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Tra le Cuciture di... Stefano Cenci da Giovani per i Giovani

Alcune domande all'artista Stefano Cenci al quale abbiamo chiesto la partecpazione alla Festa dei Giovani 2008, noto autore e compositore.


Tra le Cuciture di... Stefano Cenci da Giovani per i Giovani

da GxG Magazine

del 19 marzo 2008 Stefano Cenci si presenta con tre aggettivi...

Solare, concentrato, onesto.

 

 

Palcoscenico o sala di registrazione?

Più vado avanti più sento che non può esistere l’uno senza l’altra per un ottimo equilibrio musicale.

 

 

Come mai preferisci fare il compositore e non l'interprete? Non ti dispiace rimanere sempre un po' dietro le quinte?

Mi sarebbe sempre piaciuto fare l’interprete di canzoni mie e di altri ma alla fine ho sempre preferito la libertà alla trappola dell’essere famoso.

 

 

Qual è la tua canzone preferita?

La canzone che sta per partecipare al festival di San Remo 2008 “Ho bisogno di sentirmi dire ti voglio bene” interpretata da Jacopo Troiani (di anni 16) perché mi rappresenta in maniera totale. La cosa incredibile è che in questa canzone ho scritto sia la musica che il testo che io di solito non scrivo facendolo fare a chi è molto più bravo di me; questa, però, è nata in maniera così intensa che non ho minimamente sentito la fatica, anzi è stata una liberazione… Solo dopo averla ascoltata potrete capire ciò che intendo dire.

 

 

La canzone che vorresti scrivere…

Ce ne sono tante già scritte da altri, ma quella che mi piacerebbe scrivere dovrebbe avere la forza e la popolarità di “Volare” e la meravigliosa semplicità di “Yesterday” o “Let it be”.

 

 

Ma le canzoni… a chi appartengono?

A chi le scrive nel momento in cui le scrive e sicuramente alla gente dal momento che diventano popolari.

 

 

Qual è la sua “musa”?

La vita e la gente.

 

 

Qual è 'il sogno nel cassetto' della tua carriera professionale?

Mettere insieme tutte le canzoni più famose che ho scritto e scriverò con alcune che non lo saranno mai ma non meno belle. Tutte cantate e prodotte da me per quelle poche o tante persone che le vorranno ascoltare

 

 

Un'occasione in cui hai sentito che il tuo lavoro/talento era prezioso per qualcuno…

Davanti alle emozioni delle persone, davanti a lavori che ho scritto e prodotto; oppure passare accanto a persone che non conoscevo che fischiettavano o cantavano qualche mia canzone.

 

 

 Fare musica: arte, passione, missione o mestiere?

Nasce per passione, può diventare mestiere, a volte arte; se fatta bene e con coscienza può essere una missione.

 

 

 A un giovane che vuol seguire i tuoi passi cosa suggerisci?

Di essere concentrato sui propri passi perché, secondo me, la vita è fatta fondamentalmente di scelte e di tempo condite con molto coraggio. Se possibile il massimo è fare tanto per non aspettarsi niente: tutto ciò che arriva in più è di guadagnato.

 

 

Cosa significa per te collaborare con la Hope Music School?

È una cosa molto importante perché è un momento di verifica con me stesso e con gli altri e grande, grandissimo rispetto del tempo e l’attenzione che le persone mi riservano. Nel mio piccolo cerco di dare tutto quello che ho nel cuore e nella mente senza programmare mai niente ma lasciandomi andare secondo gli occhi delle persone che ho davanti. La mia prima regola, in cui sono intransigente, “nessuno si deve annoiare o eclissare nemmeno per un attimo”: se questo non avviene la mia missione è fallita. Con grande soddisfazione fino ad oggi non è mai accaduto.

 

 

Workshop di 'Canto Moderno' è per tutti quelli che…

… si vogliono avvicinare al canto con curiosità, rispetto e senso di responsabilità come nella vita (tra l’altro ho scritto una canzone per Gianni Morandi dal titolo “La vita è una canzone” con il testo di Franco Migliacci).

 

 

Il giorno più bello dell'anno…

Sono tutti quei giorni in cui mi sento vivo e utile, e fortunatamente sono tanti anche in solo anno.

 

 

Di che colore è il cielo?

Anche sotto qualche nuvola bianca è splendidamente terso (per me).

 

 

SPILLI

 

Se dico 'Brivido felino' mi viene in mente...

La sera, ore 2.10 di notte, mentre a tutto volume ascoltavo per la prima volta il brano cantato da Mina e Celentano urlavo più forte dello stereo “ce l’ho fatta”.

 

 

La colonna sonora dei miei 20 anni era...

Tanta tanta musica disparata.

 

 

Se fossi uno strumento musicale sarei...

Un pianoforte con poca polvere.

 

 

L'ultima cosa che mi ha fatto ridere...

Leone il cane fifone. Uuauauuuauuuamaril√π

 

 

I giovani sono come…

Tante strade in cerca di una destinazione e non di un destino

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