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Uomini che non odiano le donne

Ma che a volte nel rapporto di coppia avrebbero bisogno di comunità. Uno sbaglio può capitare, ma occorre trovare la forza per superarlo, e qui, credo, entri in gioco la fede. Noi, rimarremo insieme, consapevoli che l'amore è una scommessa di ogni giorno, ma non si può scappare per paura di non viverla. Anche restando assieme.


Uomini che non odiano le donne

da Quaderni Cannibali

del 14 luglio 2011

 

          Non ho mai pensato di ucciderla. No, non sono come quegli uomini di cui racconta la tivù. Io Lorenza la amo ancora. Ci sto insieme, certo, ho deciso che dopo il suo tradimento non l'avrei mandata fuori di casa e che non mi sarei di certo separato. E non perché sono cattolico praticante, perché vado in Chiesa tutte le domeniche, o perché faccio anche il capo scout. Non è il boomerang che mi si ritorcerebbe contro con questa mia decisione - perché è chiaro che sarei fuori da tutto, un separato, magari poi anche divorziato … -  e non è nemmeno il fatto che mi hanno insegnato a rispettare mia moglie. Che il matrimonio è sacro e quant'altro.

No, non sono i principi a tenermi ancorato alla cosa pi√π importante della mia vita.

          Guardo le immagini in televisione e mi viene una gran tristezza. Sono solo in questi giorni d'estate, Lorenza è al mare con i bambini. Una scusa buona quella che devo lavorare in città, per stare un po' distanti. “Una cosa di una sera, eravamo arrabbiati e il mio collega erano mesi che ci provava … non vuole dire niente” mi aveva ripetuto piangendo. Sì, anche lei è stata scout, ci siamo conosciuti che eravamo adolescenti. Praticamente siamo stati l'uno per l'altra la prima ed unica storia.

          Le abbiamo passate tutte, sostenendoci a vicenda: dall'esame di maturità, all'Università, e poi la scelta dei nostri rispettivi lavori - io sono medico, lei è impiegata in un commerciale. Io faccio orari improbabili lavorando in ospedale, lei i classici di ufficio. Spesso la lascio sola, è vero, e tenendo conto che ho mantenuto gli impegni in parrocchia mentre lei con la nascita dei nostri bambini ha lasciato e si è dedicata alla famiglia...

          Non ho mai pensato di ucciderla, anche se la rabbia, sì che mi ha paralizzato. Quella rabbia che non porta a nulla di buono. Quella che ti fa vedere solo il buio, che ti cancella la vita. E non credete che il mio essere una persona “di Chiesa” mi abbia aiutato. Di fronte al dolore siamo tutti uguali. Mi sono piuttosto chiesto che cosa non ha funzionato. Non sono andato a chiedere consiglio al don, che ne sa lui di queste cose? E neanche con gli amici della parrocchia - anche loro li conosco da una vita - ne ho parlato.

          Ho guardato negli occhi Lorenza ed ho capito che era sincera. Che è stato uno sbaglio, di quelli che possono capitare. Non siamo santi e non riusciamo in questo mondo in cui viviamo oggi ad essere come ci vogliono i nostri modelli di riferimento. Tante, troppe sono le sollecitazioni dall'esterno. È logico che non dovrebbero capitare i tradimenti, ma non veniteci a dire che è una questione di generazione. Che i maschi sono più deboli di una volta, che la donna è virago … quanti di questi commenti sto leggendo, emessi anche dalle più insospettabili bocche! La donna nel mondo cattolico ancora stenta a trovare la considerazione che si merita. Le sposiamo e si annullano per noi. Alle volte non le guardiamo neanche. Dopo il primo figlio io e Lorenza abbiamo dormito in letti separati per più di un anno: facevamo a turno a stare nella camera di Giacomo, avevamo paura che di notte avesse bisogno di noi.

          Che stupide le analisi sociologiche che sentenziano che è un problema di educazione. Anche un tempo si tradiva, solo che lo si teneva nascosto. E i padri erano tanto distanti, mentre oggi noi cerchiamo di essere più presenti con i nostri figli. Di esserci, è questa la nostra colpa.

          Uno sbaglio può capitare, ma occorre trovare la forza per superarlo, e qui, credo, entri in gioco la fede. Vorrei dei luoghi con le pareti di cristallo in cui poterne discutere. Camere di decompressione in cui confrontarsi con altre coppie e magari farsi forza a vicenda. Non le uscite che si risolvono sempre con delle belle grigliate in cui fare a gara a chi offre la migliore immagine perfetta della propria famiglia!

          Così io e Lorenza continueremo a vivere assieme. Ci saranno altri scontri, incidenti di percorso, ci saranno momenti belli e di gioia vera. I nostri figli cresceranno e si staccheranno da noi. Noi, rimarremo insieme, consapevoli che l'amore è una scommessa di ogni giorno, ma non si può scappare per paura di non viverla. Anche restando assieme. 

Francesca Lozito

http://www.vinonuovo.it

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