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Scegliere e prendersi responsabilità. Così nasce l'integrità morale

Sono tutte persone che non si sono fatte condizionare dall'ambiente sociale, che non si sono lasciate trascinare dall'esempio degli altri, che non si sono difese dietro la comoda giustificazione «ma fanno tutti così», oppure «ho avuto una infanzia infelice».


Scegliere e prendersi responsabilità. Così nasce l’integrità morale

da Quaderni Cannibali

del 07 settembre 2010

        

          Io credo che ogni persona abbia un nucleo della personalità morale che si forma molto precocemente, che dura nel tempo e influenza tutti i suoi comportamenti. Questo nucleo non dipende solo dall’educazione o dall’ambiente sociale. Ci sono giovani cresciuti in mezzo alla camorra e che non sono diventati dei camorristi.

          Ho visto altri educati in un ambiente politico costituito da fanatici violenti e che fin da piccoli hanno capito che c’era qualcosa di sbagliato e non sono diventati né fanatici né violenti, ma critici, equilibrati, saggi. Ho visto ragazzi crescere in classi in cui nessuno studiava e tutti copiavano mentre loro studiavano e non hanno mai copiato, donne che sono vissute in mezzo alle prostitute e non si sono mai vendute perché provavano ripugnanza ad andare con un uomo che non gli piaceva e che non avevano scelto loro.

          Ho visto persone che avrebbero potuto rubare tutto il denaro che volevano ma non hanno mai preso nulla e degli uomini politici vissuti in ambienti in cui si mente e non si mantiene la parola data che dicevano la verità e rispettavano i loro impegni, a costo di apparire sciocchi e ingenui...

          Sono tutte persone che non si sono fatte condizionare dall’ambiente sociale, che non si sono lasciate trascinare dall’esempio degli altri, che non si sono difese dietro la comoda giustificazione «ma fanno tutti così», oppure «ho avuto una infanzia infelice». No, hanno contrapposto alla società e al suo conformismo la propria scelta personale, hanno affermato la propria integrità, la propria libertà.

          E osservando bene il loro comportamento ci accorgiamo che, se hanno preso una strada sbagliata, se hanno compiuto un errore, anche gravissimo, non danno la colpa agli altri, se ne assumono la responsabilità. Se cercate di giustificare il loro sbaglio dicendo «ma quel tale era un farabutto, ti ha imbrogliato », ti rispondono «non dovevo farmi imbrogliare».

          La capacità di non dare la colpa agli altri, di riconoscere che sei stato tu, con la tua volontà, ad aver deciso di agire in quel modo è una grande forza. Essa ti consente di cambiare, di rifiutare le persone e gli ambienti che prima avevi accettato, di respingere chi ti ha deluso conservando un animo sereno, senza rancore, perché sei tu solo l’artefice delle tue scelte.

          È forse questa l’essenza dell’integrità morale, ritenere che sei tu che devi ragionare, che devi giudicare, che devi scegliere, che devi prenderti la responsabilità. 

Francesco Alberoni

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