2^ Lettera Febbraio 2023

Qui è scoppiata l’estate, cioè il periodo più caldo dell’anno, temperature fisse ormai da giorni sopra i 40°, una luuuuuunga quaresima che ci porterà alla Pasqua.

Carissimi amici, come state?

Spero bene, qui è scoppiata l’estate, cioè il periodo più caldo dell’anno, temperature fisse ormai da giorni sopra i 40°, una
luuuuuunga quaresima che ci porterà alla Pasqua, che per noi che seguiamo il calendario della Chiesa Cristiana Ortodossa qui in Etiopia, sarà il 16 aprile.

Siamo a febbraio e tutte le scuole del paese fanno un periodo di vacanza di circa due settimane, tra il primo e secondo semestre, qui non ci sono le vacanze di Natale. Anche la nostra missione respira un po', con la pausa dei nostri 5 asili e della nostra libreria. Tutti ne approfittano per andare al fiume, distante circa 7 km da Lare per raccogliere il granoturco che avevano seminato tre mesi fa, sulle rive del fiume.
L’oratorio pomeridiano è sempre aperto anche se in questo periodo ci sono le competizioni tra i vari villaggi organizzati dal governo, sfide a calcio, pallavolo e basket, per cui ci sono solo i piccoli.

Continuano molto bene le attività della parrocchia, stiamo completando le visite alle varie famiglie, quasi 150 famiglie. In questo periodo le richieste dalle famiglie sono soprattutto per il cibo, per chi non riesce a coltivarlo al fiume oppure ha qualche altro problema. Ogni mese cerchiamo di aiutare una ventina di famiglie in difficoltà con del granoturco per fare la polenta, oppure con un aiuto per la salute, per pagare la visita all’ospedale o per comprare le medicine: un bambino ha ingerito un sasso e ha dovuto operarsi per toglierlo, molti hanno la malaria, qualche signora anziana è senza forze, il latte per i bambini piccoli ...pochi hanno dei soldi in tasca e allora vengono alla missione.

Per tutti comunque cerchiamo di dare un momento di ascolto, di dialogo, di comprensione delle difficoltà, di aiuto e sostegno se possiamo. Questo ci ricorda sempre che siamo qui non solo per portare qualche cosa, qualche aiuto, ma soprattutto per condividere la vita, le difficoltà e aiutare ad avere fiducia in se stessi, a pensare con speranza al proprio domani, prima di tutto parlandone, condividendo, sentendo che a qualcuno importa che della mia vita. Poi, piano piano, si cerca di fare dei passi insieme. Alle volte è semplice e alla volte è molto complicato e ci vuole tanta preghiera.

Abbiamo iniziato la domenica la Grande Catechesi, siamo in tre che affrontiamo vari temi, legati insieme con il filo conduttore ai sette segno nel Vangelo di Giovanni, un’appassione cammino di fede, trasformando l’omelia in un bel incontro interattivo.

Anche le attività delle vari cappelle continuano, soprattutto adesso che possiamo visitarle tutte, Gok, Kubri e TiaJiak, Pilual e la nuova, Qua Nual, con le catechesi e la Messa al sabato o alla domenica.

Finalmente è arrivata la macchina per scavare due nuovi pozzi a mano per l’acqua nel villaggio di 14, vicino a Ababo e nel villaggio 9, vicino Shebo. Speriamo che il lavoro possa andar bene e soprattutto che trovino l’acqua per questi due villaggi.

Come ogni anno, in questo periodo, abbiamo avuto alcuni attacchi da parte dei Murle, una tribù che vive in Sud Sudan, ma che durante i mesi caldi, viene in Etiopia per rubare mucche e bambini. Hanno attaccato alcuni villaggi in questo mese. Il governo ha costrituito una milizia di soldati per proteggere il confine e la gente che adesso vive vicino al fiume.

Notizie dalla guerra in Etiopia, in Tigray: è ormai da qualche mese, che dopo aver firmato il trattato di pace, la situazione si sta piano piano normalizzando nella regione del Tigray: non ci sono più scontri, gli aiuti umanitari possono entrare, la vita sta riprendendo, telefoni, banche, lavoro, spostamenti, anche se con gradualità. Speriamo che questa situazione continui per una convivenza pacifica.

È iniziata la quaresima e il primo inivito è di pregare di più, per noi, per la pace, perché chi ha subito una perdita trovi sollievo, il secondo invito è di spostare il baricentro della nostra vita da noi stessi a Dio e gli altri, avendo un pensiero per Dio e per gli altri. Da qui vi ricordiamo tutti volentieri e preghiamo per voi.

Grazie e a presto.
Abba Filippo

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