Il messaggio denuncia casi concreti di violenta costrizione ai danni di bambini e bambine affinché adottino comportamenti e attitudini naturalmente propri del sesso opposto...
del 16 novembre 2017
Il messaggio denuncia casi concreti di violenta costrizione ai danni di bambini e bambine affinché adottino comportamenti e attitudini naturalmente propri del sesso opposto...
Venerdì scorso, a Milano, il Comitato di Controllo dell'Istituto ha confermato tutte le "accuse" ma è stato vinto il ricorso contro l'ingiunzione dell'Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP, appunto), che ordinava di interrompere la campagna di affissioni iniziata a Roma a fine settembre in occasione del tour del Bus della Libertà.
In primis, il fatto che il messaggio: "Basta violenza di genere: i bambini sono maschi, le bambine sono femmine" fosse nel complesso ingannevole e soprattutto discriminatorio.
La linea difensiva è stata questa: il messaggio non esprime in alcun modo un giudizio sulla condizione personale di chi non si riconoscesse nel proprio sesso biologico.
Il messaggio denuncia casi concreti di violenta costrizione ai danni di bambini e bambine affinché adottino comportamenti e attitudini naturalmente propri del sesso opposto. Costringere i bambini a fare le femmine e le bambine a fare i maschi. Questo è assolutamente inaccettabile, ed è necessario restare liberi di poterlo denunciare.
Ora tra gli obiettivi dell'Associazione Generazione Famiglia rimane prima di tutto entrare a far parte del Forum Nazionale delle Associazioni di Genitori nelle Scuole (FONAGS) accreditato presso il Ministero dell'Istruzione. Una volta nel FONAGS, migliaia di genitori avranno dentro il Ministero dell'Istruzione una rappresentanza nuova.
Redazione
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