Don Filippo ci aggiorna sulla missione che sta portando avanti in Etiopia
Carissimi amici come state?
Spero bene. Sono stato in Italia nel mese di ottobre per qualche settimana, dove ho potuto partecipare alla bellissima festa del Centenario del Don Bosco di Pordenone il 19 ottobre. Un bel momento per ringraziare il Signore per tanti salesiani e amici che hanno portato avanti il carisma di don Bosco. Ringrazio anche tanti amici che ho potuto incontrare e che sostengono la missione qui.
Tornato all’inizio di novembre, abbiamo avviato tutte le attivita’ della parrocchia di Lare: la santa messa alla domenica, con il cetechismo, i 5 asili nelle varie cappelle vicino a Lare, i gruppi formativi, la caritas parrocchiale.
Tutto il mese di novembre è stato concentrato sulla preparazione di 4 matrimoni che abbiamo celebrato proprio oggi 1 dicembre con una grande festa, presente don Jakob, i suoi genitori erano tra le coppie che si sposavano in Chiesa e le suore di Madre Teresa. È stato proprio una bella festa, prima nella preparazione, sabato sera e quasi tutta la notte hanno cantato e fatto festa nelle capanne delle spose, poi oggi con una bella celebrazione, piena di canti, di vita, di entusiasmo, subito dopo una festa di canti e danze all’aperto e infine un lungo caffè di nuovo nella case delle spose.
Anche nella nostra diocesi, con l’arrivo del Vescovo Roberto, abbiamo iniziato le varie attivita’ con l’assemblea annuale dei preti, il calendario dei vari incontri e il ben tornato al Vescovo.
Oggi inizia il tempo dell’Avvento per prepararci al Natale, anche quest’anno Gesù Bambino viene a stare con noi, non si stanca mai di noi e ci vuole un sacco di bene.
Qui a Lare festeggiamo due Natali, perché la maggioranza della gente qui festeggia il 25 dicembre, ma per la Chiesa Cattolica in Etiopia, visto che seguiamo il calendario dei cristiani Ortodossi, il Natale sarà il 7 gennaio, percio’ faremo due Natali.
Che atmosfera c’è qui a Natale?
Qui non c’è la neve, nessuno l’ha mai vista, le temperature in questo periodo stanno raggiungendo i 40° durante il giorno e scendono di notte solo... fino a 24°, la minima.
Qui non esiste Babbo Natale, nessuno sa chi è, ne cosa fa in questo periodo, anche perché pochi hanno i soldi per fare dei regali.
Non c’è neppure l’Albero di Natale da addobbare, anche perché non ci sono alberi da comprare o da togliere e portarsi a casa, la poca legna che c’è, viene usata per fare il fuoco per fare da mangiare, siamo nella savana e non c’è il gas o la luce elettrica.
Il Comune non addobba le vie del villaggio con luci o altre decorazioni perché non c’è la luce e non c’è il Comune.
Non esiste il Presepe, qui non hanno questa tradizione di fare quella piccola rappresentazione della nascita di Gesù bambino perché qui non vendono le statuine e non c’è il muschio.
Non c’è neppure il cenone della vigilia di Natale, ma solo nel giorno di Natale, nella nostra parrocchia dopo la Messa, un bel piatto di polenta e un po' di carne di mucca, che la sera prima abbiamo preparato e cucinato.
L’unica cosa di cui siamo sicuri che ci sarà, è l’arrivo di Gesù Bambino. Ogni anno Gesù nasce qui da noi, non solo a Natale, ma innumerevoli volte nei tantissimi bambini che ci sono qua. Basta saperlo riconoscere.
Un augurio di cuore a tutti voi di buona preparazione al Natale dalla nostra comunità di Lare.
Con affetto
Abba Filippo
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