Come l'esperienza del Rinnovamento nello Spirito ha cambiato la vita a don Fulvio Bresciani. Aveva nove anni quando ha perso il padre. Il dolore lo ha allontanato dalla Chiesa. E' diventato un dirigente dei giovani comunisti. Ha iniziato a interessarsi del Rinnovamento nello Spirito (Rns) per capire come facevano ad attrarre i giovani. L'incontro con la preghiera, con i canti...
del 03 maggio 2012(function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = '//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1'; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk'));
          Aveva nove anni quando ha perso il padre. Il dolore lo ha allontanato dalla Chiesa. E’ diventato un dirigente dei giovani comunisti. Ha iniziato a interessarsi del Rinnovamento nello Spirito (Rns) per capire come facevano ad attrarre i giovani. L’incontro con la preghiera, con i canti, con l’amicizia con lo Spirito, gli ha aperto il cuore, così quanto aveva poco più che ventiquattro anni ha chiesto di entrare in seminario. Da laico ha accompagnato monsignor Dino Foglio, da sacerdote è stato segretario del cardinale Tonini, ora è il delegato nazionale per i giovani del RnS.
Questa è la storia di Don Fulvio Bresciani, che ha incontrato a Rimini il 30 aprile, alla convocazione Nazionale dei Gruppi e delle Comunità del Rinnovamento nello Spirito Santo.
          La perdita del padre lo aveva allontanato da Dio e dalla Chiesa. Fulvio divenne un giovane comunista 'ci credevo davvero' – ha sottolineato- 'ero convinto che il comunismo avrebbe cambiato il mondo'.
          Lavorava sodo, nei volantinaggi e nel tesseramento. Divenne segretario bresciano della Federazione dei Giovani Comunisti Italiani. Venne preso nella segreteria nazionale del partito. Studiava come reclutare i giovani. Era preoccupato dei movimenti cattolici che toglievano tesserati ai comunisti. Bisognava capire come facevano i cattolici ad attrarre i giovani. A Fulvio toccò di studiare e spiare il Rinnovamento nello Spirito. C’era il professore di religione, un salesiano, che lo invitava ad andare ai loro incontri. Fulvio andò con lo scopo di carpirne i segreti, invece ne rimase sconvolto.
          Venne accolto con affetto, nessuno gli chiese da che parte stava, gli parlarono di Gesù e della rivoluzione cristiana, gli testimoniarono che si poteva vivere con fraterna amicizia liberati da paure e ideologie.
          Quelle che sembravano certezze politiche inossidabili cominciarono a vacillare. Fulvio andava sempre meno al partito e sempre più da quelli del Rinnovamento nello Spirito. Il partito era preoccupato cominciò a spiarlo, ma Fulvio non aveva nessun secondo fine, era stato affascinato da Cristo.
          Divenne aiutante, autista e amico di monsignor Dino Foglio, che stava fondando comunità del Rns ovunque in Italia. Nel corso di un incontro chiese a Fulvio di raccontare la sua storia, dopodiché lanciò un appello perché i giovani potessero donare la vita al Signore. Più di trecento giovani si alzarono e cominciarono il cammino per diventare sacerdoti e religiosi. Di questi 190 hanno raggiunto la meta. Tra cui una ragazza che è entrata nelle Piccole Sorelle di Gesù di Charles de Foucauld ed ora è la superiora generale.
          Il messaggio del RnS affascina alcuni giovani. Si tratta di un carisma che non nasce da un essere umano ma che prepara la strada affinché lo Spirito Santo possa operare. Il carisma del movimento si basa su tre attrazioni: la parola di Dio la preghiera, la gioia e l’entusiasmo. Fin dalle origini nel RnS ha praticato fiducia nella Chiesa, nei Vescovi, passione per la parola pratica dei sacramenti, preghiera incessante e gioiosa, senza bisogno di imporre nulla.
“Il RnS – ha sostenuto don Fulvio - nasce da un azione dello Spirito, lo Spirito è nella Chiesa e quindi obbedienza alla Chiesa”.
Fulvio partì per il militare ed al ritorno avrebbe dovuto sposarsi, erano già state fissate le date.
Ma in quell’anno di leva, il tanto bene che aveva ricevuto lo ricambiò con i commilitoni. Parlava di Gesù, dava consigli e cercava Dio.
          Molti tra quelli che lo conobbero si sono convertiti, hanno messo su famiglia, hanno battezzato i figli. Fulvio parlò con la sua fidanzata e gli spiegò che Dio voleva qualcosa d’altro per lui. E così di ritorno dal militare entrò in seminario.
          Secondo don Fulvio, il compito delle comunità del RnS non è quello di creare seminari secondo la propria spiritualità, al contrario il RnS deve continuare a creare comunità che alimentano vocazioni. Il centro della cultura della Pentecoste di cui parla il RnS è incentrato sulla Cresima, perché – ha concluso don Fulvio – “se lo Spirito è in noi, possiamo essere soldati di Cristo a servizio della Chiesa”.
Antonio Gaspari
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