Maria è presente nella nostra vita sempre, come madre amorevole, come sfondo sui cui ci muoviamo. A lei, che è madre non sfugge nessuna lacrima, nessun desiderio, nessuna preghiera
Maria è presente nella nostra vita sempre, come madre amorevole, come sfondo sui cui ci muoviamo. A lei, che è madre non sfugge nessuna lacrima, nessun desiderio, nessuna preghiera
Il 7 ottobre, dopo cinquantadue giorni di letto, poteva nuovamente sedere fra i suoi che la guardavano come una risuscitata. Era la festa della Madonna del Rosario e, non potendo ancora andare in chiesa, come desiderava ardentemente, si portò accanto alla finestra per incontrarsi con l’immagine di Maria Ausiliatrice, dipinta sulla parete dirimpetto alla sua casa. Un rozzo dipinto, con la ben poco chiara iscrizione: « Auxilium christianorum, con: la Gra: 1814 fecet al meso di setembr alli 7 anno: 1841 »; ma ella andava al disopra della linea e delle monche parole.
Chissà quante volte, durante la malattia, al solo pensare a quel povero dipinto così vicino, il suo cuore ne avrà trovato conforto! Chissà quante volte non avrà ripetuto alla santissima Vergine l’offerta di tutta se stessa e il desiderio di andare in cielo a vederla e ad amarla perfettamente! E non si sarà forse anche domandato, Maria, cosa voleva dirle il cielo con quel farla cadere inferma sotto l’occhio dell’Ausiliatrice, come accanto alla erigenda cappella dell’Ausiliatrice l’aveva fatta crescere bambina?
I silenzi di una lunga convalescenza sono ricchi di riflessioni profonde ed efficaci!
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