Con domenica 11 settembre è iniziato il nuovo anno della Comunità Proposta per 9 ragazzi provenienti dalle realtà locali salesiane del Triveneto. Un anno in cui vivere assieme, seguendo don Bosco e il carisma salesiano.
"Perché sia cosa dolce questo abitare insieme, bisogna togliere ogni invidia, ogni gelosia; bisogna amarsi come fratelli, sopportarci gli uni gli altri, aiutarci, soccorrerci, stimarci, compatirci" (don Bosco, MB IX,572).
Con domenica 11 settembre è iniziato il nuovo anno della Comunità Proposta per 9 ragazzi provenienti dalle realtà locali salesiane del Triveneto. Un anno in cui vivere assieme, seguendo don Bosco e il carisma salesiano.
Accompagnati dalle rispettive famiglie, si sono ritrovati presso l’Astori di Mogliano Veneto per iniziare il loro percorso di formazione guidati dai salesiani che hanno proposto anzitutto l’affidamento al Signore attraverso l’Eucarestia, celebrata dall’ispettore don Igino Biffi, il quale - riprendendo le letture proposte nella Liturgia domenicale - ha detto che ciascuno di loro è cercato da Dio, il quale ha fiducia in loro e promette una vita bella se si lasciano guidare da Lui.
Al termine della cena condivisa, si sono presentati i ragazzi: Luca, Francesco e Nicolò da San Dona’ di Piave, al loro terzo anno in Comunità; Riccardo da Verona, Jurij da Chioggia e Kamel dall’Egitto al loro secondo anno; Giancarlo da Castello di Godego, Alessandro da Verona e Andrei dall’Ucraina iniziano invece quest’anno questo cammino che li vedrà essere seguiti dalla comunità salesiana composta da don Luca Bernardello (direttore), don Emanuele Zof (vicario), il sig. Damiano Mauro (economo) e Michele Reolon (tirocinante).
Al pensiero di "buonanotte", don Luca ha invitato i ragazzi a "far ballare l'occhio" - riprendendo una tipica espressione piemontese - volendo con ciò dire quanto sia importante, nella vita comunitaria, accorgersi dei bisogni degli altri e della casa, avere uno sguardo attento alle persone e alle cose, per poter così agire bene, dove serve, mettendosi appunto al servizio.
Ma che cos’è, in sostanza, la CP?
La Comunità Proposta è luogo privilegiato in cui offrire ai giovani l’occasione preziosa della vita fraterna, condivisa con i salesiani e con i coetanei nella semplicità della vita quotidiana fatta di impegni scolastici, doveri domestici e relazioni, unita ad una proposta apostolica secondo il carisma di don Bosco e ad un’offerta di spiritualità che aiuti a coniugare fede e vita. Qual è lo scopo di tutto questo? Aiutare ogni giovane a comprendere l’universale chiamata alla santità, all’amicizia con Lui, al servizio missionario verso gli altri.
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