2° DOMENICA di QuaresimaGesù può trasfigurare la tua vita!

Da una settimana o poco più siamo entrati nel tempo di Quaresima, tempo di grazia e di impegno. La prima cosa è chiederti se ti sei accorto/a di questo salto che la Chiesa attraverso la Liturgia invita a compiere. In altre parole: la tua vita scorre come sempre o sta trovando nell'impegno quaresimale l'occasione per un rinnovamento profondo e gioioso?

2° DOMENICA di QuaresimaGesù può trasfigurare la tua vita!

da Teologo Borèl

del 15 febbraio 2008

Letture: Genesi 12, 1-4               

 2 Timoteo 1, 8-10                          

Matteo 17, 1-9

 

Da una settimana o poco più siamo entrati nel tempo di Quaresima, tempo di grazia e di impegno. La prima cosa è chiederti se ti sei accorto/a di questo salto che la Chiesa attraverso la Liturgia invita a compiere. In altre parole: la tua vita scorre come sempre o sta trovando nell’impegno quaresimale l’occasione per un rinnovamento profondo e gioioso? Ancora più semplicemente: è cambiato o sta cambiando qualcosa nell’arco della tua giornata (nel tempo della preghiera, nella sobrietà della tua vita, nel tuo dovere eseguito con maggior fedeltà e precisione, nella tua carità che sa perdonare, accorgersi del bisogno altrui, ....).

“Non si va in Paradiso in carrozza” diceva don Bosco e la Quaresima è il tempo propizio per guardare con maggior coraggio ... il Paradiso; e ancora “Un pezzo di Paradiso aggiusta tutto!” per cui le fatiche, le inevitabili sofferenze trovano là il loro punto di speranza e di forza.

Ed è proprio quello che la Liturgia della Parola di questa domenica ci invita a contemplare: la Trasfigurazione del Signore Gesù di fronte a tre suoi amici-apostoli: Pietro, Giacomo e Giovanni.

Ti offrirò alcune riflessioni molto personali che la lettura del testo mi ha suggerito: se ti servono, approfittane; se le senti poverelle o lontane dalla tua esperienza, cestinale senza paura e trovane delle altre.

Ancora due premesse che facilitano e arricchiscono la lettura del testo

Ø      Gesù quando fa o dice qualcosa di importante “sale su un monte”

o       L’ultima tentazione avviene sul monte (4, 8)

o       Le beatitudini sono pronunciate sul monte (5, 1)

o       Sul monte sono moltiplicati i pani (15, 29)

o       Sul monte Gesù viene crocifisso

o       Alla fine del Vangelo i discepoli si trovano sul monte per incontrare il Risorto (27, 16)

Ø      Il monte era il luogo dell’incontro con Dio:

o       Sul Sinai Mosè ha la rivelazione che poi trasmette al popolo (Esodo 24) e vi salì “sei giorni dopo” con Aronne, Nadab e Abiu e fu avvolto nella nube

o       Verso il monte di Dio Elia cammina per 40 giorni e 40 notti

 

1. “Sei giorni dopo...”: così inizia il cap. 17 di Matteo, da cui il Vangelo odierno è tratto. Purtroppo questa prima espressione non la sentirai leggere, eppure è importante per capire tutto l’evento della Trasfigurazione. Cos’era dunque successo 6 giorni prima? Puoi leggere Matteo 16, 13-28: Pietro riconosce che Gesù è il Cristo, il Messia, Dio! E Gesù loda Pietro e gli parla subito di quello che attende Lui a Gerusalemme: “Gli anziani del popolo, i capi dei sacerdoti e i maestri della legge mi faranno soffrire molto e poi sarò ucciso, ma al terzo giorno risusciterò!” Pietro reagisce duramente: “Questo non ti accadrà mai!” e Gesù: “Lontano da me, Satana! Tu non ragioni come Dio, ma come gli uomini”.

Per Pietro (e per tanti cristiani ancora oggi) lo scandalo della croce, della morte di Gesù non è ammissibile: Dio non può essere sconfitto e ancor meno in una forma così ignominiosa. Dio è Colui che sconfigge i nemici, è Invincibile! 

Invece Gesù non tollera una simile immagine di Dio, come di Colui che quando si tratta di affermare la sua Signoria è disposto a usare la sua potenza contro l’uomo. Il Crocifisso è l’immagine del cuore di Dio, che alla violenza e al peccato dell’uomo non oppone altro che un amore indifeso. Dio manifesta la sua signoria su di noi liberandoci, proteggendoci, custodendoci e dedicandosi a noi fino a pagare di persona. Il vero volto del Padre suo può essere testimoniato solo dando la vita, liberamente e per amore. Lì Dio manifesta la sua identità: pura, gratuita e incondizionata oblazione di sé. Per cui la Risurrezione non va pensata come la rivincita di Dio sulla sconfitta della croce. Sulla croce Dio non ha perso, ma ha regnato nell’unico modo in cui il Dio di Gesù Cristo sa e può regnare: DANDO LA VITA, perché tutti abbiano la vita in abbondanza!  Se hai compreso questo, se il tuo Dio ha questa fotografia, la tua vita cambia e il tuo cuore “come un bimbo svezzato in braccio a sua madre” riposa nella pace.

 

2. “fu trasfigurato di fronte a loro”: vedo in questo fatto un gesto di bontà e di grande tenerezza da parte di Gesù nei confronti di Pietro, Giacomo e Giovanni (gli stessi tre che prenderà con sé poche ore prima della sua passione). Dopo 6 giorni dall’annuncio della sua passione, probabilmente erano ancora sconvolti e disorientati; allora Gesù offre loro un segno di speranza e di consolazione. Cerca di far capire loro che davvero Lui è il Signore: “il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce”.  La reazione degli apostoli è di cadere faccia a terra ed essere presi da grande timore.

Di fronte a Dio chi può resistere?    Anch’io mi prostro con la faccia terra e adoro la sua presenza, preso dal timore della sua trascendenza, mentre mi risuonano nel cuore le parole “Le mie vie non sono le vostre vie...”.  Ricuperare il senso dell’adorazione, della creaturalità, della propria piccolezza di fronte a Dio non è un’operazione da meschini o da inetti, ma è rispettare l’ordine delle cose e accettare l’asimmetria che pone il creatore e la creatura su piani diversi. È adorare silenziosamente la Croce che rappacifica il cielo e la terra!

 

3. “Aprici all’ascolto del tuo Figlio”: così la Chiesa ci fa pregare in questa domenica di quaresima facendo eco ancora una volta alla voce del Padre: “Questi è il mio Figlio amato: ascoltatelo!” Un rinnovato invito a riprendere in mano la buona notizia che Lui è venuto a portarci, il Vangelo, a leggerlo, sapendo che lì troviamo la sua voce, le sue indicazioni, il suo pensiero.

“Stando di fronte alla Parola di Dio come si sta di fronte all’Eucarestia (è lo stesso Gesù sotto la forma della Parola e del Pane) i problemi, gli interrogativi ... svaniscono: ci sono solo più soluzioni, indicazioni di percorso, esempi da seguire, atteggiamenti da assumere!” A lungo ho rifiutato questa frase; mi sembrava puerile, magica, semplicista. Poi a poco a poco mi sono accorto che è proprio così. Nel Vangelo Gesù ci prende per mano e ha una parola proprio per noi, per la situazione che stiamo vivendo, quella che ci oscura il senso di Dio e ci rende l’affidamento impossibile. A poco a poco la luce filtra tra la nebbia del nostro cuore e ci invade, ci illumina, ci dà forza... ci trasfigura!

 

4. Diventare dei “trasfigurati”!: non ti mai capitato di incontrare delle persone “trasfigurate”? così ricche di gioia, di amore, di speranza che da loro sentivi uscire una forza contagiosa, irresistibile, invidiabile… Sentivi in loro la forza di Dio, dolce, soave.

È possibile trasfigurare la nostra vita, diventare un poco come Gesù. Come? Ti indico due strade:

Ø      La via degli occhi: leggendo la Parola di Dio, stando con Gesù nella preghiera senti a poco a poco che il tuo sguardo cambia: diventa più misericordioso, più sereno, meno aggressivo, meno giudicante. Il tuo modo di guardare la tua vita, le persone, gli avvenimenti… cambia e Gesù guarda con i tuoi occhi o tu guardi con gli occhi di Gesù.          Vediamo l’invisibile!!!!

Ø      La via del cuore: ricevere l’Eucaristia ha un effetto “chirurgico”. Ci toglie a poco a poco il cuore di pietra e ci innesta un cuore di carne, capace di amare senza interessi, con generosità come ha fatto Gesù

 

“Non posso uscire di casa, perché malata e allora il mio parroco mi ha dato alcune ostie consacrate per poter fare la comunione ogni giorno. Con Gesù tra le mani, nella mia cameretta, è bello pregare, versare il mio cuore in quello di Gesù… Il tempo vola, anche il male assume un altro volto, quello dell’offerta per amore. Davvero Gesù può trasfigurare anche le situazioni più faticose e assurde!”

 

“Ho fatto esperienza dell’adorazione: una sorta di dialisi spirituale! Faccio passare nel cuore di Gesù tutto me stesso: pensieri, sentimenti, affetti, incontri, preoccupazioni, gioie, speranze, peccati… A poco a poco mi sento nuovo, rifatto, trasfigurato, con nel cuore la gioia e la forza di affrontare i miei doveri di sempre, con una forza nuova, che non viene da me!”

 

Ti auguro una Quaresima “trasfigurante”.

Don Gianni Ghiglione

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