A che cosa mira il bombardamento mediatico della lobby gay?

Ci chiediamo: possiamo continuare a non vedere la forza economica, mediatica e quindi alla fine anche politica che hanno le associazioni e la lobby gay? Esemplare Lady Gaga, che agli MTV Video Awards ha ricevuto il premio “Best Video with a Message” per l'impegno sull'accettazione LGBT (lesbiche, gay, bisex e transgender).

A che cosa mira il bombardamento mediatico della lobby gay?

da Attualità

del 31 agosto 2011

 

           Ci chiediamo: veramente possiamo continuare a non vedere la forza economica, mediatica e quindi alla fine anche politica che hanno le associazioni e la lobby gay?

           Alcune notizie dal mondo messe in serie lasciano davvero esterrefatti. La decisione dello Stato di New York di permettere i matrimoni omosessuali, l'attrice Whoopi Goldberg che raccoglie fondi per Obama e sostiene la promozione del matrimonio gay. Umberto Veronesi rilascia incredibili affermazioni che sostengono che l’amore omosessuale è più puro di quello eterosessuale.          Esemplare la storia della blogger Amina, siriana lesbica che tutti davano per scomparsa perché perseguitata dal regime per i suoi comportamenti sessuali; in verità non era scomparsa ma non era neanche una donna, era un signore americano di 40 anni che non aggiornava il blog da 10 giorni perché in vacanza in Turchia. Se non fosse che ci sono dei veri perseguitati e dei morti in Siria da parte del regime ci sarebbe da ridere, ma questo fatto dimostra come certe notizie siano così 'pubblicizzate' dai mass-media solo perché l'omosessualità sia maschile che femminile è un tema di moda. Insomma se dici di essere perseguitato per i tuoi comportamenti sessuali ci saranno raccolte di firme e blog e giornali che parlano di te, anche se la notizia non è verificata, invece se sei arrestato torturato o ucciso per la libertà, allora l’informazione avrà minor rilievo.           Un altro caso: Lady Gaga all’Europride di Roma: tutti i giornali, le TV e i telegiornali hanno trasmesso il suo 'discorso' in prima serata come se fosse un evento eccezionale, addirittura un discorso per la libertà, neanche fosse Gandhi o Martin Luther King. Una controprova della sproporzione dell'attenzione data dai mass media a queste 'parate' si può verificare facilmente; proprio negli stessi giorni a Roma c'era il segretario dell'ONU Ban Ki Moon e nessun TG l'ha intervistato, solo qualche raro flash, e non si può dire che Ban Ki Moon sia meno importante di Lady Gaga. Eppure le interviste c'erano, perchè ad esempio TV7 della RAI ne ha mandata in onda una a tarda sera con domande interessanti sia sull'Italia che sulla situazione in Nord Africa e in Medio Oriente: ma lui parlava di temi politici veri e di persone e non di propaganda gay. E questo non vuol dire che non sia importante combattere ogni tipo di discriminazione verso gli omosessuali, ma occorre chiedere a tutti di ritornare al senso della realtà.          Due giorni fa si sono svolti presso lo Staples Center di Los Angeles, gli Mtv Video Music Awards. Ed è stata proprio la superstar Lady Gaga ad aggiudicarsi la prima edizione del premio “Best Video with a Message” agli Mtv Music Awards di quest’anno. Born This Way, la canzone che dà anche il nome al suo album del 2011, si è aggiudicata il titolo di “Miglior video con un messaggio” per l’impegno sull’accettazione LGBT (lesbiche, gay, bisex e transgender).            La cantante italoamericana ha passato inoltre la serata esibendosi come una drag king consumata, non smettendo i panni del suo alter ego maschile Jo Calderone, un uomo consumato dai vizi del fumo e del bere, per finire con un’intensa performance sulle note della sua ultima hit You and I. La giovane newyorkese si è portata a casa pure l’ambito “Best Female Performer“:  “Mi sento così fortunata ad essere qui - ha dichiarato mentre ritirava il prestigioso riconoscimento per la migliore artista femminile dell’anno -. Non importa come sei - gay, etero, bisex, lesbica, transgender - tu sei nato così“. Durante la premiazione, Gaga ha anche baciato Britney Spears.Due premi e una performance che dovrebbero suscitare alcune domande.           Realtà che, specie in Italia, dovrebbe far riflettere: dietro queste continue rivendicazioni per la parità dei diritti si cela chiaramente una strategia che porterà al riconoscimento del matrimonio tra persone dello stesso sesso, a cui inevitabilmente seguirà la possibilità di adozione di bambini. Vogliamo ricordarlo a tutti quelli che festeggiano quella che considerano l'apertura del Comune di Milano, la cui giunta come primo atto ha concesso il patrocinio alla manifestazione del Gay pride. Bisogna guardare cosa è avvenuto negli altri paesi, come Inghilterra e Spagna e cosa sta avvenendo negli USA.            Il compito della società civile è di tutelare i diritti personali di tutti e di proteggere ciascuno. La società civile ha come sorgente delle proprie leggi la ricerca del bene comune che ha come fondamento la legge naturale. La società difende l'istituto della famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna perchè questo riguarda il bene comune e il futuro della società stessa; riguarda la trasmissione dei valori, essendo la famiglia da sempre la cellula fondamentale della società anche dal punto di vista economico; solo questa famiglia assicura la procreazione e la sopravvivenza della società stessa. E' il matrimonio tra uomo e donna che garantisce l'ordine delle generazioni. Ricordiamo che le parole hanno un ben preciso significato, la parola matrimonio ha una chiara etimologia che deriva dal latino, dall'unione di due parole mater, madre, e munus, compito, dovere; il matrimonio serviva e serve cioè per proteggere la figura della madre e dei figli. Come ci ricorda Seneca filosofo stoico, che nel De matrimonio insiste proprio sulla liceità delle sole unioni sponsali finalizzate alla generazione.           Vogliamo ripetere quello che fu l'appello del giornale dei Vescovi Italiani in occasione della discussione parlamentare sulla legge sui DICO: 'Dobbiamo fin d'ora dire il nostro 'non possumus'. Che non è in alcun modo un gesto di arroganza, piuttosto è la consapevolezza di ciò che dobbiamo - per servizio di amore - al nostro Paese'.  

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