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Verso la GMG come atleti dello Spirito

A pochi giorni dalla GMG di Madrid è tempo di preparativi. Cosa porteremo con noi? Cosa dimenticheremo? Come ci stiamo "allenando" all'evento? Chi fa il tifo per noi?


Verso la GMG come atleti dello Spirito

da Teologo Borèl

del 01 agosto 2011

Prima di una gara ci si allena duramente, per un appuntamento speciale ci si fa belli, quando c’è un esame si studia a lungo. Anche per la Giornata Mondiale della Gioventù non deve essere da meno per non rischiare di perdere di vista se stessi, gli altri, il cuore dell’esperienza. Chi ha alle spalle le precedenti edizioni sa che non è una gita o un viaggio qualunque. Il fisico sarà provato dal peso dello zaino, dalle camminate, dal poco dormire, dal caldo, dai ritmi serrati, dal cibo che non è il solito. Psicologicamente ci si confronterà con la capacità di relazionarsi o meno, di uscire dalle abitudini, con il prendersi cura degli altri, con l’affrontare le fatiche. Dal punto di vista spirituale ci sarà da concentrarsi durante le catechesi pur nella scomodità e vincere la tentazione di sdraiarsi, dormire, far altro durante la veglia e la messa con il Papa. Niente paura! Ecco alcuni esercizi da cominciare ora: pregare per sé e gli altri, andare a messa, confessarsi, leggere un buon libro, dedicarsi al bene, confrontarsi con gli amici, mettere nello zaino l’essenziale. Semplice, no?

Il Papa stesso, nel suo Messaggio per la GMG, ha indicato a tutti giovani la strada per prepararsi nel miglior modo: «(…) Preparatevi intensamente all’appuntamento di Madrid con i vostri Vescovi, i vostri sacerdoti e i responsabili di pastorale giovanile nelle diocesi, nelle comunità parrocchiali, nelle associazioni e nei movimenti. La qualità del nostro incontro dipenderà soprattutto dalla preparazione spirituale, dalla preghiera, dall’ascolto comune della Parola di Dio e dal sostegno reciproco».

Chi pensa di non riuscirci può cercarsi dei buoni alleati, amici fidati con cui fare questo percorso. In diversi siti internet c’è il conto alla rovescia verso Madrid, alcuni partecipanti scandiscono il tempo su Facebook, ma è ancor più bello vedere sul volto dei giovani la gioia dell’attesa, del “manca poco”. Diversi hanno avuto una preparazione speciale di almeno un mese, cioè l’animazione del “Grest” o dell’Estate Ragazzi negli oratori e nelle parrocchie, dove si poteva già ascoltare l’inno della GMG e qualche frase in spagnolo. Chi resterà a casa potrà seguire in  televisione, su internet e dai giornali, dal 16 al 21 agosto, i momenti più significativi del più grande incontro di giovani al mondo, ma soprattutto pregare per il Papa e per loro. 

Marco Pappalardo

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