Don Filippo ci aggiorna sulla missione che sta portando avanti in Etiopia. Anche là si è festeggiato Maria Ausiliatrice.
Carissimi amici, come state?
Spero bene, martedì 24 maggio abbiamo festeggiato Maria Ausiliatrice, grande festa per i salesiani. Fin dall’inizio della sua vita, don Bosco è stato accompagnato dalla presenza di Maria, che lo ha sostenuto e aiutato. Don Bosco avrà sempre una grande riconoscenza per Maria e dopo di lui anche tutti i salesiani hanno sempre avuto una devozione particolare per Maria. Anche noi a Lare abbiamo la nostra Madonna (foto), e ci richiamiamo spesso a lei, guida nel nostro cammino di fede e Ausiliatrice.
Stiamo pregando molto in questi giorni per la pace perché di nuovo a Gambella e nella città di Itang sono scoppiati violenti scontri armati tra le due etnie più forti: gli anyuak e i nuer.
Tutto è partito da una piccola scintilla e ha fatto riaffiorare vecchie tensioni e vendette ancora da fare. Lunedì ero a Gambella e proprio dietro alla casa salesiana è scoppiato uno scontro a fuoco che è andato avanti per circa due ore, finchè non è intervenuto l’esercito a dividere le due parti. Chiusi in cappella a pregare con il suono rimbombamte delle armi che sparavano.
Sempre domenica sono tornati i Murle, una tribù guerriera del Sud Sudan, in cerca di mucche e bambini. Hanno attaccato un piccolo villaggio vicino a Matar, ucciso molte persone e rapito parecchi bambini. La polizia e la gente di Matar hanno ingaggiato uno scontro a fuoco, ma ormai erano già scappati nella savana, veramente una brutta
notizia questa.
Quest’anno le piogge tardano ad arrivare, dopo una prima avvisaglia a fine aprile, abbiamo avuto un mese di maggio sempre sui 40 gradi e senza piogge. Speriamo che arrivino presto cosi’ da calmare gli animi della nostra gente e far tornare la pace.
Le attività della nostra parrocchia continuano: la domenica dopo Pasqua abbiamo avuto degli incontri con i Testimoni di Gesù risorto, alcuni passati, come san Giovanni Bosco e santa Madre teresa di Calcutta, altri recenti, come Don Jakob, sacerdote nuer appena rientrato nella nostra diocesi, originario proprio di Lare, i Fratelli della Carità di Abobo, Victor, Alex e Memu, che portano avanti il piccolo ospedale nel villaggio di Abobo, due nostri catechisti Sara e Giovanni, tutti hanno raccontato la loro storia e come sono arrivati alla fede e cosa vuol dire oggi per loro credere in Gesù Risorto. Infine ci stiamo preparando al giorno di Pentecoste, che per noi qui sarà l’11 giugno, dove avremo la presenza del nostro Vescovo mons. Roberto per alcune cresime e molti battesimi e prime comunioni.
Anche il lavoro nelle nostre cappelle va avanti: a Pilual, abbiamo inaugurato un bel pozzo a mano, grazie a Dio abbiamo trovato l’acqua, la gente e i nostri bambini che ogni giorno vengono all’asilo sono proprio contenti.
Nella capella di Thia Jak, dopo un bel anno di formazione, il 6 maggio abbiamo avuto 15 battesimi e 10 comunioni. Questa comunità vive gran parte dell’anno vicino al fiume Baro e dopo due anni di accompagnamento, abbiamo costruito una piccola chiesa e continuato a seguirli.
Nella cappella di Kubri, abbiamo il nostro catechismo ammalato da un paio di mesi, ora sta meglio e per Pentecoste stiamo preparando alcuni per il battesimo e per la prima comunione.
La cappella di Gok nella stagione secca si trasferisce vicino al fiume Baro, per la coltivazione del granoturco e per dare da bere alle mucche e alle capre che hanno. Anche noi cerchiamo di seguirli facendo delle visite e delle preghiere sotto dei grandi alberi in varie parti vicino al fiume.
Sia a Gok, che a Thia Jak, che a Kubri, i nostri asili per i bambini funzionano molto bene. Continuano gli incontri sotto l’albero per la nuova cappella di Quanual, insegnamo le preghiere, i canti, il catechismo.
Due belle notizie: all’inizio di maggio abbiamo avuto l’ordinazione di un nuovo sacerdote per la nostra diocesi, don Antonio Aballa, il primo sacerdote anyuak. È stata una bella celebrazione nella chiesa di Gambella e poi una bella festa per il nuovo sacerdote.
A metà maggio abbiamo avuto ad Addis Abeba un bel incontro con tutti i direttori salesiani dell’Etiopia e hanno potuto partecipare anche quelli del nord, del Tigray. Adesso la situazione è molto cambiata, c’è la possibilità di movimento, entrare e uscire dalla regione, le scuole, la comunicazione, l’energia elettrica e tutto il resto è quasi tornato alla normalità. Abbiamo celebrato questo incontro perché era da due anni e mezzo che non li vedevamo per via della guerra civile che c’era nel Tigray, anche se un po’ di tristezza è apparsa quando ci hanno raccontato la vita loro e della gente in questi due anni di guerra, alcune situazioni veramente terribili. Ma ora si cerca di guardare avanti e di ricostruire e far ripartire la vita di ogni giorno.
Concludo con una preghiera di santa Bakhita, originaria del Sudan: “O Signore, potessi io volare laggiù, presso la mia gente e predicare a tutti a gran voce la Tua bontà, oh, quante anime potrei conquistarti! Fra i primi, la mia mamma, il mio papà, i miei fratelli, la mia sorella ancora schiava... tutti i poveri dell’Africa, fa’ o Gesu’, che anche loro ti conoscano e ti amino e si vogliano bene!”
Un saluto a tutti di cuore e una preghiera per voi da Lare.
Abba Filippo
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