Tutta la bellezza, l'amorevolezza e lo splendore di quei giorni può brillare solo negli occhi dei bambini che in questi mesi non hanno mai smesso di sorridere, che non dimenticano quanto è bello giocare. Quei loro occhi grandi, che amano tutto e temono tutto.
«Fotografo tutto di solito. Ogni muro, nuvola, sasso ha qualcosa da raccontarmi. Eppure il 28 luglio a Finale Emilia non è stato così. Cammini per strada, alzi gli occhi al cielo, incontri lo sguardo degli emiliani, tiri un calcio a qualche sasso che fino a pochi mesi prima probabilmente apparteneva a un muro o a un tetto. E ti senti di troppo».
Così Caterina Massarotti, classe 1993 di Milano, racconta l'inizio delle due settimane di volontariato e animazione a XII Morelli, vissute con altri giovani del Movimento Giovanile Salesiano d'Italia, che tra luglio e agosto, all'interno del progetto "R...Estate Ragazzi" in quasi 200 hanno fatto una staffetta di servizio gratuito nei luoghi del terremoto.
«I giorni in Emilia però - ricorda Caterina - sono stati soprattutto ricchi di pomeriggi che hanno brillato negli occhi di Aurora, nel sorriso di Jordan, nelle carezze di Giada. Tutta la bellezza, l’amorevolezza e lo splendore di quei giorni può brillare solo negli occhi dei bambini che in questi mesi non hanno mai smesso di sorridere, che non dimenticano quanto è bello giocare. Quei loro occhi grandi, che amano tutto e temono tutto. Lì, dove si nasconde bene l’ombra del terremoto e il boato di quella notte; lì, nella purezza di quello sguardo è tornato a splendere il sorriso di Gesù».
Marco Pappalardo
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