Beato Filippo Rinaldi

Un esempio di fiducia, audacia e santità per i giovani

Ricorre oggi la memoria del Beato Filippo Rinaldi, fondatore delle VDB e dell'Associazione Ex-Allievi

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Tra le figure più luminose della famiglia salesiana, il Beato Filippo Rinaldi rappresenta un esempio straordinario di come la fiducia in Dio, l’amore per i giovani e la passione per la missione possano trasformare una vita comune in una storia straordinaria. Nato a Lu Monferrato nel 1856, ottavo di nove figli, Filippo ha vissuto un percorso umano e spirituale che può ispirare chiunque, soprattutto i giovani.

Una vita segnata dall'incontro con don Bosco

La storia di Filippo si intreccia con quella di don Bosco sin dall’infanzia. Lo conobbe da bambino, quando il santo dei giovani visitava il suo paese durante le passeggiate con i ragazzi dell’oratorio. A soli 10 anni, Filippo venne iscritto al collegio salesiano di Mirabello, ma presto decise di abbandonarlo. Don Bosco non si arrese: gli scrisse più volte e persino si recò a Lu per convincerlo a tornare. Nonostante i primi rifiuti, la perseveranza del santo ebbe la meglio, e a 21 anni Filippo iniziò il suo cammino vocazionale per adulti a Sampierdarena.

Nel 1880, Filippo emise i voti perpetui nelle mani di don Bosco. Due anni dopo, rispose definitivamente alla chiamata di Dio diventando sacerdote. Fu uno degli ultimi salesiani a confessarsi da don Bosco pochi giorni prima della sua morte. Quel momento racchiude l’essenza della sua spiritualità: don Bosco, ormai debole, gli disse solo una parola che rimase impressa nella sua vita per sempre: "Meditazione".

La missione in Spagna

Dopo l’ordinazione, Filippo venne inviato in Spagna, un luogo che si rivelò fondamentale per la sua crescita come salesiano. Nel 1889, fu nominato direttore a Barcellona, con l’incarico di risollevare una situazione difficile. Con la preghiera, la pazienza e un grande spirito paterno, riuscì a riportare serenità e vitalità all’opera. Successivamente, divenne ispettore di Spagna e Portogallo, aprendo ben 16 nuove case salesiane grazie all’aiuto della Venerabile Dorotea Chopitea. In Spagna, Filippo mostrò la sua abilità di guida spirituale e organizzatore, conquistando il cuore dei giovani e della comunità.

Vicario e rettor maggiore

Nel 1921, Filippo Rinaldi fu eletto terzo successore di don Bosco. In questo ruolo, diede un grande impulso alle missioni salesiane: inviò più di 1800 salesiani in tutto il mondo, aprendo nuovi orizzonti per la Congregazione. Il suo rettorato fu caratterizzato da uno spirito di innovazione e fedeltà al carisma salesiano. Fondò l’Associazione degli Ex-allievi e l’Istituto secolare delle Volontarie di Don Bosco (VDB), un’opera rivoluzionaria che permise a tante donne di vivere la spiritualità salesiana in forma laicale, portando il Vangelo nelle realtà quotidiane del lavoro, della famiglia e della società.

Maestro di spiritualità e uomo di fiducia

Don Rinaldi era famoso per la sua capacità di guidare spiritualmente i suoi confratelli e i giovani, mostrando un’infinita fiducia in Dio e nella Madonna Ausiliatrice. Era un uomo che irradiava pace e sicurezza, guadagnandosi l’ammirazione di tutti. Un confratello disse di lui: "A don Rinaldi manca solo la voce di don Bosco".

Con umiltà e tenacia, Filippo non smise mai di essere un pastore per il popolo di Dio, anche nei momenti più impegnativi del governo della Congregazione. Credeva fermamente nella santificazione del lavoro quotidiano, ottenendo da papa Pio XI l’indulgenza del lavoro santificato, un invito a vedere nella fatica di ogni giorno una via verso Dio.

Un esempio per i giovani di oggi

Il Beato Filippo Rinaldi ci invita a riflettere sul valore della perseveranza, dell’ascolto e della fiducia nei piani di Dio. La sua vita insegna che anche i dubbi e le difficoltà possono diventare strumenti per costruire qualcosa di grande. Filippo ci insegna a:

Non arrenderci di fronte alle incertezze. I suoi “no” iniziali a don Bosco erano parte di un cammino che lo ha reso più forte.
Coltivare una vita spirituale profonda. La meditazione e la preghiera erano il cuore della sua quotidianità.
Vivere per gli altri. Come salesiano, ha dedicato la sua vita a educare, sostenere e amare i giovani.
Nel 1990, papa Giovanni Paolo II lo ha proclamato Beato, riconoscendo in lui un testimone autentico della gioia salesiana e della santità nella vita quotidiana.

Oggi, il Beato Filippo Rinaldi ci incoraggia a fidarci di Dio, a credere nei nostri sogni e a metterci al servizio del prossimo. La sua storia ci ricorda che non è mai troppo tardi per dire “sì” al progetto di Dio. E tu, sei pronto a seguire l’esempio del Beato Filippo?

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