CRONACHE DALLA SCOGLIERA - Storia di una pietra che imparò l’amicizia - giorno 2...

Alcune amicizie accadono, arrivano e ti cambiano la vita. Quando se ne vanno, lasciano una crepa nel cuore, ed è da lì che entra la luce. Perenne.

CRONACHE DALLA SCOGLIERA

Storia di una pietra che imparò l’amicizia

 

Giorno 23

19 marzo 2020

 

Devo confidarti un segreto.

Ti ascolto. 

Promettimi che non avrai paura.

Figurati, sono una pietra!

Promettilo.

Lo prometto, ma tu non tenermi tanto sulle spine.

È una cosa brutta o bella?

Entrambe.

Dai, non so indovinare… 

Io presto mi scioglierò e diventerò acqua.

Dovrò andare via. 

Hai promesso che non avresti avuto pa…

Non vale più! Nostos, non te ne andare!

Credi che io non abbia paura, Petra? Io non voglio lasciare questa valle, il prato, i monti. E le aquile, la neve … Non voglio lasciare te, amica mia. Ma la vita di un piccolo pezzo di ghiaccio funziona così. Viaggerò per il mondo attraverso le radici delle piante, i chicchi di grandine, navigherò nei grandi fiumi, solcherò i mari.

Ci rincontreremo mai?

Sì, ne sono sicura. Non ci si lascia mai per sempre.

Allora, mentre è ancora inverno, stiamo ancora insieme. Vieni più vicino, appoggiati a me, starai più comodo e al riparo dal vento.

No! Così avrai freddo e ti ghiaccerai!

Tu vieni. È l’unico regalo che posso farti.

Grazie, Petra. Il bene di un amico è il regalo più grande.

 

Restammo abbracciati fino all’arrivo delle primule e del tiepido sole. Poi, piano, lui iniziò a sciogliersi. Ogni goccia che se ne andava aveva il sapore di una lacrima dolce. Era un addio triste e lungo, lento. Presto, però, ci accorgemmo entrambi che proprio accanto a noi, lì dove scivolavano i suoi rivoli d’acqua, stavano nascendo delle piccole e bianchissime stelle alpine. Sorridemmo. E quando non restò più nemmeno un pezzetto di ghiaccio, il sole illuminò il mio fianco: lì era nata una profonda crepa, dovuta al ghiaccio e al freddo che da mesi mi avvolgevano. Questa è la storia della ferita mia più profonda, triste e felice insieme. Porta ancora il suono delle risate di Nostos, di quando la neve gli faceva il solletico, per questo lui non se n’è mai andato davvero. La nostra amicizia è speciale, durerà per sempre, anche se lui adesso è diventato acqua e io una pietra di mare. È un’amicizia perenne. Come i ghiacciai in montagna. 

 

 


testi: Anita Marton 

grafiche: sr. Giulia Collodel 

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