Sia a me che ai cinque 'truzzi' che mi son portato dietro l'esperienza é piaciuta molto: devo ancora fare un po' di verifica con loro, ma a caldo mentre tornavamo a casa in macchina sentivo che i giudizi erano tutti positivi...
del 01 gennaio 2002
Forse in coloro che ogni anno organizzano e vivono quest'esperienza, animatori, preti e suore, può entrare un certo senso d'abitudine che ne potrebbe far perdere di vista la preziosità, ma in me, che dopo tanti anni ripartecipavo alla tre giorni, l'evento ha lasciato tanta gioia e ricchezza di vita.Ciò che reputo primario come aspetto positivo del corso é la possibilità che si ha di entrare in contatto con tantissimi giovani, cosa purtroppo che in parrocchia diventa sempre più difficile. Il fatto poi, come prete, di essere insieme per tre giorni senza impegni vari che disturbano, gioca un ruolo determinante per la riuscita dell'esperienza, ti permette, infatti, di avvicinare e di entrare in relazione con i giovani, di capirli e di amarli di più.
Sia a me che ai cinque 'truzzi' che mi son portato dietro l'esperienza é piaciuta molto: devo ancora fare un po' di verifica con loro, ma a caldo mentre tornavamo a casa in macchina sentivo che i giudizi erano tutti positivi.
Certo sappiamo come a quest'età l'entusiasmo subito si accende, soprattutto quando si é così tanti tutti insieme, ma come ci ricorda il Vangelo nostro compito é seminare: il resto lo fa Lui.
Ecco, mi sembra proprio che nel Corso ci sia stata questa buona seminagione; a noi ora il compito di essere buoni contadini che sanno coltivare e far crescere in parrocchia i semi gettati.Con l'aiuto ricevuto dal Corso, mi auguro di riuscire a realizzare qualcosa di costruttivo per tanti ragazzi che, purtroppo spesso, sprecano gli anni più belli della loro vita perché nessuno li aiuta a vivere bene, prendendosi cura della propria anima e sperimentare la vera gioia che riempie l'esistenza.
Don Paolo Lembo, parroco di Villotta di Chions -PN-
don Paolo Lembo
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