3^ lettera - Marzo 2025

Don Filippo ci aggiorna sulla missione che sta portando avanti in Etiopia

Carissimi amici, come state?

Un saluto a tutti dall’Etiopia, da Lare, sul confine con il Sud Sudan. Siamo nei mesi più caldi dell’anno, sempre ben sopra i 40° e anche di notte non si scherza: serve bere in continuazione 7 o 8 litri di acqua al giorno, tutta l’acqua che beve la sudi e non vai mai a far pipì, farsi la doccia molte volte sia di giorno che di notte, dormire fuori di casa la notte nella veranda, mancano le forze e dei giorni sembra di essere degli zombi....insomma si cerca di sopravvivere.

Abbiamo avuto una lunga preparazione per il Meeting dei Giovani Nuer, che quest’anno si farà a Gambella. Ogni giorno il nostro gruppo del coro, dei chierichetti, dei giovani si è incontrato per preparare alcune canzoni e alcune danze da fare al Meeting, dove saranno presenti più di 800 giovani provenienti dalle nostre parrocchie della diocesi. Abbiamo affittato un bel pulmann che porterà i nostri giovani a Gambella.

Da venerdì 21 a lunedì 24 si è svolto il Meeting dei Giovani Nuer, è andato veramente molto bene. 4 giorni intensissimi di incontri, celebrazioni, laboratori della fede e tanto entusiasmo.

I giovani erano quasi 800 dalle varie parrocchie della diocesi di Gambella e anche dai campi profughi che abbiamo nella nostra regione, la maggioranza dai 18 ai 25 anni.

Nella prima giornata abbiamo iniziato con degli incontri di conoscenza tra le varie realtà, Matar, Nyinenyang, Lare, Tharpam, Gambella, Jawi, Pugnido. Ci ha guidato una Parola in particolare: “Rinascere nello Spirito”.

Per dormire nella notte tutti si sono arrangiati, chi in qualche salone, chi all’aperto viste le temperature che abbiamo avuto in quel periodo.

Sabato, al mattino i laboratori della fede con don Markos, don Jakob e don Joseph, pomeriggio “la marcia della fede” per le vie della città di Gambella e alla sera la celebrazione della Parola con grandi canti e danze fino a tarda notte.

Domenica, al mattino la Santa Messa, nel pomeriggio ogni realtà ha dato il meglio di sé con canti, dei brevi dramma sulla passione di Cristo, scenette e giochi e alla sera tanto entusiasmo fino a tarda notte. Lunedi, un breve incontro finale, saluti e arrivederci al prossimo anno. Quattro giorni indimenticabili per tutti, per l’amicizia che abbiamo costruito, la Parola di Dio che è stata seminata, l’entusiasmo che si è creato.

Le attività della nostra parrocchia vanno avanti, nei nostri 6 asili delle varie capelle stiamo aspettando ancora vari bambini che con le loro famiglie sono andati al fiume per la stagione calda e non sono ancora tornati, le varie chiese che abbiamo nei villaggi di Gok, Kubri, Pilual, Thiajak e Qua Nual, il catechismo, gli aiuti alle famiglie in difficoltà con del cibo, la riparazione della capanne, le medicine, un sostegno per chi continua a studiare dopo le superiori...

Ci stiamo avvicinando a Pasqua, nel Vangelo della Passione di Gesù, il nostro personaggio più bello è sicuramente Simone di Cirene, perché originario dall’Africa, di una città della Libia, il quale si trovava per strada mentre passava Gesù con la Croce e lo ha aiutato a portarla.
Che bello questo gesto, nonostante che tornasse stanco dalla campagna, nonostante i suoi programmi e le sue intenzioni, si è fermato ad aiutare Gesù a portare la Croce.
Già a Natale l’Africa accoglie Gesù come profugo, che fugge in Egitto perché Erode voleva ucciderlo, ora un uomo dell’Africa arriva fino a Gerusalemme per aiutare Gesù a portare la Croce.

In ogni parte del mondo quando incontri qualcuno in difficoltà senti dentro di te questa domanda “Vuoi essere il mio Cireneo?”, cioè vuoi aiutarmi a portare la Croce? Gesù porta la nostra Croce, per questo noi portiamo quella degli altri.

Un augurio di cuore di Buona Pasqua a tutti gli amici e un ricordo nella nostra preghiera nel giorno di Pasqua per voi.
Grazie e Buona Pasqua.

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