Donboscoland

Chicago

Genere: Musical, regia: Rob Marshall, Cast: Richard Gere, Catherine Zeta-Jones, uscita: 21 Febbraio 2003. Velma Kelly e Roxie Hart sono due assassine. La prima ha ucciso sorella e marito colti in flagrante adulterio, la seconda il proprio amante che l'ha illusa di poterle spianare una carriera di cantante. Ree confesse e per niente pentite, le due assoldano Billy Flynn, il miglior avvocato di Chicago, per essere tirate fuori dai guai. Il loro desiderio di essere protagoniste, però, le porta presto in conflitto, con Billy che allegramente si adopera ora per una ora per l'altra a seconda degli interessi della stampa. (continua...)


Chicago

da Quaderni Cannibali

del 19 gennaio 2003

 Remake di un film del 1942, Condannatemi se vi riesce, con Ginger Rogers, è stato tratto dal musical per Broadway di John Kander, Fred Ebb e Bob Fosse. E' una commedia dove nessuno dei protagonisti è un personaggio positivo, ma, anzi, sono tutti opportunisti interessati che puntano solo ad apparire sui giornali. Velma, ballerina arrivista, Roxie, aspirante subrette e Billy, cinico calcolatore a cui interessa solo essere l'unico avvocato di Chicago a non avere perso una causa, si contendono la scena senza curarsi di chi calpestano. La stampa è solo un mezzo di propaganda che si può facilmente manipolare, la giustizia è condizionata dalle apparenza (Roxie da moglie infedele, cinica, crudele e fredda omicida viene presentata come donna frustrata, sola e ignorata dal marito) e il mondo dello spettacolo è visto come arido perché punta esclusivamente alla continua ricerca di protagonisti nuovi che durino quel po’ che serve per fare soldi aspettando nuovi sostituti. Tutto è solo polvere negli occhi.

 Chicago è un film di satira feroce fuori dagli schemi perché non è solo una commedia, ma anche un musical. Il racconto è, infatti, inframmezzato dai balli scatenati dei protagonisti a cui è delegato il compito di commentare la realtà. La commedia e il musical non si compenetrano come in Moulin Rouge, con un montaggio frenetico in cui canto e recitazione vanno di pari passo, ma qui si affiancano in modo autonomo. Questa scelta, però, malgrado le bellissime coreografie, fa sì che lo spettatore non riesca ad appassionarsi al racconto come nel caso del film di Baz Luhrmann

 Richard Gere riesce a dare corpo ad un Billy molto attraente ma poco simpatico, muovendosi con un po’ di impaccio, anche se in modo ammirevole, nelle scene di ballo. Renèe Zellweger è invece più disinvolta. Sebbene sia convincente nei panni di Roxie, però, è forse esagerata, come l'anno scorso per Il diario di Bridget Jones, la sua candidatura agli Oscar di quest'anno come miglior attrice protagonista. Pienamente meritata, invece, la nomination di Catherine Zeta-Jones (Velma).

 

 

 

Film di grande impatto visivo, è sicuramente un altro prodotto interessante della Miramax, potente casa di produzione di film indipendenti.

Francesca Pascuttini

http:// www.miramax.com/chicago

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