9°Giorno Novena a Domenico Savio

8° Giorno Novena: Il dono della Santità


 

Dalla lettera di San Pietro Apostolo

Perciò la vostra mente sia pronta ad agire; rimanete ben svegli. Tutta la vostra speranza sia rivolta verso quel dono di grazia che riceverete da Cristo Gesù, quando egli si manifesterà a tutti. Come figli ubbidienti, non seguite più i desideri di un tempo, quando eravate nell'ignoranza. Di fronte al Dio santo che vi ha chiamati, anche voi siate santi in tutto quello che fate, è scritto: Siate santi, perché io sono santo.

 

 

Dalla vita di Domenico Savio

Il 24 giugno all'Oratorio si faceva festa: era l'onomastico di Don Bosco. Ognuno cercava di manifestargli il suo affetto, e Don Bosco ricambiava con cuore grande. La sera del 23 giugno 1855 disse sorridendo ai suoi ragazzi: «Domani volete farmi la festa, e io vi ringrazio. Da parte mia, voglio farvi il regalo che più desiderate. Perciò ognuno prenda un biglietto e vi scriva sopra il regalo che desidera. Non sono ricco, ma se non mi chiederete il Palazzo Reale, farò di tutto per accontentarvi».

Quando lesse i biglietti, trovò domande serie e domande bizzarre. Un piccolino gli chiedeva «cento chili di torrone per averne per tutto l'anno». Un ragazzo che era appena arrivato dal suo paese gli chiedeva un cucciolo «al posto di quello che ho lasciato a casa e a cui ero tanto affezionato». Giovanni Roda gli chiese una tromba come quella dei bersaglieri, perchè voleva entrare nella banda musicale. Sul biglietto di Domenico trovo 5 parole: «Mi aiuti a farmi santo».

Don Bosco prese sul serio tutte le domande, ma specialmente quella di Domenico. Lo chiamo e gli disse: «Quando tua mamma fa una torta, usa una ricetta che indica i van ingredienti da mescolare: lo zucchero, la farina, le nova, il lievito... Anche per farsi santi ci vuole una ricetta, e io to la voglio regalare. E’ formata da tre ingredienti che bisogna mescolare insieme.

 

PRIMO: ALLEGRIA.

Ciò che ti turba e ti toglie la pace non piace al Signore. Caccialo via.

 

SECONDO: I TUOI DOVERI DI STUDIO E DI PREGHIERA.

Attenzione a scuola, impegno nello studio, pregare volentieri quando sei invitato a farlo.

 

TERZO: FAR DEL BENE AGLI ALTRI.

Aiuta i tuoi compagni quando ne hanno bisogno, anche se ti costa un po' di disturbo e di fatica.

La ricetta della santità e tutta qui». Domenico ci penso su. I primi due ingredienti, gli pareva di averli. Nel far del bene agli altri, invece, qualcosa di più poteva fare, pensare, inventare. E da quel giorno ci provò.

 

 

Commento

La santità un dono che il Signore fa ad ogni suo figlio, perché la santità è Dio che si dona a noi, è vivere “da Dio”!. Nostro compito è desiderare questo dono come il dono più grande e più bello, per sperimentare il paradiso e la gioia piena già sulla terra. Non siamo noi a farci santi. E’ Dio che ci rende santi, perché ci fa suoi. Accendiamo nel nostro cuore il desiderio di Dio, la voglia di essere davvero felici nel tempo e nell’eternità, la passione per la vita e Dio non farà che vivere in noi. Questa è la santità di Domenico e nostra. Questo è il motivo per cui siamo sulla terra: anticipare il paradiso dentro e fuori di noi, accogliendo il Signore.

 

 

Silenzio personale di preghiera

 

 

Preghiera

O San Domenico Savio che col fermo proposito: “Voglio farmi santo” alla scuola di Don Bosco raggiungesti ancora giovane lo splendore della santità, ottieni anche a noi la costanza nei propositi di bene, per fare dell’anima nostra il tempio vivo dello Spirito Santo e meritare un giorno l’eterna beatitudine in Cielo.

 

Gloria al Padre

 

Impegno

Oggi mi impegno a fermarmi un po’ a pregare con maggior cura e attenzione, per alimentare in me il desiderio di Dio

 

San Domenico Savio, prega per noi

 


tratto da bearzi.it

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