Ecco l'intervista a 5 giovani che hanno fatto le promesse come salesiane cooperatrici e salesiani cooperatori nel Triveneto
In oratorio, in famiglia, sul lavoro, all’Università, con gli amici, nel tempo libero. Si può essere salesiani ovunque si è. Questa è la certezza gioiosa che traspare dal volto e dalle parole di Erica, Sara, Federico, Francesca e Anna, cinque nuove giovani promesse nell’Associazione dei Salesiani cooperatori della provincia Nord Est. Erica del centro di Trieste e gli altri quattro del centro di Schio, ma provenienti da Cornedo Vicentino. Li abbiamo intervistati per cogliere la freschezza e l’entusiasmo della loro scelta.
Sono tutti cresciuti in oratorio, a Trieste o a Cornedo, dove hanno incontrato figure diverse di Salesiani cooperatori che li hanno fatti sentire in famiglia e che hanno testimoniato loro con convinzione il carisma di don Bosco vissuto nel mondo. I salesiani cooperatori che hanno incontrato erano di diversa età ma erano tutti accomunati dal desiderio di vivere una vita piena di senso nel donarsi agli altri nella quotidianità.
Cosa ti affascina della vocazione dei Salesiani cooperatori?
Tutti 5 sono rimasti affascinati da questa scelta di vita, pensata e voluta da don Bosco stesso. Una scelta per rimanere vicino ai giovani ovunque ci si trovi a vivere. “Mi affascina essere parte della famiglia di don Bosco” ci dice Erica. “Sono felice di essere parte di un sogno più grande” afferma Sara. “È un sogno che parte da don Bosco e arriva fino a noi!” A loro fanno eco Federico “è bello pensare che don Bosco ci abbia voluto” e Francesca “mi piace questa scelta di vita, ci consente di stare nel mondo con la gioia e il coraggio di don Bosco”. Anna, conclude “più penso ai motivi che mi affascinano di questa vita, più ne saltano fuori. Nient’altro oggi mi rende più felice di continuare a vivere questa vita”
Che messaggio dareste ai giovani dell’MGS?
Non abbiate paura di fare scelte importanti. Don Bosco ci chiama ad essere sale nel mondo! (Erica) Abbiate il coraggio di fare un passo in più. La promessa da Salesiani cooperatori permette che il nostro sogno e quello di don Bosco continuino a crescere. (Sara) Imparate a donare voi stessi, non chiudetevi! Accettate questa sfida! (Federico). Non preoccupatevi di non essere pronti. Non lo saremo mai, Fare la promessa è dire a tutti … voglio portare avanti qualcosa che già faccio, ma voglio che diventi il sogno di tutta la vita (Francesca). Siete già stati presi da don Bosco, che cosa aspettate? Con la promessa la vita non cambia .. sei già stato coinvolto dallo spirito salesiano .. e allora dite di si! Il dopo sarà ancora meglio! (Anna)
Come intendete impegnarvi ora e cosa chiedete all’Associazione e alla Famiglia Salesiana?
“Don Bosco faceva sentire importante qualsiasi persona che aveva davanti a sé. Mi piacerebbe essere come lui” ci dice Erica. “La famiglia salesiana, tutti noi, sappiamo accogliere ogni giovane, ogni persona, come uno di casa, questo desidero” e chiude “Se siamo qui è perché siamo stati accolti!”
Sara gli fa eco “Tutto parte dall’Oratorio ma ogni aspetto della mia vita desidero sia permeato dal carisma salesiano” e alla famiglia salesiana “chiedo di essere veramente una famiglia dove si collabori più strettamente e ci si possa dare aiuto per il bene di tanti giovani”.
Federico desidera “vivere con lo stile dell’oratorio, 365 giorni all’anno, sempre e dovunque il Signore ci chiamerà”. Per fare questo “chiedo all’Associazione di dare fiducia e di puntare sui giovani” senza temere per la loro inesperienza.
Francesca intende vivere concretamente con uno spirito di servizio, nella vita di ogni giorno a partire dall’Università. “Mi piacerebbe vedere la Famiglia Salesiana più unita e vorrei che ci fossero più Cooperatori agli incontri MGS”. “All’Associazione infine chiedo di proporre un cammino formativo adatto a noi più giovani.”
“La vita ora non cambia esternamente. Continuerò a vivere il medesimo servizio e nei medesimi ambienti, ma lo spirito ora è diverso! Ma ora sento di far parte di qualcosa di grande!” E allora, si augura Anna, “che le frasi di “benvenuta in famiglia” che alcuni le hanno espresso, “siano davvero tali. Che la Famiglia Salesiana e in essa l’Associazione siano un punto dove poter tornare a casa e ripartire con un maggiore slancio per i giovani!”
Una convinzione che Sara ribadisce “.. con la promessa non cambia quello che fai, ma cambia la consapevolezza! Abbiamo ora una carica in più! È don Bosco a dirci … vai! Ci sono io che ti aiuto!”
Una grande dono per noi e per tutta la Famiglia Salesiana! È bello vedere come il carisma di don Bosco non solo sia per i giovani .. ma è davvero un carisma giovane!
Giunti alla fine di questa intervista, ne siamo certi … don Bosco oggi sorride un po’ di più!
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Articolo a cura di Francesco Longo (coordinatore Associazione dei Salesiani Cooperatori Triveneto)
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