Sabato 2 maggio abbiamo inaugurato la nuova Chiesa di Thatha: una bellissima festa...
Carissimi amici, come state?
Spero bene, qui a Pinyudo è iniziato il mese di maggio e sono iniziate finalmente le piogge, dopo mesi di arsura è tornato a piovere e tutto riprende vita, anche noi missionari: non serve bere in continuazione 5 o 6 litri di acqua al giorno, non serve farsi la doccia 3 volte al giorno e 3 volte la notte, non serve dormire fuori di casa la notte, si ritorna a far pipì, prima si sudava tutta l’acqua che bevevi, si hanno più forze e non siamo più zombi, ma persone normali… che bella la pioggia!
Sabato 2 maggio abbiamo inaugurato la nuova Chiesa di Thatha: una bellissima festa!!!!
Era un mese che preparavamo questo giorno ed è andato tutto molto bene. Il giorno prima alla sera abbiamo iniziato a preparare il cibo: uccidendo una grossissima mucca, cominciando a cucinare la polenta, mentre il coro faceva le prove fino a tarda notte e riprendendo alla mattina presto, per dire a tutto il villaggio che quel giorno c’era qualche cosa di speciale.
Sono arrivati da tanti villaggi, abbiamo portato dalle 11 stazioni missionarie una decina di ragazze del coro con il suo catechista, cioè da Aukoy, Jan Jor, Di Pach, Ateti, Pochalla, Olaw, Chentowa, Two, Buranger e Otiel, alla sera prima chi ha dormito già a Thatha chi a Pinyudo.
Il Vescovo, abba Angelo, è arrivato alle 9.00 del mattino da Gambella, c’erano con lui anche parecchi preti locali del Vicariato e parecchie suore.
Arrivati ci siamo dissetati con acqua fresca, un the e un caffè, nella nostra casa. E verso le nove abbiamo iniziato la S. Messa.
Inaugurare una Chiesa non è una cosa di tutti i giorni, ci sono varie cose da fare: la prima abbiamo girato per tre volte attorno alla Chiesa, cantando e esultando, mentre il Vescovo benediva la Chiesa, poi il rito dell’apertura della porta e infine l’entrata di tutti i fedeli. All’interno il Vescovo ha poi benedetto le pareti, unte con l’olio santo, e ha fatto altrettanto con le persone all’interno . Eravamo circa 300, mentre altre 200 erano fuori.
E poi la Messa, le letture, una bellissima predica di Abba Angelo sul diventare comunità e avere ora la casa di Dio nel villaggio, la Chiesa…
E dopo circa due ore e mezzo, finita la Messa, ci siamo spostati all’aperto, sotto un grande albero, per i discorsi, i doni al Vescovo, le danze e per cantare la nostra gioia di avere finalmente una bella Chiesa.
Una nuova Chiesa è la presenza di Dio in mezzo a noi, che prima di fare miracoli e tanti discorsi, viene a condividere la nostra vita, a stare con noi.
E infine verso l’una abbiamo iniziato a mangiare, divisi per gruppi di villaggi, la mucca, tanta polenta e tanto sugo. Che pranzo!!!!
Quando poi abba Angelo e gli altri sacerdoti ci hanno lasciato per tornare a Gambella, sono iniziati i tornei di calcio e pallavolo, sfide tra villaggi con premi finali. Verso sera molti sono tornati ai proprio villaggi, chi a piedi, chi con il camion, chi accompagnati da me con la macchina almeno fino a metà strada.
Il giorno dopo a Thatha durante la Messa abbiamo ringraziato il Signore per questa bellissima festa che abbiamo vissuto e ci siamo promessi di continuare gli impegni e i gruppi della parrocchia con tanto entusiasmo.
La povertà porta con sé un grande dono: ci fa essere contenti della presenza di Dio, Egli esiste e ci vuole bene, ecco la nostra fede. È quello che abbiamo visto sabato inaugurando la Chiesa a Thatha.
Un saluto a tutti e un grazie di cuore a tutti voi, ricordandovi con una speciale preghiera per tutte le vostre necessità.
Abba Filippo
Don Filippo Perin
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