Al Festival di Sanremo, nella serata dedicata alle cover, abbiamo potuto ascoltare una magnifica interpretazione della canzone "Sogna, ragazzo sogna", di Roberto Vecchioni, con Alfa. Ascoltiamola.
Nell'anno in cui la Famiglia Salesiana ricorda il bicentenario del sogno dei nove anni di don Bosco, al Festival di Sanremo è stata portata sul palco - nella serata delle cover - la canzone "Sogna, ragazzo sogna" di Roberto Vecchioni. Testo scritto nel 1999 ma che rimane poesia sempre attuale.
Una canzone che Vecchioni ha scritto, come lui stesso ha raccontato nel 2022 la notte prima di andare in pensione. “Era l’ultimo giorno di scuola della terza liceo classico. Sapevo che lasciavo i ragazzi per sempre, per me era una ferita. L’ho scritta di notte e il giorno dopo ho detto ‘per la prima volta in vita mia vengo con la chitarra a scuola’. Ho cantato questa canzone e i ragazzi si son commossi”.
L'interpretazione vissuta in duetto, tra il professore Roberto Vecchioni e il giovane Alfa, ha raggiunto uno dei punti più alti della musica italiana, con tanto di "standing ovation" da parte del pubblico al termine dell'esibizione. Una canzone che - nel testo originale - termina con la frase: "manca solo un verso a questa poesia, puoi finirla tu". E Alfa, prende sul serio questa provocazione e ci mette del suo, con un invito a gustare la vita nelle cose più belle, concludendo con una frase davvero poetica: "Non so che cos’è l’amore, ma a volte lo percepisco / In un tramonto uno sguardo un disco / E se mi guardo attorno, penso che son fortunato /Non so chi ha creato il mondo ma so che era innamorato"
Noi sappiamo che chi ha creato il mondo era proprio innamorato. Dio è Amore. E per amore nostro ha creato tutto ciò che vediamo, il cielo, le stelle, il mondo, l'universo intero... e noi, che siamo sue creature, capaci di emozionarci ascoltando musica.
di Roberto Vecchioni e Alfa
E ti diranno parole rosse come il sangue
Nere come la notte
Ma non è vero, ragazzo
Che la ragione sta sempre col più forte
Io conosco poeti
Che spostano i fiumi con il pensiero
E naviganti infiniti
Che sanno parlare con il cielo
Chiudi gli occhi, ragazzo
E credi solo a quel che vedi dentro
Stringi i pugni, ragazzo
Non lasciargliela vinta neanche un momento
Copri l'amore, ragazzo
Ma non nasconderlo sotto il mantello
A volte passa qualcuno
A volte c'è qualcuno che deve vederlo
Sogna, ragazzo, sogna
Quando sale il vento
Nelle vie del cuore
Quando un uomo vive
Per le sue parole
O non vive più
Sogna, ragazzo, sogna
Non lasciarlo solo contro questo mondo
Non lasciarlo andare sogna fino in fondo
Fallo pure te
Sogna, ragazzo, sogna
Quando cade il vento ma non è finita
Quando muore un uomo per la stessa vita
Che sognavi tu
Sogna, ragazzo, sogna
Non cambiare un verso della tua canzone
Non lasciare un treno fermo alla stazione
Non fermarti tu
Lasciali dire che al mondo
Quelli come te perderanno sempre
Perché hai già vinto, lo giuro
E non ti possono fare più niente
Passa ogni tanto la mano
Su un viso di donna, passaci le dita
Nessun regno è più grande
Di questa piccola cosa che è la vita
E la vita è così forte
Che attraversa i muri per farsi vedere
La vita è così vera
Che sembra impossibile doverla lasciare
La vita è così grande
Che quando sarai sul punto di morire
Pianterai un ulivo
Convinto ancora di vederlo fiorire
Sogna, ragazzo, sogna
Quando lei si volta
Quando lei non torna
Quando il solo passo
Che fermava il cuore
Non lo senti più
Sogna, ragazzo, sogna
Passeranno i giorni
Passerrà l'amore
Passeran le notti
Finirà il dolore
Sarai sempre tu
Sogna, ragazzo, sogna
Piccolo ragazzo
Nella mia memoria
Tante volte tanti
Dentro questa storia
Non vi conto più
Sogna, ragazzo, sogna
Ti ho lasciato un foglio
Sulla scrivania
Manca solo un verso
A quella poesia
Puoi finirla tu
Lo voglio scrivere, cancellare e riscrivere
Strappare delle pagine e usare dell’inchiostro invisibile
Per poterlo nascondere e non lasciarne traccia
Non so se sarà poesia oppure solo carta straccia
In fondo c’ho 20 anni ma sai che cosa sento?
Ho tutta la vita davanti eppure sto perdendo tempo
C’è chi corre perché scappa poi chi corre perché insegue
Io corro perché è solo quello che mi fa stare bene
Salgo sopra questo palco per giocare con la vita
Ma se poi mi si spezza il fiato, se mi si spezza la matita?
Più in basso è il punto di partenza, più alta è la salita
Ma spero che il panorama, valga tutta sta fatica
Non so che cos’è l’amore, ma a volte lo percepisco
In un tramonto uno sguardo un disco
E se mi guardo attorno, penso che son fortunato
Non so chi ha creato il mondo ma so che era innamorato”.
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