Dal 4 al 6 gennaio 2025 sono stato a Mezzano di Primiero con una cinquantina di giovani come me, tutti universitari e lavoratori, del gruppo MGS Uni-Lav.
Dal 4 al 6 gennaio 2025 ho avuto la fortuna di partecipare a un evento unico a Mezzano di Primiero con una cinquantina di giovani come me, tutti universitari e lavoratori, del gruppo MGS Uni-Lav. Guidati dall'équipe del cammino, abbiamo vissuto giornate intense, dove abbiamo approfondito il tema dell’essere figli del Padre attraverso il Battesimo.
Siamo arrivati la sera del 4 gennaio e, dopo cena, abbiamo iniziato a conoscerci con un gioco molto coinvolgente in palestra. Nonostante fossi un po' stanco dal viaggio, l’entusiasmo del gruppo era contagioso, e mi sono subito sentito parte di una grande famiglia. Il gioco è stato davvero divertente, con momenti in cui abbiamo dovuto collaborare e altri in cui ci siamo messi in gioco singolarmente.
Dopo il gioco, abbiamo avuto un momento di riflessione sul tema dell’essere figli, ripercorrendo tappe significative della vita di don Bosco e Madre Mazzarello. Mi ha colpito molto la buonanotte, affidata a due giovani che hanno condiviso la loro esperienza di servizio al carcere minorile di Treviso. Ascoltarli è stato davvero toccante, mi ha fatto pensare a quanto sia importante mettersi al servizio degli altri.
Il 5 gennaio è iniziato con una riflessione sul brano evangelico della Resurrezione di Lazzaro, guidata da don Luca Bernardello. Mi ha colpito profondamente quando ha parlato di come la fede debba essere vissuta in modo adulto, fidandoci di Dio, e vivere pienamente. Dopo questo momento intenso, abbiamo avuto tempo per la meditazione personale: ho approfittato del silenzio per scrivere alcune riflessioni sul mio quaderno.
Dopo la celebrazione eucaristica, nel pomeriggio abbiamo avuto un po’ di tempo libero. Alcuni hanno scelto di studiare, ma io ho preferito unirmi a una partita di calcio che è stata un mix perfetto di divertimento e spirito di squadra.
Più tardi, abbiamo partecipato ai laboratori tematici: io ho scelto quello sull'arte e la musica. È stato emozionante vedere come la fede possa esprimersi anche attraverso l'arte musicale. Altri amici mi hanno raccontato delle loro esperienze nei laboratori sulla Bibbia, la scienza, ognuno con spunti diversi ma tutti arricchenti.
La serata è stata dedicata a una veglia di preghiera, seguita dalla buonanotte data da tre giovani professioniste: un’ostetrica, una dottoressa e un’infermiera. I loro racconti su come vivono la fede nel lavoro mi hanno fatto riflettere su quanto sia possibile testimoniare il Vangelo anche nella vita quotidiana.
La mattina del 6 gennaio è stata dedicata alla testimonianza di due persone su come vivere il Battesimo e l’essere madrine di Battesimo. Mi ha colpito la semplicità e la profondità con cui hanno raccontato la loro esperienza. Durante il momento di condivisione, ho avuto l’opportunità di raccontare anch’io cosa ho vissuto in questi giorni e ascoltare gli altri: è stato emozionante scoprire come ognuno abbia trovato un significato personale in questa esperienza.
Abbiamo concluso con la celebrazione dell’Eucarestia nel primo pomeriggio. Salutare tutti è stato difficile, ma sono tornato a casa con il cuore pieno di gratitudine per i legami creati e per tutto ciò che ho imparato. Questa esperienza mi ha fatto capire ancora di più quanto sia bello essere parte di una comunità di fede.
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