In tutti c'è il desiderio di vivere un'esperienza di crescita e condivisione nella spiritualità giovanile salesiana...
I ragazzi del Movimento Giovanile Salesiano di tutto il mondo sono ormai tutti pronti per il grande appuntamento del SYM DON BOSCO 2015. Varie sono state le esperienze realizzate nei diversi paesi per prepararsi all’incontro, ma adesso ad unire tutti c’è il desiderio di vivere un’esperienza di crescita e condivisione nella spiritualità giovanile salesiana.
“Adesso sono tutti eccitati. Molto eccitati, ad essere onesti. Vogliono vedere Valdocco e il Colle. Vogliono vedere e camminare dove Don Bosco ha vissuto e camminato. Vogliono vedere le radici della loro devozione a Don Bosco - dove tutto è cominciato” racconta don Jose Lorbeth Vivo, Delegato di Pastorale giovanile per l’Ispettoria delle Filippine Nord.
Da lì arriveranno a Torino 7 giovani, età media 26 anni, accompagnati da 4 adulti. Il gruppo si è riunito 4 volte – l’ultima sabato scorso – parlando dei motivi e delle finalità dell’appuntamento. “Per la preparazione abbiamo utilizzato i materiali scaricabili dal sito del symdonbosco2015. E soprattutto abbiamo pregato molto invocando l’intercessione della Madonna e di Don Bosco di darci questa grazia di portarci a Torino. Inoltre, in tutte le nostre opere, c’è una sorta di febbre per prepararsi e celebrare il Bicentenario; gli insegnanti sono molto coinvolti nelle attività e gli studenti partecipano attivamente alle attività dei gruppi scolastici e giovanili”.
Ben più numeroso i ragazzi che arriveranno a Torino dall’Ispettoria Spagna-Maria Ausiliatrice: 180, di età compresa tra i 19 e i 27 anni. “Durante l’estate abbiamo svolto campi estivi, laboratori e incontri, in cui il tema centrale è stato il Bicentenario di Don Bosco – racconta il Delegato ispettoriale di Pastorale giovanile, don Francisco José Pérez Camacho –. I partecipanti hanno eseguito concerti, venduto magliette e organizzato lotterie per finanziare il viaggio e l’iscrizione. Poi nei gruppi di fede hanno approfondito con cadenza settimanale alcuni aspetti della vita di Don Bosco. In particolare, il suo essere un uomo di Dio. L’aspetto che più è passato è stato proprio contemplare Don Bosco come un dono di Dio per i giovani”.
Le attese per quest’esperienza sono grandi, anche se semplici al tempo stesso: “sperano soprattutto d’incontrare un Don Bosco vivo e presente tra i giovani che arriveranno da molte parti del mondo. Ci sono grandi aspettative... Vi è anche un piacevole ricordo della riunione del Movimento Giovanile Salesiano alla Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid 2011”, conclude don Pérez Camacho.
Gian Francesco Romano
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