Più che all'ordine dei medici, io penso alla fidanzata di Roberto: non ha ancora pensato di “radiarlo” dalla propria vita? Del resto le tredicenni che fanno le cubiste nelle discoteche il sabato pomeriggio saranno pure figlie di una certa idea di famiglia, di amicizia, di educazione. E allora qui è tutto da rifare, perché amicizia, amore, sessualità, sentimento, sono parole svuotate di ogni contenuto e ora ognuno le riempie come può.
del 04 aprile 2008
Leggo sul quotidiano che questa settimana il Grande Fratello ha sbancato gli ascolti, lo credevo una trasmissione sul viale del tramonto, pensavo la gente si fosse stufata di guardare reclusi volontari che non hanno niente di importante da dirsi, e che vivono la loro falsa quotidianità cercando in qualunque modo di diventare così interessanti da costringere chi li vota a lasciarli reclusi fino alla fine, nella speranza che apparire porti loro soldi e notorietà.
 
Faccio un rapido giro in internet e scopro il motivo di questo interesse che ha fatto innalzare l’auditel.
Sesso, ragazzi, il tema funziona sempre. Sesso e corna.
C’è Lina, una concorrente napoletana, medico di professione che sotto le lenzuola ha dedicato attenzioni particolari a Roberto, detto il cummenda, fidanzato da 9 anni con Elena.
Pare che le telecamere ad un certo punto siano state oscurate, forse non stava bene che un voce tuonasse dagli altoparlanti “giò le man dalla mubilia. Dateci un taglio”, meglio riservarsi uno spezzone forte da tenere in archivio, non si sa mai.
 
Leggo: “Un momento di leggerezza rischia di costare la carriera alla dottoressa Lina Carcuro”.
Sì perché pare che l’ordine dei medici voglia radiarla, ma dai, per un momento di leggerezza pubblica? Certo è noto che gli organi sessuali non sono sempre ben collegati con il cervello e che quindi diventa difficile pensare alle conseguenze dei propri gesti, pensare che ci sono telecamere che guardano anche nel buio delle camere da letto e che tutti fuori prenderanno parte a quella esibizione.
Più che all’ordine dei medici, io penso alla fidanzata di Roberto: non ha ancora pensato di “radiarlo” dalla propria vita?
La difesa del commenda poi è il peggiore degli spettacoli, dichiara in un intervista rilasciata appena uscito dalla casa, sì perché è stato eliminato: «Non ho chiuso occhio. Per prima cosa ho telefonato alla mia fidanzata Elena. L’ho svegliata, era frastornata ma non sembrava arrabbiata».
Che perla di donna, pensavo fosse pronta a cavargli gli occhi, ed invece, devono averle anestetizzato l’amor proprio, almeno una reazione, un moto di orgoglio, non solo per il comportamento del fidanzato libertino sotto le lenzuola, ma per la superficialità, per il menefreghismo dimostrato nei confronti suoi e dell’altra, “solo un’amica, nulla di importante”, uso e getto.
«È stato un tradimento in linea teorica, preliminari da quindicenni che non tolgono nulla al mio amore per Elena. Non cerco alibi, ma chi si scandalizza è un ipocrita».
 
Certo, il tradimento sarà teorico, ma l’ipocrisia pratica è la sua, che sembra la parodia di Guido Nicheli, il cumenda Zampetti nei film degli anni 80, fa il piacione, e crede che chi lo critica lo faccia perché non è persona di mondo, perché s’indigna per la loro masturbazione… ma valà, il guaio è che nessuno s’indigna più per nulla, ma a noi dispiace che le generazioni di giovani siano nutrite con tali spettacoli, perché producono solo cinismo e la vita è troppo bella per essere guardata con gli occhiali del cinismo.
 
Ma nella mia ricerca internet scopro che al peggio non c’è fine, che in fondo Roberto ha molte donne che lo difendono, accusando il mondo intero di bigottismo, il suo comportamento da alcuni e alcune partecipanti ai blog viene definito di amicizia, uno non può nemmeno trastullarsi con un’amica che subito i bigotti giudicano, che diamine!
 
Ma vedo che il meglio di sé lo hanno dato le mamme arrivate in soccorso di Roberto e Lina, se vi aspettavate dalle mamme almeno un invito alla prudenza, se non al pudore, allora vi siete sbagliati anche voi, le mamme hanno fatto le fans, solo elogi, “vai che sei forte, non ti preoccupare” sarà che sperano di avere un po’ di notorietà riflessa? O forse vedono l’esito del loro impegno educativo e lo vedono proprio come l’hanno sognato, ragazze e ragazzi belli, con la laurea, pronti a tutto per fare carriera costi quel che costi, l’importante da Milano a Napoli è avere i dané, poi per il resto la memoria è corta, e l’amore per loro è solo un contratto di convenienza?
 
Del resto le tredicenni che fanno le cubiste nelle discoteche il sabato pomeriggio saranno pure figlie di una certa idea di famiglia, di amicizia, di educazione.
E allora qui è tutto da rifare, perché amicizia, amore, sessualità, sentimento, sono parole svuotate di ogni contenuto e ora ognuno le riempie come può.
Spengo il computer e torno alla lettura di “Kristin figlia di Lavrans” quella è una donna vera, ragazzi.
Nerella Buggio
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