Don Filippo ci scrive

Vi chiedo una preghiera in questo mese per tutti i missionari sacerdoti e laici che, come dice Papa Francesco, imitano la compassione di Gesù che guarisce e rigenera l’umanità, diventando l’ospedale da campo più vicino per gli abbandonati del nostro tempo.

Don Filippo ci scrive...

 

Carissimi amici, come state?

Spero bene, vi mando i saluti da Lare, il bellissimo villaggio a  80 km a ovest di Gambella,  proprio sul confine con il sud Sudan.
Abbiamo tante notizie belle da condividere in questo mese:

Il nostro primo ministro etiope Abyi Ahmed Ali ha vinto il premio Nobel per la pace 2019, per i suoi sforzi di raggiungere la pace e la cooperazione internazionale, nelle iniziative decisive per risolvere il conflitto con l’Eritrea, nel liberare numerosi prigionieri politici e legittimare il ruolo dei partiti di opposizione, nell’equilibrare la presenza nel Parlamento delle donne e nell’eleggere la prima donna presidente dell’Etiopia, Sahle-Work Zewde, e unica in tutta l’Africa. Un grande riconoscimento per le scelte e il coraggio che sta avendo Abyi e anche per tutta l’Etiopia, forza. 

 

Nella Chiesa siamo nel Mese Missionario Straordinario, indetto da Papa Francesco per ridare attenzione e nuovo impulso alle missioni di prima evengelizzazione, verso quei popoli che ancora non hanno ricevuto l’annuncio di Cristo o sono all’inizio, ricordando chi in questo momento sta vivendo la missione e chi la sta sostenendo dalle varie parti del mondo, perche’ la chiesa ha a cuore la fede e la missione di tutte le chiese sparse nel mondo. In piu’ domenica 20 ottobre e’ il centro di questo mese con la Giornata Missionaria Mondiale dal titolo “Battezzati e Inviati”, per ricordare tutte le chiese e i missionari sparsi nel mondo e creare cosi’ una rete di conoscenza e solidarieta’ con tutti i missionari. Il 20 ottobre nella Messa a san Pietro a Roma, c’e’ anche un po’ di “Gambella”, una bellissima famiglia italiana che ha adottato un ragazzo anuak, portera’, tutti e tre insieme, i doni all’altare al momento dell’offertorio, cosi’ da partecipare alla Messa e ricevere la benedizione da Papa Francesco. Che bello!

 

Abbiamo avuto la visita di alcuni ospiti, sig. Natalino che ormai da tre anni ci sostiene e viene a trovarci, aiutando la scuola materna del villaggio di Ilea, 100 bambini con i loro maestri e lavoratori al seguito per la scuola, con attivita’ varie e il pranzo giornaliero. Un grande aiuto, lo ringraziamo di cuore insieme alla sua famiglia per tutto questo e per la condivisione di alcuni giorni della nostra vita missionaria. Poi ci ncontreremo ad Addis Abeba con la sig.ra Elisabetta, cara amica e benefattrice da tanti anni per i pozzi d’acqua ricordando suo figlio Andrea, negli ultimi due anni ha inaugurato da noi ben 6 pozzi.

 

Il nostro Vicariato di Gambella ha preso il via per questo nuovo anno con un bel incontro di tutti i preti e le suore, anche gli ultimi ordinati a luglio hanno ricevuto la loro destinazione, ci sono 12 preti locali, 1 preti italiano, 5 suore di Madre Teresa, 6 salesiani e 4 seminaristi. Quest’anno 7 giovani sono entrati nel seminario minore di Gambella, per una esperienza di almeno due anni per pensare e capire se entrare poi nel seminario maggiore ad Addis Abeba, abbiamo buone speranze. Invece siamo ancora senza il nuovo vescovo, ormai da 5 anni abba Angelo e’ in Italia per malattia, ma non hanno ancora nominato il suo sucessore, speriamo che l’arrivo del nuovo Nunzio in Etiopia, porti qualche novita’.

 

Anche la vita della missione a Lare si sta rianimando, ogni domenica tante persone vengono alla Messa, anche un certo numero durante la settimana, abbiamo l’Eucaristia tre volte alla mattina. Stiamo partendo con il gruppo del coro, dei chierichetti e della catechesi. Verso novembre iniziara’ anche la possibilita’ dello studio serale per gli studenti che vogliono e qualche corso di inglese. Invece per le nuove attivita’ come l’asilo e l’oratorio le inizieremo in seguito, prima vogliamo condividerle con i catechisti e la gente.

Vi chiedo una preghiera in questo mese per tutti i missionari sacerdoti e laici che, come dice Papa Francesco, imitano la compassione di Gesu’ che guarisce e rigenera l’umanita’, diventando l’ospedale da campo piu’ vicino per gli abbandonati del nostro tempo.

 

Un ricordo anche per tutti voi e a presto

 

Abba filippo

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