Il Sinodo dei vescovi in corso a Roma continua d aprire ventagli di interesse sui «giovani», nella società e nella chiesa, nelle famiglie e nei gruppi...
del 15 ottobre 2018
Il Sinodo dei vescovi in corso a Roma continua d aprire ventagli di interesse sui «giovani», nella società e nella chiesa, nelle famiglie e nei gruppi...
Spumeggia dai siti internet, ma non molte spruzzate arrivano nella stampa usuale e nel parlare comune. Il Sinodo dei vescovi in corso a Roma continua tuttavia ad aprire ventagli di interesse sui «giovani», nella società e nella chiesa, nelle famiglie e nei gruppi. Che cosa permette agli adulti, e in specie a genitori ed educatori, di intercettare la domanda dei giovani, prima che venga appiattita nella comune omologazione o si spenga nella rassegnazione?
Ad accendere il fuoco non basta più il richiamo a una tradizione ricca di valore e di valori e illuminata da presenze significative di santi, preti, suore, laici. Nemmeno la provocazione a buone decisioni, a ideali e prospettive di rinnovamento, o l’invenzione di nuovi progetti e programmi, di iniziative originali e coinvolgenti, arrivano a svegliare l’interesse e a muovere la partecipazione.
Che cosa è successo quando il cristianesimo è apparso la prima volta sulla soglia della storia? Un fenomeno nuovo, un fatto imprevedibile suscitato da una radicale iniziativa di Dio. Una «cosa impossibile all'uomo» scuote una ragazza di nome Maria. Un invito discreto ma deciso mette Giovanni e Andrea sulle tracce dell’Uomo atteso e sconosciuto. Inizia una scoperta affascinante che risveglia la voglia di partecipare all’avventura del vivere.
Ha continuato ad accadere. Anche a noi. Una scossa, un turbamento, un cambiamento, una rivoluzione, un amore, un attaccamento, una scoperta di se stessi, corpo e anima, cuore e ragione, tempo ed eternità. Abbiamo ancora sotto gli occhi il fatto che ci ha risvegliato, la persona che abbiamo incontrato, l’avvenimento che ci ha preso dentro una compagnia di amici, conquistati da un’invincibile attrattiva.
Quale vento potrà risvegliare una brezza che raggiunga i giovani delle nostre strade, delle scuole, dei siti internet? Un luogo dove tornare a «dire io» con verità, una spinta ad andare oltre. Per una mattinata domenicale, la città viene invasa da una frotta di giovani: gioco, canti, pranzo, testimonianze. Un’esperienza di bellezza e di unità, un’amicizia che apre il cammino. È accaduto in diverse città. Continua ad accadere in vari modi, non con i fuochi di paglia della festa che subito finisce, ma con l’attrattiva di una strada che si apre. Un cammino dove tutto quello che succede aiuta a crescere nella consapevolezza di che cosa è importante.
Imparare a giudicare, ad amare, a starci all’avventura della vita. Come la spia d’accensione dell’auto, come il primo fiotto d’acqua alla sorgente, come il desiderio del sole al mattino. L’accadere di questo avvenimento chiama in causa la grazia di Dio e provoca gli adulti – genitori ed educatori - a non ripiegarsi a contare i passi del cammino, ma a lanciarsi – essi per primi - al sèguito del Maestro e Signore della vita.
Don Angelo Busetto
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