18 dicembre 1859: 165 anni fa nasceva la congregazione salesiana
È una fredda sera d’inverno a Torino, il 18 dicembre 1859. Nell’umile camera di don Bosco, situata presso l'Oratorio di Valdocco, si respira un'aria carica di attesa e speranza. Un gruppo di giovani e uomini maturi si raduna attorno a lui, condividendo un sogno che è ormai maturo per trasformarsi in realtà. È una data destinata a entrare nella storia: quella sera nasce ufficialmente la Congregazione salesiana.
Don Bosco, con il suo cuore di pastore e il suo sguardo profetico, ha coltivato per anni il desiderio di dare vita a una comunità di consacrati che potesse dedicarsi interamente ai giovani, specialmente ai più poveri e abbandonati. Il percorso non è stato privo di ostacoli, ma il carisma che egli incarna ha trovato terreno fertile nei cuori di coloro che lo circondano.
La decisione di fondare la Congregazione viene formalizzata quella sera, quando don Bosco e i suoi primi compagni — 22 in tutto — si impegnano con voto privato a vivere una vita di povertà, castità e obbedienza. Tra loro ci sono uomini di diverse estrazioni sociali e di età differenti, ma tutti uniti dall’unico desiderio di servire Dio nei giovani. Il nome scelto per questa nuova realtà è significativo: Società di San Francesco di Sales, in onore del santo che aveva ispirato lo stile di dolcezza e amore che don Bosco desiderava trasmettere.
Non si trattava di una congregazione tradizionale, bensì di una "società" che conservava un carattere laico e flessibile, capace di adattarsi alle necessità dei tempi. Questo approccio innovativo rifletteva il genio pastorale di don Bosco e la sua capacità di rispondere in modo creativo ai bisogni spirituali e materiali dei giovani.
“(Eravamo radunati) tutti allo scopo ed in uno spirito di promuovere e conservare lo spirito di vera carità che richiedesi nell’opera degli Oratori per la gioventù abbandonata e pericolante, la quale in questi calamitosi tempi viene in mille maniere sedotta a danno della società e precipitata nell’empietà ed irreligione.
Piacque pertanto ai medesimi Congregati di erigersi in Società o Congregazione, che avendo di mira il vicendevole aiuto per la santificazione propria si proponesse di promuovere la gloria di Dio e la salvezza delle anime, specialmente delle più bisognose d’istruzione e di educazione | ed approvato di comune consenso il disegno proposto, fatta breve preghiera ed invocato il lume dello Spirito Santo, procedevano alla elezione dei Membri che dovevano costituire la direzione della società per questa e per nuove Congregazioni, se a Dio piacerà favorirne l’incremento.
Pregarono pertanto unanimi Lui (Don Bosco) iniziatore e promotore a gradire la carica di Superiore Maggiore, siccome del tutto a lui conveniente, il quale avendola accettata colla riserva della facoltà di nominarsi il prefetto (Vicario e Amministratore), poiché nessuno vi si oppose, pronunziò che gli pareva non dovesse muovere dall’ufficio di prefetto lo scrivente (Don Alasonatti), il quale finquì teneva tal carica nella casa. [...]"
Sac. Bosco Gio. Alasonatti Vittorio Sac. Prefetto.
La Congregazione salesiana nasce con una missione chiara: educare ed evangelizzare i giovani, specialmente i più poveri e abbandonati. Don Bosco stesso sintetizzava il suo metodo educativo con tre parole: ragione, religione e amorevolezza. Questo spirito familiare e accogliente si traduceva in opere concrete: oratori, scuole, laboratori professionali e missioni.
Oggi, a oltre 160 anni da quel 18 dicembre 1859, la famiglia salesiana è presente in più di 130 paesi del mondo. Lo spirito di don Bosco continua a vivere nelle migliaia di salesiani, laici, volontari e giovani che portano avanti la sua missione con entusiasmo e dedizione.
Quella sera d'inverno, in una semplice stanza, si posero le fondamenta di un'opera straordinaria che avrebbe trasformato la vita di milioni di giovani. Ogni 18 dicembre, la famiglia salesiana ricorda con gratitudine e gioia la nascita della Congregazione, rinnovando l'impegno di essere "segni e portatori dell’amore di Dio" per i giovani di oggi.
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