In questa rubrica vogliamo conoscere più a fondo la Spiritualità Salesiana a partire dagli scritti di don Bosco
1. Più consideriamo la nostra santa cattolica religione, più apprendiamo la sua bellezza, la sua grandezza e più rendesi manifesta la bontà, la sapienza e la misericordia di Dio, che ne è il fondatore. Ciò apparisce in maniera luminosa nei santi sacramenti. Egli è verità di fede che questi sacramenti sono sette, né più, né meno; essi furono tutti istituiti da nostro signor Gesù Cristo mentre era in questo mondo. Questi sacramenti sono: Battesimo, Cresima. Eucaristia, Penitenza, Estrema Unzione, Ordine e Matrimonio. Questi sacramenti sono altrettanti segni sensibili stabiliti da Dio per dare alle anime nostre le grazie che sono necessarie per salvarci, che è quanto dire che i sette sacramenti sono come sette canali con cui i celesti favori sono comunicati dalla divinità alla umanità.
2. Per mezzo del Battesimo noi siamo accolti nel seno di santa madre Chiesa, cessiamo di essere schiavi del demonio, siamo fatti figliuoli di Dio e perciò eredi del paradiso. Nella Cresima ovvero confermazione noi riceviamo la pienezza dei doni dello Spirito Santo e diventiamo perfetti cristiani. Nell’Eucaristia Gesù Cristo ci dà il suo corpo, il suo sangue, la sua anima e la sua divinità sotto le specie del pane e del vino consacrati. Questo è il più grande prodigio della potenza divina. Con un atto di amore immenso verso di noi, Dio trovò modo di dare alle anime nostre un cibo proporzionato e spirituale, dandoci cioè la medesima sua divinità. Nella Penitenza ci sono rimessi i peccati commessi dopo il Battesimo. Nell’Estrema unzione ovvero olio santo Dio viene in soccorso degli infermi e per mezzo della sacra unzione ci comunica le grazie necessarie per cancellare dall’anima nostra i peccati colle loro reliquie, per darci forza a sopportare pazientemente il male, fare una buona morte qualora Dio abbia decretato di chiamarci all’eternità ed anche per dare la sanità corporale se è utile alla salute dell’anima. Nel sacramento dell’Ordine ovvero nella sacra ordinazione Dio comunica ai sacri ministri le grazie necessarie per acquistare quell’alto grado di santità che è loro necessario; ed anche per poter guidare ed istruire i fedeli cristiani nelle verità della fede, nella fuga del vizio e nella pratica della virtù. Finalmente il Matrimonio è quel sacramento che dà la grazia ai coniugati di vivere tra loro in pace e carità ed allevare cristianamente la propria figliolanza qualora Dio nell’infinita sua sapienza giudichi di concederne.
3. Ecco, o cristiano, brevemente esposti i grandi mezzi che Gesù Cristo ha istituiti per la nostra salute. Egli ci procurò grandi benefizi colla sua incarnazione, ma tutti questi benefìci sono comunicati per mezzo dei suoi santi sacramenti. Se tu intanto non ti dai sollecitudine di approfittare di questi mezzi di salvezza secondo lo stato in cui ti trovi, tu non puoi partecipare al gran mistero della redenzione e perciò non potrai salvare l’anima tua. Fermati alcuni istanti a considerare come hai corrisposto a questi grandi segni dell’amor divino; ché se ti accorgi che la tua coscienza ti rimorde di qualche peccato procura di porvi rimedio al più presto possibile specialmente col prepararti a fare una buona confessione e una buona comunione.
Esempio - Nelle vite dei santi padri leggiamo un fatto che dimostra quanto giovi la pietà ai nostri interessi spirituali e temporali. Vivevano nella città di Alessandria di Egitto due calzolai; uno aveva numerosa famiglia, ma mentre si occupava per mantenerla era assai sollecito delle cose dell’anima seguendo il consiglio di Cristo che disse: cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e delle altre cose Dio vi provvederà. Egli era molto frequente alla chiesa, cioè interveniva volentieri ad ascoltare la parola di Dio, era frequente alla santa confessione e comunione e agli altri esercizi di cristiana pietà; pure pareva che Dio moltiplicasse i suoi beni temporali. L’altro faceva il contrario, vale a dire era sollecito di guadagni temporali non curandosi di andare alla chiesa e pensare all’anima. Onde anche i suoi affari andavano a rovescio e sebbene fosse solo, senza famiglia e lavorasse più del compagno, nulladimeno stentava a guadagnarsi da nutrir se medesimo. Vedendo egli il suo vicino che con meno fatica manteneva sé e la sua famiglia, incominciò a meravigliarsi e a portargli invidia. Un giorno non poté trattenersi dall’indirizzargli queste parole: Come va questo affare! io mi affatico più di te nel lavoro e non guadagno da potermi nutrire; e tu lavorando meno provvedi a te ed alla tua famiglia? Alla quale domanda, volendo egli santamente ingannare il compagno e fargli frequentare la chiesa, gli rispose così: sappi, fratello, che io vado in certo luogo in cui trovo moneta, per la quale io sono arricchito; se tu vuoi venire con me, ogni dì ti chiamerò e ciò che troveremo sarà mezzo mio e mezzo tuo. Volentieri, rispose l’altro; e cominciò ad andargli insieme ed ogni giorno lo menava seco nella chiesa. Come piacque a Dio, in breve tempo diventò ricco ed agiato. Allora gli disse il compagno: or vedi, fratello mio, quanto ti è giovato frequentare la chiesa! Sappi che qui si trova la grazia di Dio, la quale è il miglior tesoro del mondo; e come tu stesso hai provato, a chi è sollecito di Dio, Iddio è sollecito di lui. Fa dunque come hai cominciato, frequenta la chiesa e Dio non ti verrà meno. Cristiani, molti vogliono far fortuna col peccato, mentre vivono a Dio nemici, non frequentano chiese, non pregano, non s’accostano ai sacramenti, non santificano le feste e intanto vorrebbero che Dio li prosperasse e li rendesse felici. Stolti! Non sanno che il peccato è quello che fa miseri ed infelici i popoli? Miseros facit populos peccatum (Pr 14).
Giaculatoria: Gesù Signore, che ci hai redenti / al ciel mi guidino i sacramenti. // E tu, gran Vergine, madre d’amore, / nel cuore accendimi di fè l’ardore.
Versione app: 3.25.3 (26fb019)