Abba Filippo ci scrive - African news

Ogni giorno nella nostra Messa del mattino ricordiamo tutti i nostri amici che ci aiutano e sostengono, e soprattutto preghiamo per la difficile situazione che tutti stiamo vivendo, perché possa passare presto.

Carissimi amici come state?
Spero bene, è un po’ di tempo che non ci sentiamo, ma eccoci finalmente con qualche notizia... dall’altro mondo.


L’Etiopia nel mese di luglio ha avuto vari problemi, prima di tutto all’inizio del mese è stato ucciso un famoso cantante e attivista del partito degli Oromo, Hachalu Hundessa. Questo ha provocato in alcune città, tra cui la capitale Addis Abeba, una sorta di guerriglia civile tra le varie etnie, tirando fuori problemi sepolti. La polizia locale prima e poi quella federale sono intervenuti dopo qualche giorno per riportare la pace. Molti sono stati i morti, quasi 200 e
tantissimi feriti. Un problema sempre difficile qui in Etiopia, e’ la convivenza tra le verie etnie, soprattutto quella di maggioranza, gli oromo, verso le altre, amara, tigrini, walaita, sidamo... rivendicando vecchi sopprusi e cercando adesso di ottenere più potere.
 

In più a complicare le cose c’e’ la conclusione di un grande progetto etiope, una grandiosa diga per l’energia elettrica sul Nilo Azzurro, che nasce in Etiopia e si conguinge con il Nilo Bianco a Kharthum in Sudan. Da vari anni Egitto e Sudan ostacolano la costruzione della diga e non vorrebbero la sua conclusione perché toglierebbe acqua al resto del Nilo e di conseguenza ad Sudan e Egitto. Numerose sono state le interferenze e si pensa che i due stati siano all’origine di questa destabilizzazione del paese.
 

Quest’anno dovevano esserci le elezioni politiche, ma sono state posticipate ad una data ancora da definirsi, anche questo sta creando malumore.
 

Infine la situazione del codiv 19, dopo i problemi politici avvenuti all’inizio di luglio, i casi giornalieri sono aumentati moltissimo, ora 5/600 al giorno, prima erano solo 2/300. In totale sono 12.000 con 200 deceduti. Anche qui a Gambella ci sono molti casi, anche se è difficile capire se uno ha il codiv 19, perché questo è il periodo della malaria, ora e’ il tempo della stagione delle piogge e molti rimangono colpiti da questa malattia, che ha quasi gli stessi sintomi, all’inizio, del codiv 19 e poi perché ci sono pochi tamponi disponibili, perché costano e l’Etiopia e’ un paese povero e Gambella la sua ultima regione.
 

Anche a Lare viviamo tutti questi problemi, soprattutto quelli del codiv 19, qualche nuer è scappato dalla quarantena di Gambella e ha girato per il villaggio per alcuni giorni prima di essere riportato a Gambella, percio’ c’e’ molta paura ora nel villaggio. Le attività sono bloccate, riunioni, quei pochi uffici del governo chiusi, passano con il megafono ad avvisare la gente di indossare almeno la mascherina... Anche la nostra parrocchia risente di tutto questo, anche se cerchiamo di continuare con la santa Messa di ogni giorno al mattino, anche se c’e’ poca gente, mentre la domenica la celebriamo all’aperto con le dovute distanze.
Durante la settimana ci troviamo con i chierichetti e il coro facendo due piccoli gruppi, i catechisti, la gente, i ragazzi... tutti stiamo un po’ aspettando che passi questa paura, pregando sempre di piu’ per
questa situazione. 

 

A fine giugno abbiamo aiutato cento famiglie distribuendo saponi per lavarsi, e un catino e altri saponi per lavare i proprio vestiti e soprattutto una bella coperta e delle lenzuola per dormire riparati dal freddo. Nella stagione delle piogge la temperatura di notte si abbassa molto, le capanne di legno e fango con il tetto in paglia non riparano molto dal freddo e in piu’ tutti i nuer che vivono qui sono molto magri, non hanno ‘grasso’ per difendersi dal freddo, data la
scarsa alimentazione che hanno. Un grazie accorato ai nostri benefattori che ci hanno aiutato a realizzare questo bel progetto.
 

Ogni giorno nella nostra Messa del mattino ricordiamo tutti i nostri amici che ci aiutano e sostengono, e soprattutto preghiamo per la difficile situazione che tutti stiamo vivendo, perche’ possa passare presto.

 

Un saluto a tutti e a presto

 

Abba filippo

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