1° giorno della novena all'Immacolata Concezione.
Liberato da Maria che rinnova nella fede
Nel 1856 Francesco giovane studente a Parigi ebbe una grande crisi di fede. Scrive nei suoi appunti: «Io, miserabile, sarò dunque privato della grazia di Colui che mi ha fatto gustare così soavemente le sue dolcezze e che si è mostrato così amabile nei miei confronti? O Amore, o carità, o bellezza nella quale ho riposto tutto il mio affetto. Oh! Dunque non godrò più di queste delizie [...] e voi non mi abbevererete più nei torrenti della vostra voluttà [...] O Vergine, bella tra le figlie di Gerusalemme, non vi vedrò mai nel regno di vostro Figlio? [...] E non sarò mai fatto partecipe dell'immenso beneficio della Redenzione? [...] E il mio dolce Gesù non è morto anche per me come per gli altri? [...]».
Nel dicembre di quell'anno, la tensione raggiunge un grado quasi insopportabile, anche fisicamente. Non ne può più. Non sembra esservi alcuna via d'uscita al suo dramma spirituale, finché un giorno del gennaio 1587, di ritorno dal collegio, entrò come al solito nella chiesa domenicana di Saint Étienne des Grès. «Era il giorno in cui piacque alla divina provvidenza di liberarlo», come dice madre de Chantal. Dunque, una volta entrato in chiesa, Francesco si dirige «subito» alla cappella della Vergine Nera. Compie un atto di abbandono eroico: «[...] Qualunque cosa abbiate deciso, Signore, nell'eterno decreto della vostra predestinazione e della vostra condanna, voi i cui giudizi sono un abisso profondo [...], io vi amerò, Signore, almeno in questa vita, se non mi è concesso di amarvi nella vita eterna [...]». Poi Francesco prende una tavoletta appesa alla balaustra della cappella sulla quale è riportato il testo della Salve Regina. Francesco la recita «per intero». La tentazione svanisce, come racconta madre de Chantal: «In quello stesso istante si trovò perfettamente e completamente guarito; gli sembrò che il suo male gli fosse caduto ai piedi come scaglie di lebbra».
NOVENA
suggerita da San Giovanni Bosco
3 “Pater, Ave, Gloria” con la giaculatoria: Sia lodato e ringraziato in ogni momento il Santissimo e Divinissimo Sacramento.
3 “Salve o Regina” con la giaculatoria: Maria, aiuto dei cristiani, prega per noi.
MEMORARE
Ricordati, o piissima Vergine Maria, non essersi mai udito al mondo
che alcuno abbia ricorso al tuo patrocinio, implorato il tuo aiuto,
chiesto la tua protezione e sia stato abbandonato.
Animato da tale confidenza,
a te ricorro, o Madre, Vergine delle Vergini, a te vengo e,
peccatore contrito, innanzi a te mi prostro.
Non volere, o Madre del Verbo, disprezzare le mie preghiere, ma ascoltami
propizia ed esaudiscimi. Amen.
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