MARIA, SPERANZA DI CHI AMA…
Chiara, a una settimana dalla scoperta della gravidanza, sente una lesione sulla lingua: è l’indizio di un carcinoma. Sceglie di rimandare tutte le cure che potrebbero nuocere al bambino. Il 30 maggio 2011 il piccolo Francesco nasce: il parco è lento, calmo, dolcissimo. Nel marzo successivo i medici la dichiarano una malata terminale. Le restano circa due mesi di vita. Il marito Enrico è fisioterapista per i malati terminali oncologici, sa bene che cosa li attende. Lo intuisce anche Chiara, ma chiede al marito di non dirle quanto tempo le resta perché vuole vivere il presente nell'amore e non nella paura. Ed Enrico annuisce, bisogna pregare per affidare il passato alla misericordia, il presente alla grazia, il futuro alla provvidenza. Chiara ha solo desiderio di tornare a Medjugorje per affidarsi alla vergine Santa, non vuole andare a chiedere un miracolo di guarigione, ma chiedere la grazia di poter vivere la grazia, poter sperimentare che anche nel dolore c'è la pace e nella morte c'è la gioia e vuole chiederla per sé stessa, ma anche per coloro che le stanno vicini. Morirà circondata dall’amore. Il giorno della sua morte, racconterà il marito: «Noi, tutta la famiglia, non abbiamo visto morire Chiara serena, l'abbiamo vista morire felice, che è tutta un'altra cosa.
Era questo il vero miracolo che lei aveva chiesto a Medjugorje, di poter morire felice, comunicando a tutti proprio questo dono. E così accadde».
NOVENA
suggerita da San Giovanni Bosco
3 Padre Nostro, Ave Maria, Gloria con la giaculatoria: Sia lodato e ringraziato in ogni momento il Santissimo e Divinissimo Sacramento.
3 Salve o Regina con la giaculatoria: Maria, aiuto dei cristiani, prega per noi.
MEMORARE
Ricordati, o piissima Vergine Maria,
non essersi mai udito al mondo
che alcuno abbia ricorso al tuo
patrocinio, implorato il tuo aiuto,
chiesto la tua protezione
e sia stato abbandonato.
Animato da tale confidenza,
a te ricorro, o Madre,
Vergine delle Vergini,
a te vengo e, peccatore contrito,
innanzi a te mi prostro.
Non volere, o Madre del Verbo,
disprezzare le mie preghiere,
ma ascoltami propizia
ed esaudiscimi. Amen.
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