Salesiani all'Expo Milano: i giovani hanno bisogno di nutrimento per il corpo, ma anche per l'anima...
del 09 aprile 2015
La Famiglia Salesiana parafrasa il tema di Expo Milano 2015, per riassumere le attività che saranno presentate nel proprio padiglione Casa Don Bosco. Seguendo l’insegnamento di Don Giovanni Bosco – il grande educatore al quale fanno riferimento i Salesiani, e di cui ricorre nel 2015 il bicentenario dalla nascita – la Famiglia Salesiana intende mettere al centro della sua partecipazione i giovani come ineguagliabile energia per la vita.
UNA VISIONE OLISTICA
Il fondatore delle congregazioni salesiane, vissuto a Torino, definiva i giovani “la porzione più preziosa e delicata dell’umanità”. A loro, dunque va destinato il meglio delle energie educative, per formare la persona nella sua interezza. Uno sguardo che – declinato in chiave Expo Milano 2015 – ha spinto gli organizzatori ad articolare tre sottotemi: nutrire il corpo; educare la persona; coltivare il sogno.
“Esistono tante forme di nutrimento – spiega don Claudio Belfiore, referente di Expo 2015 per la Famiglia Salesiana – che non riguardano solo il cibo, ma anche la dimensione dello sport, del gioco, dello sviluppo fisico. Senza dimenticare le componenti relazionali e affettive della natura umana, che sono nutrimento per l’anima. Ma soprattutto, nella parte dedicata al sogno vogliamo puntare l’attenzione sull’importanza di avere una visione di lungo periodo, un progetto di vita. I percorsi sull’alimentazione che presenteremo cercheranno di considerare tutti questi aspetti”.
I PROGETTI IN PREPARAZIONE
La Famiglia Salesiana – che riunisce i rappresentanti religiosi e laici di tutte le attività che si ispirano all’insegnamento di Don Bosco – sta preparando per l’Esposizione Universale molteplici attività e testimonianze dal mondo che in Casa Don Bosco troveranno il luogo ideale per esprimersi e incontrare i visitatori di Expo Milano 2015. Presenterà inoltre tutte le scuole agrarie salesiane nel mondo – che assicurano una preparazione di tipo universitario - e quelle di formazione professionale nel comparto turistico-alberghiero.
“Dedicheremo poi alcuni spazi al tema del gioco, come momento aggregativo che genera importanti relazioni sociali e amicali e in cui si esprime tutta la vivacità e la creatività dei giovani – assicura don Belfiore -. Infine, non possiamo trascurare l’aspetto della spiritualità. In un contesto laico, vogliamo declinare quest’importante dimensione educativa come la capacità di raccontare la propria interiorità, anche attraverso il rapporto con la natura”.
Expo don Bosco
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