CRONACHE DALLA SCOGLIERA - Storia di una pietra che imparò l’amicizia - giorno 2...

E poi, arriva una luce, una promessa di una vita nuova, diversa, piena. Anche per una pietra.

CRONACHE DALLA SCOGLIERA

Storia di una pietra che imparò l’amicizia

 

Giorno 26

22 marzo 2020

 

Quello lì è il sacerdote della chiesa di Alberto.

Ochin, mi hai fatto prendere un colpo!

Scusami, pietra.

Petra, mi chiamo Petra.

Scusami, Petra. Che ha detto, don Mario?

Niente, in realtà…

Ha lasciato qualcosa per me?

Per te?

Sì, guarda qui! Queste briciole di mollica lui le lascia per me.

Ma è la prima volta che viene sulla scogliera, io non l’ho mai visto prima.

In genere si siede sugli scalini della sua chiesa e io lo incontro sempre lì. Chissà come mai oggi è venuto qui…

Aveva tirato fuori una specie di canna da pesca, ma quando un pesce stava per abboccare, lui ha tirato su l’amo. E c’era un biglietto che teneva in mano, poi l’ha fatto cadere in acqua.

Strano… e c’era scritto qualcosa sul foglio?

Sì, c’era scritto che Gesù un giorno è andato da due pescatori, ha detto loro di lasciare tutto e di seguirlo.

Ha detto che li avrebbe fatti diventare pescatori di uomini, giusto?

E tu com’è che lo sai?

Oh, io ascolto le sue parole dalla finestra, durante la messa. Queste le ha dette ieri. Diceva che Gesù arriva nella vita di ognuno e ci fa una promessa: di vivere una vita piena con lui. Loro hanno lasciato tutto e l’hanno seguito, hanno scelto Gesù. Ma lui lascia liberi di scegliere. La vita che promette non è facile.

Ma è felice.

Sì, è una vita felice.

Pescatori di uomini… cosa vuol dire?

Che Gesù ha chiamato Simone e Andrea a vivere come lui, “pescando” gli uomini che incontrano per raccontare a loro che possono scegliere una vita diversa, fuori da un mare cattivo, da un mondo che racconta solo bugie. Tutti siamo chiamati a diventare pescatori di uomini.

Testimoniare che si può vivere in modo diverso, questo intendi?

Sì, testimoniare con le nostre parole l'amore di Dio, far percepire agli altri che per Gesù ognuno è importante, testimoniarlo soprattutto con la nostra vita. Poi, sia chiaro, per noi è difficile “pescare uomini”, ma possiamo aiutare chi ci sta attorno, i nostri amici. 

Anch’io posso farlo? Io, che sono una pietra?

Hai letto bene quel biglietto? Gesù dice che Simone è chiamato Pietro. Un giorno gli dirà “Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa”. In ogni luogo, in diverse maniere, ognuno di noi è chiamato. Anche tu, Petra. E il tuo nome porta con sé una grande missione. 

 

 


testi: Anita Marton 

grafiche: sr. Giulia Collodel 

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