Un Natale sconvolgente!

Il giorno del mio compleanno feci una grande festa. Parteciparono in molti, ma solo alcuni mi fecero gli auguri, pochi mi diedero un regalo; altri alla mia festa aprivano i regali e ricevevano auguri. Poi un rumore, mi svegliai; era solo un sogno fortunatamente, ma restai triste pensando che a Natale spesso non si festeggia Gesù, il vero festeggiato!

Un Natale sconvolgente!

da Teologo Borèl

del 21 dicembre 2009

 

Dal Protovangelo di Giacomo (in relazione al momento della nascita di Gesù): Io, Giuseppe, camminavo e non camminavo. Guardai nell’aria e vidi l’aria colpita da stupore; guardai verso la volta del cielo e la vidi ferma, e immobili gli uccelli del cielo; guardai sulla terra e vidi un vaso giacente e degli operai coricati con le mani nel vaso: ma quelli che masticavano non masticavano, quelli che prendevano su il cibo non l'alzavano dal vaso, quelli che lo stavano portando alla bocca non lo portavano; i visi di tutti erano rivolti a guardare in alto. Ecco delle pecore spinte innanzi che invece stavano ferme: il pastore alzò la mano per percuoterle, ma la sua mano restò per aria. Guardai la corrente del fiume e vidi le bocche dei capretti poggiate sull’acqua, ma non bevevano. Poi, in un istante, tutte le cose ripresero il loro corso.

 

 

Alla nascita di Gesù, come narra questo brano tratto da un testo apocrifo, la creazione si ferma per un istante. Dovremmo fermarci anche noi, stupiti, per contemplare la bellezza di questo immenso dono. Lasciamoci meravigliare e provocare dal Natale, facciamoci inquietare positivamente dalle domande forti che proprio in questo tempo di festa ci interpellano; non in relazione al Natale, ma a ciò che di surreale, magico, commerciale, banale, pubblicitario si costruisce mettendo da parte il dono del Verbo di Dio che si è fatto uomo.

A Natale bisogna essere più buoni? Niente di più falso! Bisognerebbe essere sempre più buoni, soprattutto quando non è Natale oppure bisognerebbe vivere ogni giorno come se fosse Natale. Questi giorni ci aiutino ancora una volta a puntare in alto, a prendere il largo, senza nascondersi dietro ad un dito, né dietro al falso buonismo di Babbo Natale!

Sappiamo bene che questo natalizio personaggio non fa male a nessuno e che viene persino collegato con un Santo, ma Gesù è molto di più, ce lo ha ricordato la liturgia di Avvento attraverso il Battista: “Io battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, uno che viene dopo di me, al quale io non son degno di sciogliere il legaccio del sandalo”. Il problema, inoltre, non è che a Babbo Natale non ci credono più neanche i bambini, poco male diremmo, anzi benissimo! Il problema è che non si crede a Gesù e si fa in modo di allontanarlo persino dal “suo” Natale.

Marco Pappalardo

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