo amore infinito, un amore d'uomo, umano, un amore che tutti siamo chiamati a vivere.

 

Come rinunciare a questo? Tornando al primo punto, se sappiamo che la nostra vocazione è quella matrimoniale, che siamo nati pensati per sposarci un giorno, in qualche parte del mondo, vicina o lontana, già esiste il/la nostro/a futuro/a sposo/a.

 

Quella persona che Dio ha pensato per noi vive. Come non aspettarla? Come perdere la speranza di incontrarla? Come rinunciare a conoscere chi ci aiuterà ad arrivare al cielo, a vedere il volto del Signore Gesù? Come rifiutarsi, con le nostre qualità, uniche e irripetibili nel loro insieme, di aiutare qualcun altro a vedere il Regno dei Cieli?

 

Se la pensiamo così, se la vediamo così, se ci crediamo, se riponiamo la nostra fiducia in questo, come perdere la speranza? Come non sperare con fiducia in Dio perché sia Egli stesso a portarci da questa persona? Cosa c'è di meglio che lavorare su noi stessi, iniziare a rafforzare le nostre virtù e a ridurre i nostri difetti e preoccuparci di essere la persona ideale per chi sarà disposto ad amarci?

 

Tutti abbiamo bisogno di crescere come persone, in amore e in virtù. Abbiamo bisogno di rafforzarci con l'amore di Dio, di curare le nostre ferite, di perdonare e di chiedere perdono, perché il giorno in cui Egli porrà nella nostra vita, sul nostro cammino, la persona indicata e pensata per noi possiamo darle il meglio di noi e amarla senza residui delle nostre ferite, amarla con autenticità, senza egoismi, amarla con un amore di Dio, perfetto e senza macchia, amarla in modo incondizionato e totale.

 

Quando siamo persone virtuose, che rispettano ed esigono rispetto, che amano e cercano di essere amate, che valorizzano e chiedono di essere valorizzate, saranno disposte ad entrare nella nostra vita solo le persone che rispettano, amano e valorizzano, le altre non si avvicineranno nemmeno.

 

In questo modo, la persona che Dio ha pensato per noi arriverà più rapidamente nella nostra vita, aiuteremo il progetto divino a realizzarsi, collaboreremo con Lui perché si compia la sua volontà.

 

Se invece siamo avvolti nel peccato, se non ci preoccupiamo di amare, se non stabiliamo modi concreti per essere persone migliori, se usiamo e ci lasciamo usare, saremo circondati solo da questo e non conosceremo altro. Il nostro sguardo sarà a ben corto raggio, saremo ciechi di fronte alla verità e ci allontaneremo dal cammino che ci porta alla felicità eterna, alla quale aneliamo e a cui continueremo ad anelare fino alla fine della nostra vita.

 

 

 

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